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Simposio "Società Sostenibile": 2. Enrico Caldari - "Cos'è il denaro?"

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    Evento organizzato da Movimento Zeitgeist
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    Verona, 19 Novembre 2011
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    Simposio "Società Sostenibile"
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    Allora il primo relatore è Enrico Kaldari
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    esperto di marketing, nuovi media, ricercatore indipendente.
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    Dal 2005 si occupa di sistemi monetari
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    e dal 2010 è anche divulgatore, rivolgendosi al pubblico
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    con una serie di conferenze intitolate "Che cos'è il denaro"
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    e la sua pagina facebook Kaldari Report.
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    Si laurea in scienze statistiche a Bologna
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    e insomma fa un sacco di ricerche e lavori interessanti.
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    Non stiamo qua a fare gli ampollosi, lo facciamo venire sul palco
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    e lui vi spiegherà cos'è il denaro. Grazie a tutti.
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    - Grazie mille, Federico.
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    Grazie a tutti!
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    Devo dire che anche per me è un'emozione particolare
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    parlare difronte a tutte queste persone
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    però dirò la verità: penso che mi divertirò un po'
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    e farò divertire un po' anche voi.
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    Come vi ha già detto Federico, io nella mia vita ho fatto tante cose
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    come tutti voi, diciamo che, mi sono dovuto ingegnare
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    per guadagnare qualche soldo per vivere.
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    Anzi inizierei proprio facendovi una domanda.
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    Chi di voi ha bisogno di soldi per vivere?
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    Allora cambio la domanda.
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    Chi di voi non ha bisogno di soldi per vivere?
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    Non vedo nessuno!
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    Bene. Io nel 2005, vedete la data scritta in piccolo lì
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    ho iniziato proprio a occuparmi non tanto dei soldi che stavo facendo
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    della quantità di soldi che stavo facendo ma della qualità dei soldi
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    che stavo usando e che tutti noi usiamo
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    cioè della natura del denaro.
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    Quindi ho iniziato a approfondire il tema e qualche anno dopo
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    un po' di persone hanno cominciato a chiedermi di parlarne
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    di parlarne in giro e per questo
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    ho messo insieme una serie di argomenti
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    che negli ultimi 10-12 mesi mi hanno portato in giro per l'Italia
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    e anche addirittura in l'Inghilterra
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    parlando di una serie di temi legati al denaro.
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    Io parlo ad esempio delle origini del sistema monetario
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    del perché la natura del denaro è connessa all'attuale crisi
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    che è una crisi economica, sociale, ambientale
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    e aggiungo io pure spirituale, direi
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    e anche di come cambiare il denaro può essere una soluzione
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    se non, a mio parere la soluzione, la prima soluzione.
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    Ora visto che si suppone che
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    tutti noi che usiamo il denaro conosciamo cos'è
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    io vi faccio una prima semplicissima domanda.
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    Chi crea il denaro?
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    Allora, c'è questo ragazzo qua davanti che sono sicuro
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    che ha provato a stampare qualche banconota nel suo garage
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    però sicuramente il tabaccaio all'angolo l'ha beccato subito.
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    La risposta giusta ovviamente è: le banche centrali.
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    Chi crea il denaro?
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    [La banca centrale.]
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    Sbagliato!
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    Qui già mi pare di capire che bisogna approfondire un attimo il tema.
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    Allora, quello che vedete lì è un'esemplificazione grafica semplificata
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    della quantità di denaro che circola attualmente nella nostra società
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    quello che tutti noi usiamo ed è diviso in due parti.
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    Vedete, c'è una parte verde piccolina e una parte verde scuro più grande. Ok?
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    Cosa sono queste due parti?
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    Allora, la parte piccolina in verde chiaro sono le banconote create dalle banche centrali.
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    La parte in verde scuro invece è il credito.
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    Cos'è il credito?
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    Credito creato, diciamo, erogato dalle banche commerciali, dalle banche private.
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    Allora, vi faccio una domanda.
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    Se io e il ragazzo qua davanti
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    che ha avuto problemi con il tabaccaio
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    abbiamo una relazione commerciale.
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    Io ho un credito nei suoi confronti, ok?
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    Lui cos'ha nei miei confronti?
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    Dunque se quel 95% è credito, corrisponde necessariamente a un debito.
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    ok? ma c'è un "ma" ...
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    questo debito andrà ripagato con gli interessi.
