Evento organizzato da Movimento Zeitgeist
Verona, 19 Novembre 2011
Simposio "Società Sostenibile"
Allora il primo relatore è Enrico Kaldari
esperto di marketing, nuovi media, ricercatore indipendente.
Dal 2005 si occupa di sistemi monetari
e dal 2010 è anche divulgatore, rivolgendosi al pubblico
con una serie di conferenze intitolate "Che cos'è il denaro"
e la sua pagina facebook Kaldari Report.
Si laurea in scienze statistiche a Bologna
e insomma fa un sacco di ricerche e lavori interessanti.
Non stiamo qua a fare gli ampollosi, lo facciamo venire sul palco
e lui vi spiegherà cos'è il denaro. Grazie a tutti.
- Grazie mille, Federico.
Grazie a tutti!
Devo dire che anche per me è un'emozione particolare
parlare difronte a tutte queste persone
però dirò la verità: penso che mi divertirò un po'
e farò divertire un po' anche voi.
Come vi ha già detto Federico, io nella mia vita ho fatto tante cose
come tutti voi, diciamo che, mi sono dovuto ingegnare
per guadagnare qualche soldo per vivere.
Anzi inizierei proprio facendovi una domanda.
Chi di voi ha bisogno di soldi per vivere?
Allora cambio la domanda.
Chi di voi non ha bisogno di soldi per vivere?
Non vedo nessuno!
Bene. Io nel 2005, vedete la data scritta in piccolo lì
ho iniziato proprio a occuparmi non tanto dei soldi che stavo facendo
della quantità di soldi che stavo facendo ma della qualità dei soldi
che stavo usando e che tutti noi usiamo
cioè della natura del denaro.
Quindi ho iniziato a approfondire il tema e qualche anno dopo
un po' di persone hanno cominciato a chiedermi di parlarne
di parlarne in giro e per questo
ho messo insieme una serie di argomenti
che negli ultimi 10-12 mesi mi hanno portato in giro per l'Italia
e anche addirittura in l'Inghilterra
parlando di una serie di temi legati al denaro.
Io parlo ad esempio delle origini del sistema monetario
del perché la natura del denaro è connessa all'attuale crisi
che è una crisi economica, sociale, ambientale
e aggiungo io pure spirituale, direi
e anche di come cambiare il denaro può essere una soluzione
se non, a mio parere la soluzione, la prima soluzione.
Ora visto che si suppone che
tutti noi che usiamo il denaro conosciamo cos'è
io vi faccio una prima semplicissima domanda.
Chi crea il denaro?
Allora, c'è questo ragazzo qua davanti che sono sicuro
che ha provato a stampare qualche banconota nel suo garage
però sicuramente il tabaccaio all'angolo l'ha beccato subito.
La risposta giusta ovviamente è: le banche centrali.
Chi crea il denaro?
[La banca centrale.]
Sbagliato!
Qui già mi pare di capire che bisogna approfondire un attimo il tema.
Allora, quello che vedete lì è un'esemplificazione grafica semplificata
della quantità di denaro che circola attualmente nella nostra società
quello che tutti noi usiamo ed è diviso in due parti.
Vedete, c'è una parte verde piccolina e una parte verde scuro più grande. Ok?
Cosa sono queste due parti?
Allora, la parte piccolina in verde chiaro sono le banconote create dalle banche centrali.
La parte in verde scuro invece è il credito.
Cos'è il credito?
Credito creato, diciamo, erogato dalle banche commerciali, dalle banche private.
Allora, vi faccio una domanda.
Se io e il ragazzo qua davanti
che ha avuto problemi con il tabaccaio
abbiamo una relazione commerciale.
Io ho un credito nei suoi confronti, ok?
Lui cos'ha nei miei confronti?
Dunque se quel 95% è credito, corrisponde necessariamente a un debito.
ok? ma c'è un "ma" ...
questo debito andrà ripagato con gli interessi.
Allora, questo meccanismo veramente semplice da capire
è il motivo per cui tutta la base di denaro circolante deve continuare a crescere
perché per ripagare quel debito di cui è composta dovrà crescere
visto che dovremmo ripagarci anche tutti gli interessi.
Ora non sto a tediarvi oltre però il concetto di base è che
oggi pressoché tutta la massa monetaria circolante corrisponde ad un debito
che va ripagato indietro con gli interessi.
Questa cosa, vi cito una fonte rispetto a questa mia affermazione
che è l'ultimo libro di Richard Werner e Josh Ryan‐Collins
che ho avuto anche il piacere di conoscere a Londra
e si intitola "Where does money come from"
'Da dove viene il denaro', è uscito a settembre di quest'anno
ed è una delle pubblicazioni più complete
uscite negli ultimi anni rispetto a questo tema.
Ora, voi tornerete a casa sta sera
uso come esempio sempre il mio amico qua
tornerà a casa stasera, incontrerà il suo suocero e li dirà "Caro...