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    Allora, questo meccanismo veramente semplice da capire
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    è il motivo per cui tutta la base di denaro circolante deve continuare a crescere
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    perché per ripagare quel debito di cui è composta dovrà crescere
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    visto che dovremmo ripagarci anche tutti gli interessi.
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    Ora non sto a tediarvi oltre però il concetto di base è che
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    oggi pressoché tutta la massa monetaria circolante corrisponde ad un debito
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    che va ripagato indietro con gli interessi.
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    Questa cosa, vi cito una fonte rispetto a questa mia affermazione
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    che è l'ultimo libro di Richard Werner e Josh Ryan‐Collins
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    che ho avuto anche il piacere di conoscere a Londra
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    e si intitola "Where does money come from"
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    'Da dove viene il denaro', è uscito a settembre di quest'anno
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    ed è una delle pubblicazioni più complete
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    uscite negli ultimi anni rispetto a questo tema.
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    Ora, voi tornerete a casa sta sera
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    uso come esempio sempre il mio amico qua
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    tornerà a casa stasera, incontrerà il suo suocero e li dirà "Caro...
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    Come si chiama tuo suocero? Non c'è un suocero, chiamiamolo Mario.
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    "Caro Mario, sai che oggi ho assistito a una conferenza
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    a Verona, in centro in un cinema, c'era questo ragazzo romagnolo
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    con quest'accento romagnolo e ci ha detto che la maggior parte del denaro
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    non lo creano le banche centrali ma le banche commerciali
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    come credito, cioè come prestiti e lo fanno dal nulla.
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    Ora cosa vi dirà il suocero Mario?
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    Non è vero, non è possibile. Io ho le banconote in tasca
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    e c'è scritto banca centrale, non è possibile.
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    Allora, il ragazzo romagnolo però ci ha fatto anche qualche altra citazione
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    ad esempio ha citato il capo redattore della sezione economia
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    del "Financial Times", che nel 2011 ha dichiarato:
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    "L'essenza del sistema monetario contemporaneo è la creazione di denaro dal nulla
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    dalle banche private attraverso prestiti spesso sregolati".
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    L'aggettivo originale era "foolish"...
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    Mario dirà "è giornalisti fastidiosi, c'è uno che dice una cosa
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    e uno che ne dice un'altra io non mi fido, per carità
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    poi chissà chi era quel ragazzo romagnolo lì".
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    Allora, vi cito quindi un altro esempio.
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    Questo è un documento ufficiale invece
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    è il bollettino trimestrale della Bank of England
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    il terzo del 2007, dove c'era scritto:
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    "Il ruolo di gran lunga più grande nel creare la moneta circolante è ricoperto dal settore bancario".
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    "Quando le banche fanno prestiti, esse creano depositi aggiuntivi per chi si indebita".
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    E Mario dice
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    ma il mondo è basato sui dollari, mica sulla sterline
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    che ce frega a noi se la Bank of England dice questo.
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    Però, attenzione, perché anche se parliamo di dollari
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    c'è ad esempio il documento della Federal Reserve Bank di Chicago
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    che si intitola "Modern Money Mechanics" del '61
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    dove c'è scritto:
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    "L'attuale processo di creazione del denaro avviene primariamente nelle banche private".
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    E Mario dice: "Ma è un documento vecchio, è del '61".
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    Allora andiamo avanti.
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    Comunque è stato aggiornato e ripubblicato nel 1992
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    quindi comunque ...
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    "ma noi siamo un Europa, abbiamo l'euro. Che ci frega dei dollari?"
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    Allora per concludere:
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    "Nell'euro-sistema la moneta è creata primariamente attraverso l'estensione del credito bancario le banche commerciali possono esse stesse creare denaro".
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    Questo è un documento della Bundesbank intitolato "Geld und Geldpolitik".
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    Qualcuno sa il tedesco? Io no ma so che vuol dire
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    "Moneta e politica del denaro".
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    A questo punto, il suocero del mio amico qua sotto che gli dirà?
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    "Sei un comunista".
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    Perché a quel punto tutti gli argomenti sono finiti
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    oppure in alternativa "sei un fascista"
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    "sei un anarco-insurrezionalista"
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    "sei un complottista/cospirazionista"
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    ma quello che a me personalmente dà più fastido
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    quando mi dicono le altre ormai le ho superate
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    però quando mi dicono "sei un pessimista".
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    Visto che quelle sono solo citazioni su libri e documenti
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    andiamo a guardare un po' di cose reali.