Come si chiama tuo suocero? Non c'è un suocero, chiamiamolo Mario.
"Caro Mario, sai che oggi ho assistito a una conferenza
a Verona, in centro in un cinema, c'era questo ragazzo romagnolo
con quest'accento romagnolo e ci ha detto che la maggior parte del denaro
non lo creano le banche centrali ma le banche commerciali
come credito, cioè come prestiti e lo fanno dal nulla.
Ora cosa vi dirà il suocero Mario?
Non è vero, non è possibile. Io ho le banconote in tasca
e c'è scritto banca centrale, non è possibile.
Allora, il ragazzo romagnolo però ci ha fatto anche qualche altra citazione
ad esempio ha citato il capo redattore della sezione economia
del "Financial Times", che nel 2011 ha dichiarato:
"L'essenza del sistema monetario contemporaneo è la creazione di denaro dal nulla
dalle banche private attraverso prestiti spesso sregolati".
L'aggettivo originale era "foolish"...
Mario dirà "è giornalisti fastidiosi, c'è uno che dice una cosa
e uno che ne dice un'altra io non mi fido, per carità
poi chissà chi era quel ragazzo romagnolo lì".
Allora, vi cito quindi un altro esempio.
Questo è un documento ufficiale invece
è il bollettino trimestrale della Bank of England
il terzo del 2007, dove c'era scritto:
"Il ruolo di gran lunga più grande nel creare la moneta circolante è ricoperto dal settore bancario".
"Quando le banche fanno prestiti, esse creano depositi aggiuntivi per chi si indebita".
E Mario dice
ma il mondo è basato sui dollari, mica sulla sterline
che ce frega a noi se la Bank of England dice questo.
Però, attenzione, perché anche se parliamo di dollari
c'è ad esempio il documento della Federal Reserve Bank di Chicago
che si intitola "Modern Money Mechanics" del '61
dove c'è scritto:
"L'attuale processo di creazione del denaro avviene primariamente nelle banche private".
E Mario dice: "Ma è un documento vecchio, è del '61".
Allora andiamo avanti.
Comunque è stato aggiornato e ripubblicato nel 1992
quindi comunque ...
"ma noi siamo un Europa, abbiamo l'euro. Che ci frega dei dollari?"
Allora per concludere:
"Nell'euro-sistema la moneta è creata primariamente attraverso l'estensione del credito bancario le banche commerciali possono esse stesse creare denaro".
Questo è un documento della Bundesbank intitolato "Geld und Geldpolitik".
Qualcuno sa il tedesco? Io no ma so che vuol dire
"Moneta e politica del denaro".
A questo punto, il suocero del mio amico qua sotto che gli dirà?
"Sei un comunista".
Perché a quel punto tutti gli argomenti sono finiti
oppure in alternativa "sei un fascista"
"sei un anarco-insurrezionalista"
"sei un complottista/cospirazionista"
ma quello che a me personalmente dà più fastido
quando mi dicono le altre ormai le ho superate
però quando mi dicono "sei un pessimista".
Visto che quelle sono solo citazioni su libri e documenti
andiamo a guardare un po' di cose reali.
Ad esempio, questa è la pagina di Wikipedia
che descrive l'economia della Grecia.
Voi sapete che la Grecia è l'ultima della classe.
Ha creato un sacco di problemi all'economia mondiale
un sacco di paure e timori, e direi a ragione
il deficit del governo greco nel 2010 era il 26%
cioè il governo greco incassava 100 e spendeva 126.
Ovviamente il rating dell'agenzia di rating era il peggiore possibile
gli ultimi della classe: CCC-.
Vediamo però il primo della classe, gli Stati Uniti.
Ho guardato gli stessi dati, sempre del 2010
e ho verificato lo stesso dato, il deficit di bilancio del 2010.
Allora ho scoperto cose che nessuno mi aveva mai detto
leggendo i giornali, ascoltando televisioni, libri ...
che il deficit degli Stati Uniti del 2010 era del 59%.
Loro hanno incassato 100 e hanno speso 159
più del doppio della Grecia.
Indovinate qual era il rating dei titoli di stato americani nel 2010.
AAA+, che non è una risata ma è appunto il miglior rating possibile.
Allora qui, quindi iniziamo a capire un po' di cose
intanto che non si capisce come fanno a dare rating le agenzie di rating
e questo è un problema aparte però quello che iniziamo a capire
è che il problema del deficit di bilancio degli stati è una cosa
io direi "strutturale" forse, perché un dèficit del genero non è che si fa in un'anno
non è che quello è stato un anno sfortunato, ok?
Infatti se noi guardiamo un po' la storia
questo qui è l'andamento del debito totale degli Stati Uniti
non solo come governo, perché uno magari dice
fa debiti come governo ma le aziende non li fanno.
No, questo è il debito aggregato totale degli Stati Uniti
dal 1955 al 2010.