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    Ad esempio, questa è la pagina di Wikipedia
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    che descrive l'economia della Grecia.
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    Voi sapete che la Grecia è l'ultima della classe.
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    Ha creato un sacco di problemi all'economia mondiale
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    un sacco di paure e timori, e direi a ragione
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    il deficit del governo greco nel 2010 era il 26%
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    cioè il governo greco incassava 100 e spendeva 126.
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    Ovviamente il rating dell'agenzia di rating era il peggiore possibile
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    gli ultimi della classe: CCC-.
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    Vediamo però il primo della classe, gli Stati Uniti.
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    Ho guardato gli stessi dati, sempre del 2010
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    e ho verificato lo stesso dato, il deficit di bilancio del 2010.
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    Allora ho scoperto cose che nessuno mi aveva mai detto
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    leggendo i giornali, ascoltando televisioni, libri ...
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    che il deficit degli Stati Uniti del 2010 era del 59%.
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    Loro hanno incassato 100 e hanno speso 159
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    più del doppio della Grecia.
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    Indovinate qual era il rating dei titoli di stato americani nel 2010.
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    AAA+, che non è una risata ma è appunto il miglior rating possibile.
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    Allora qui, quindi iniziamo a capire un po' di cose
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    intanto che non si capisce come fanno a dare rating le agenzie di rating
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    e questo è un problema aparte però quello che iniziamo a capire
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    è che il problema del deficit di bilancio degli stati è una cosa
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    io direi "strutturale" forse, perché un dèficit del genero non è che si fa in un'anno
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    non è che quello è stato un anno sfortunato, ok?
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    Infatti se noi guardiamo un po' la storia
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    questo qui è l'andamento del debito totale degli Stati Uniti
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    non solo come governo, perché uno magari dice
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    fa debiti come governo ma le aziende non li fanno.
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    No, questo è il debito aggregato totale degli Stati Uniti
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    dal 1955 al 2010.
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    Vedete che strutturalmente quel debito cosa fa, la linea rossa?
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    Sale, ok? È arrivato da 5000 miliardi di dollari
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    a superare i 55.000 forse 60.000 miliardi di dollari.
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    Quindi chiaramente, una tendenza strutturale.
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    Ora, tornando all'origine del mio discorso, abbiamo detto che
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    tutto il denaro circolante rappresenta un debito
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    deve continuare a crescere
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    perché per ripagare questo debito più gli interessi
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    abbiamo bisogno di sempre più denaro.
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    Quindi l'economia che usa il denaro anche lei deve continuare a crescere
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    noi sappiamo che per fare crescere l'economia serve sempre più denaro.
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    Perché cresce il PIL, come fa a crescere il PIL?
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    Sicuramente se noi scambiamo più soldi più velocemente
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    è un modo ma deve crescere la quantità di moneta.
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    Ora un sistema del genere chiaramente si confronta
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    con un limite strutturale, cioè se abbiamo visto
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    il debito totale che continua sempre a crescere
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    l'economia deve crescere costantemente per ripagarlo
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    c'è un problemino che io chiamerei pianeta Terra.
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    Il pianeta Terra, dove noi viviamo, è uno ed è anche limitato.
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    Quindi pensare di fare una crescita del genere, costante, infinita
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    sul pianeta terra, forse vuol dire confrontarsi con un limite strutturale.
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    L'altro limite qual è? Che se noi continuiamo
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    a far crescere il debito totale ogni anno con nuovo deficit
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    chiaramente la spesa per pagare gli interessi cosa fa?
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    Aumenta. La spesa corrente, gli stipendi dei politici
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    magari la comprimiamo un po'
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    ma la spesa per gli investimenti cosa fa? Cala.
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    Quindi qual è l'altro limite strutturale di questo sistema?
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    Chiaramente è che se il debito continua a salire
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    e noi dobbiamo parlarci gli interessi
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    prima o poi paghiamo solo gli interessi.
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    Ora, domanda velocissima: come si chiama secondo voi
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    il nostro tipo di sistema economico?
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    Monetarismo, economia di mercato, libero mercato.
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    A me sincermente di quello che pensate voi non interessa molto
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    quello che penso io è che secondo me
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    questa cosa si chiama "economia basata sul debito".
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    Ora vi chiedo, che fine può fare un sistema del genere?
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    Non lo penso solo io, sicuramente c'è anche qualcun altro
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    ma sicuramente non farà una bella fine.
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    Ora la domanda da farci è, vogliamo noi fare la sua stessa fine?
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    Cioè essere sepolti sotto quel monte di debiti
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    oppure vogliamo scegliere noi, magari di seppellirlo
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    e inventarci qualcosa di nuovo.
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    Ora per farlo, torniamo un attimo al logo che io uso sul mio blog
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    che si pronuncia Kaldàri
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    sul mio logo ho lasciato questa scrittina
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    che è sulle monete da un penny "We trust".
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    Tutto il nostro sistema economico-monetario
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    e quindi le nostre vite si basano sulla fiducia che noi abbiamo nel denaro.
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    Quella fiducia oggi viene usata un pochino surrettizziamente
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    ma può essere usata anche in un modo più utile e sostenibile.
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    Quella è l'isola di Guernsey, tra l'Inghilterra e la Francia
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    all'nizio dell'800 aveva un problemino serio.
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    Aveva un debito totale di 20.000 sterline
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    su cui aveva delle entrate pubbliche statali
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    diciamo era un comune piccolino, di 3000 sterline l'anno
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    e aveva degli interessi sul debito da pagare di 2.400 sterline l'anno.
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    Cioè voleva dire che gli rimanevano 600 sterline
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    per fare gli investimenti e pagare gli stipendi.
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    Non pagavano gli stipendi. Quindi avevano un problema serio
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    oltretutto aveva strutture pubbliche decadenti
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    il mare che erodeva la costa
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    quindi aveva un problema serio.
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    Doveva inventarsi un modo per risolverlo
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    senza chiedere altri soldi in prestito
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    perché altrimenti non sarebbe più riuscita neanche a pagare gli interessi
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    e senza far pagare altre tasse alla popolazione
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    che era già con l'acqua alla gola.
  • 16:00 - 16:04
    Cosa fecero questi signori dell'isola di Guernsey nel 1816?
  • 16:04 - 16:07
    Una cosa molto semplice, presero dei pezzetti di carta
  • 16:07 - 16:11
    ci scrissero sopra "One Pound", una sterlina
  • 16:11 - 16:14
    e "Stato dell'Isola di Guernsey"
  • 16:14 - 16:17
    e li spesero.
  • 16:18 - 16:21
    Senza chiedere prestiti o altro.
  • 16:21 - 16:24
    Presero dei pezzi di carta e ci scrissero sopra "1 pound"
  • 16:24 - 16:27
    e li spesero per far cosa? Per pagare le persone
  • 16:28 - 16:31
    che erano disoccupate per farle andare a tagliare degli alberi
  • 16:31 - 16:35
    e a ricostruire la struttura del mercato, le barriere per il porto
  • 16:35 - 16:38
    e l'economia ripartì, ok?
  • 16:39 - 16:44
    Questa cosa viene definita The Guernsey Experiment
  • 16:44 - 16:49
    viene citata in vari documenti negli anni successivi
  • 16:49 - 16:51
    anche nel '900, quindi ve ne cito 3 ad esempio
  • 16:51 - 16:54
    e viene ricordata come la storia di un isola
  • 16:54 - 16:58
    quella di Guernsey appunto che creò la sua propria moneta
  • 16:58 - 17:03
    senza costi per i contribuenti e stabilendo una comunità prosperosa
  • 17:03 - 17:05
    libera del debito
  • 17:05 - 17:07
    prospera anzi, prosperosa è un'altra cosa.
  • 17:07 - 17:10
    Libera dal debito.
  • 17:10 - 17:15
    Allora, i signorotti all'isola di Guernsey avevano capito
  • 17:15 - 17:17
    una cosa molto molto semplice
  • 17:17 - 17:23
    che la moneta, che tutti noi siamo abituati a pensare
  • 17:23 - 17:29
    come un mezzo per scambiare del valore e per risparmiare del valore.
  • 17:29 - 17:32
    In realtà ha un'altra funzione molto molto più importante
  • 17:32 - 17:35
    che è quella di stimolo alla crescita sociale
  • 17:35 - 17:38
    che noi misuriamo come crescita economica.
  • 17:39 - 17:41
    Ora, perché questa cosa qui ...
  • 17:41 - 17:45
    qui ci sono degli economisti, sicuro. Quanti economisti ci sono?
  • 17:45 - 17:48
    Uno. Bene, peggio per te.
  • 17:48 - 17:51
    Allora, il discorso qual è?
  • 17:51 - 17:54
    Che loro fecero quest'operazione
  • 17:54 - 17:56
    stamparono decine di migliaia di pound
  • 17:56 - 17:59
    li buttarono sul mercato, comprarono del lavoro
  • 17:59 - 18:02
    e non ci fu inflazione sull'isola. Ma come?
  • 18:02 - 18:05
    Se uno stampa denaro, ne stampa di più dal nulla crea inflazione.
  • 18:05 - 18:08
    Perché non ci fu inflazione, per un motivo molto semplice.
  • 18:08 - 18:14
    Perché lo investirono per fare delle cose utili, attività produttive
  • 18:14 - 18:19
    mentre cosa succede se voi stampate del denaro e lo usate ad esempio
  • 18:19 - 18:22
    per rastrellare tutto l'oro che c'è sull'isola?
  • 18:22 - 18:25
    In modo che tutti lo cercano, nessuno lo trova e sono disposti a pagare di più
  • 18:25 - 18:27
    e il giorno dopo lo vendono a un prezzo più alto.
  • 18:27 - 18:29
    Questo come si chiama?
  • 18:30 - 18:35
    Chiaramente loro usarono quel denaro non per fare cose di questo genere
  • 18:35 - 18:37
    non per attività speculative.
  • 18:37 - 18:40
    Ora vi faccio una domanda, il quizzone della mattina
  • 18:40 - 18:43
    giusto per svegliare quelli che già hanno segni di cedimeto
  • 18:43 - 18:49
    figuriamoci alle 7 di questa sera. Allora, domandona:
  • 18:49 - 18:54
    che percentuali dei prestiti erogati dalle banche sono destinati alle attività produttive oggi?
  • 18:58 - 19:01
    La accendiamo?
  • 19:02 - 19:04
    8%
  • 19:04 - 19:07
    questo ovviamente è riferito al mercato UK
  • 19:07 - 19:11
    il dato europeo è difficile un pochino da valutare
  • 19:11 - 19:14
    però citato da Ben Dyson alla conferenza di Londra
  • 19:14 - 19:16
    a cui sono stato tempo fa, dove lui stesso
  • 19:16 - 19:19
    questo è Ben Dyson di Positive Money
  • 19:19 - 19:21
    che ho conosciuto, veramente un ragazzo sveglio.
  • 19:22 - 19:28
    Lui ha citato anche il governatore della Bank of England che il 25 ottobre 2010 ha dichiarato:
  • 19:28 - 19:34
    "Dei molti modi in cui organizzare il sistema bancario il peggiore è quello che abbiamo oggi".
  • 19:34 - 19:38
    Non l'ho mica detto io. Io sono un pessimista/complottista.
  • 19:40 - 19:43
    Ora, la questione è
  • 19:44 - 19:47
    ma come risolviamo questo problema che abbiamo oggi
  • 19:47 - 19:53
    cioè del debito che ci sta letteralmente inondando e sommergendo?
  • 19:53 - 19:57
    Allora, la prima parte della soluzione che io descrivo sommariamente
  • 19:57 - 20:02
    nelle mie conferenze è fare sicuramente come nell'isola di Guernsey
  • 20:02 - 20:07
    cioè interrompere il legame tra l'emissione monetaria e il debito.
  • 20:07 - 20:13
    Voi mi direte "ma è una cosa molto semplice, forse troppo semplice".
  • 20:13 - 20:16
    Quindi tu dici "facciamo una riforma monetaria
  • 20:16 - 20:20
    riportiamo la missione monetaria in mano allo stato
  • 20:20 - 20:22
    o a un ente pubblico, diciamo.
  • 20:22 - 20:24
    Scusate, ma avete detto voi all'inizio che ...
  • 20:24 - 20:26
    il denaro chi lo crea? La banca centrale.
  • 20:26 - 20:28
    Cos'era la banca centrale? Un ente pubblico.
  • 20:28 - 20:29
    Quindi io...
  • 20:31 - 20:34
    però in teoria voi dovreste pensare che è un ente pubblico
  • 20:34 - 20:36
    a me hanno insegnato così.
  • 20:36 - 20:37
    Quindi io sto semplicemente dicendo:
  • 20:37 - 20:40
    facciamo come tutti credevamo
  • 20:40 - 20:43
    e cioè riportiamo l'emissione monetaria in mando a un ente pubblico
  • 20:43 - 20:46
    in modo da interrompere il legame con il debito.
  • 20:46 - 20:49
    E voi direte ...
  • 20:49 - 20:53
    tu dici queste cose ma ci avrà pensato pur qualcun altro, no?
  • 20:53 - 20:57
    Infatti negli anno '80 quando ancora circolavano le 500 Lire
  • 20:57 - 21:02
    voi potevate notare una sostanziale differenza rispetto alle 1000 Lire
  • 21:02 - 21:08
    e cioè sulle 500 c'era scritto "Repubblica Italiana, biglietto di Stato a corso legale"
  • 21:08 - 21:11
    mentre sulle 1000 Lire c'era scritto "Banca d'Italia".
  • 21:11 - 21:13
    Dov'è la differenza?
  • 21:14 - 21:18
    Allora, le 500 Lire con su scritto "Repubblica Italiana"
  • 21:18 - 21:23
    venivano stampate dallo stato e spese, non rappresentavano nessun debito
  • 21:23 - 21:26
    mentre se voi leggete "banca"...
  • 21:26 - 21:28
    Cosa fanno le banche?
  • 21:28 - 21:30
    Domanda all'amico qua sotto:
  • 21:30 - 21:38
    cosa fa il tabaccaio all'angolo, cosa ti vende il tabaccaio?
  • 21:39 - 21:42
    Cosa vende un tabaccaio? Cosa vende un droghiere?
  • 21:42 - 21:45
    No, quello è uno spacciatore.
  • 21:45 - 21:47
    Cosa vende il tabaccaio? Le sigarette.
  • 21:48 - 21:50
    Allora, quello che vi chiedo è: cosa vende una banca?
  • 21:52 - 21:55
    Il credito, cioè il debito. Allora se voi leggete "banca"
  • 21:55 - 21:58
    vuol dire che qualcuno ha venduto un debito a qualcun altro.
  • 21:58 - 22:00
    Quindi questa cosa qui si faceva
  • 22:00 - 22:03
    non me la sono inventata io e vi dirò di più.
  • 22:04 - 22:08
    In Inghilterra il ragazzotto di Positive Money, Ben Dyson
  • 22:08 - 22:11
    ha raccolto un po' di documenti, ha scritto un bel libro
  • 22:11 - 22:14
    ed è riuscito a convincere due parlamentari inglesi
  • 22:14 - 22:18
    Michael Meacher laburista e Steve Baker conservatore
  • 22:18 - 22:22
    rispettivamente a sinistra e a destra, perché sono di sinistra e destra
  • 22:22 - 22:30
    entrambi ad appoggiare la riforma monetaria proposta da Positive Money.
  • 22:30 - 22:32
    Che cosa propone come primo punto?
  • 22:32 - 22:34
    Esattamente quello che abbiamo detto
  • 22:34 - 22:37
    riportare l'emissione monetaria in mano allo stato, un ente pubblico
  • 22:37 - 22:40
    non a Berlusconi o Bersani, chiaramente
  • 22:40 - 22:45
    a un ente che sia in grado di valutarne l'impatto e farlo.
  • 22:45 - 22:49
    Quindi questa cosa qui, questa proposta è in mano a due parlamentari
  • 22:49 - 22:53
    mercoledì scorso Ben Dyson e Josh
  • 22:53 - 22:55
    lo scrittore del libro che ho citato prima
  • 22:55 - 22:58
    hanno incontrato anche altri parlamentari a porte chiuse
  • 22:58 - 23:02
    nel parlamento inglese, per proporre questa cosa.
  • 23:02 - 23:06
    Allora non è una cosa che ho inventato io che vengo dalla Romagna.
  • 23:07 - 23:12
    Allora ovviamente ci sono altri punti per una proposta di riforma monetaria
  • 23:12 - 23:16
    che io propongo nelle conferenze come spunto di riflessione
  • 23:16 - 23:19
    oggi non c'è tempo, ho già sforato di 2 minuti e 30 secondi
  • 23:19 - 23:26
    e quindi domani se ci sarà tempo all'incontro che proseguirà domani
  • 23:30 - 23:35
    ora però per concludere vi cito un motto che mi piace molto
  • 23:35 - 23:37
    "think global act local".
  • 23:37 - 23:39
    Cioè abbiamo parlato di questo problema del debito
  • 23:39 - 23:41
    del sistema monetario a livello globale
  • 23:41 - 23:43
    però noi che possiamo fare qua?
  • 23:43 - 23:46
    Allora, io con il mio amico Lore Prod
  • 23:46 - 23:50
    che è un artista e graphic designer romagnolo
  • 23:50 - 23:52
    con cui ci facciamo delle gran bevute
  • 23:52 - 24:00
    abbiamo creato un manifesto. Questo manifesto cerca di fare
  • 24:00 - 24:03
    quello che secondo me c'è bisogno di fare adesso
  • 24:03 - 24:07
    cioè focalizzare l'attenzione sul problema e sulla soluzione
  • 24:07 - 24:09
    su una possibile soluzione.
  • 24:09 - 24:11
    Qual è il problema di oggi?
  • 24:11 - 24:15
    Tutto il denaro oggi è debito, è emesso da privati
  • 24:15 - 24:18
    è gravato da interessi e può solo crescere.
  • 24:18 - 24:21
    Cosa, denaro o debito? è uguale, sono la stessa cosa.
  • 24:23 - 24:26
    Cosa è giusto chiedere? è giusto chiedere
  • 24:26 - 24:31
    di riportare in mano pubblica l'emissione del denaro che tutti noi usiamo
  • 24:31 - 24:33
    il denaro è uno strumento non il fine.
  • 24:34 - 24:37
    Quindi vedete l'abbinamento archetipo
  • 24:37 - 24:41
    di morte e vita, disordine-ordine, grigio-colore
  • 24:41 - 24:42
    insomma ci abbiamo lavorato un po'
  • 24:42 - 24:44
    se qualcuno qua fa scienze della comunicazione
  • 24:44 - 24:47
    qui ci può scrivere un articolo.
  • 24:47 - 24:52
    Ora vi spiego anche, per concludere, cosa vuol dire quel colibrì là sopra in alto nell'angolo.
  • 24:54 - 24:56
    Vi racconto una storiella sul colibrì.
  • 24:56 - 25:00
    Allora, c'è un grande incendio nella foresta ma grande
  • 25:00 - 25:03
    tutti gli animali stanno fuggendo compreso il leone
  • 25:03 - 25:07
    che corre via dalla foresta e mentre corre incrocia un colibrì
  • 25:07 - 25:11
    che vola in direzione opposta con una goccia d'acqua nel becco.
  • 25:11 - 25:14
    Il leone lo guarda spocchioso e fa:
  • 25:14 - 25:17
    "Colibrì, dove credi di andare con quella goccia d'acqua?"
  • 25:17 - 25:21
    Il colibrì lo riguarda serio e dice:
  • 25:21 - 25:24
    "non so voi ma io faccio la mia parte".
  • 25:25 - 25:27
    Grazie e con questo ho finito.
  • 25:27 - 25:35
    [applausi]
  • 25:38 -
    www.societasostenibile.org
Title:
Simposio "Società Sostenibile": 2. Enrico Caldari - "Cos'è il denaro?"
Description:

http://www.zeitgeistitalia.org/ | http://www.societasostenibile.org/it

Pagina ufficiale di Enrico Caldari
http://www.facebook.com/KaldariReport

Slide interventi relatori
http://www.mediafire.com/?s42d282ibha74li

"Cos'è il denaro?" e "Un denaro nuovo per un mondo nuovo"Sul perché la natura del denaro (e non la sua quantità) è la causa più importante degli attuali problemi di sostenibilità ed equilibrio sociale, e su come una (semplice) riforma monetaria può contribuire efficacemente a risolverli, subito.BiografiaEsperto di marketing, nuovi media e ricercatore indipendente, dal 2005 si occupa di sistemi monetari e dal 2010 è anche divulgatore, rivolgendosi al pubblico con una serie di conferenze intitolate "Cos'è il denaro?" e con la pagina Facebook "Kaldari Report".Laureato cum laude in Scienze Statistiche a Bologna, ha poi frequentato un dottorato di ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale a Trento. Negli anni di studio ha collaborato con un importante istituto di ricerca bolognese, occupandosi di comunicazione politica, e ha scritto per uno dei primi quotidiani locali online italiani. È poi stato amministratore locale, occupandosi di sviluppo territoriale e promozione turistica, e ha ricoperto ruoli di responsabilità in ambito aziendale, nel settore marketing e vendite. Non ha mai smesso di girare l'Italia e il mondo, per studio, lavoro e ricerca, e di interessarsi per passione anche a musica e arte contemporanea.

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Video Language:
Italian
Duration:
25:48

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