Vedete che strutturalmente quel debito cosa fa, la linea rossa?
Sale, ok? È arrivato da 5000 miliardi di dollari
a superare i 55.000 forse 60.000 miliardi di dollari.
Quindi chiaramente, una tendenza strutturale.
Ora, tornando all'origine del mio discorso, abbiamo detto che
tutto il denaro circolante rappresenta un debito
deve continuare a crescere
perché per ripagare questo debito più gli interessi
abbiamo bisogno di sempre più denaro.
Quindi l'economia che usa il denaro anche lei deve continuare a crescere
noi sappiamo che per fare crescere l'economia serve sempre più denaro.
Perché cresce il PIL, come fa a crescere il PIL?
Sicuramente se noi scambiamo più soldi più velocemente
è un modo ma deve crescere la quantità di moneta.
Ora un sistema del genere chiaramente si confronta
con un limite strutturale, cioè se abbiamo visto
il debito totale che continua sempre a crescere
l'economia deve crescere costantemente per ripagarlo
c'è un problemino che io chiamerei pianeta Terra.
Il pianeta Terra, dove noi viviamo, è uno ed è anche limitato.
Quindi pensare di fare una crescita del genere, costante, infinita
sul pianeta terra, forse vuol dire confrontarsi con un limite strutturale.
L'altro limite qual è? Che se noi continuiamo
a far crescere il debito totale ogni anno con nuovo deficit
chiaramente la spesa per pagare gli interessi cosa fa?
Aumenta. La spesa corrente, gli stipendi dei politici
magari la comprimiamo un po'
ma la spesa per gli investimenti cosa fa? Cala.
Quindi qual è l'altro limite strutturale di questo sistema?
Chiaramente è che se il debito continua a salire
e noi dobbiamo parlarci gli interessi
prima o poi paghiamo solo gli interessi.
Ora, domanda velocissima: come si chiama secondo voi
il nostro tipo di sistema economico?
Monetarismo, economia di mercato, libero mercato.
A me sincermente di quello che pensate voi non interessa molto
quello che penso io è che secondo me
questa cosa si chiama "economia basata sul debito".
Ora vi chiedo, che fine può fare un sistema del genere?
Non lo penso solo io, sicuramente c'è anche qualcun altro
ma sicuramente non farà una bella fine.
Ora la domanda da farci è, vogliamo noi fare la sua stessa fine?
Cioè essere sepolti sotto quel monte di debiti
oppure vogliamo scegliere noi, magari di seppellirlo
e inventarci qualcosa di nuovo.
Ora per farlo, torniamo un attimo al logo che io uso sul mio blog
che si pronuncia Kaldàri
sul mio logo ho lasciato questa scrittina
che è sulle monete da un penny "We trust".
Tutto il nostro sistema economico-monetario
e quindi le nostre vite si basano sulla fiducia che noi abbiamo nel denaro.
Quella fiducia oggi viene usata un pochino surrettizziamente
ma può essere usata anche in un modo più utile e sostenibile.
Quella è l'isola di Guernsey, tra l'Inghilterra e la Francia
all'nizio dell'800 aveva un problemino serio.
Aveva un debito totale di 20.000 sterline
su cui aveva delle entrate pubbliche statali
diciamo era un comune piccolino, di 3000 sterline l'anno
e aveva degli interessi sul debito da pagare di 2.400 sterline l'anno.
Cioè voleva dire che gli rimanevano 600 sterline
per fare gli investimenti e pagare gli stipendi.
Non pagavano gli stipendi. Quindi avevano un problema serio
oltretutto aveva strutture pubbliche decadenti
il mare che erodeva la costa
quindi aveva un problema serio.
Doveva inventarsi un modo per risolverlo
senza chiedere altri soldi in prestito
perché altrimenti non sarebbe più riuscita neanche a pagare gli interessi
e senza far pagare altre tasse alla popolazione
che era già con l'acqua alla gola.
Cosa fecero questi signori dell'isola di Guernsey nel 1816?
Una cosa molto semplice, presero dei pezzetti di carta
ci scrissero sopra "One Pound", una sterlina
e "Stato dell'Isola di Guernsey"
e li spesero.
Senza chiedere prestiti o altro.
Presero dei pezzi di carta e ci scrissero sopra "1 pound"
e li spesero per far cosa? Per pagare le persone
che erano disoccupate per farle andare a tagliare degli alberi
e a ricostruire la struttura del mercato, le barriere per il porto
e l'economia ripartì, ok?
Questa cosa viene definita The Guernsey Experiment
viene citata in vari documenti negli anni successivi
anche nel '900, quindi ve ne cito 3 ad esempio
e viene ricordata come la storia di un isola
quella di Guernsey appunto che creò la sua propria moneta
senza costi per i contribuenti e stabilendo una comunità prosperosa
libera del debito
prospera anzi, prosperosa è un'altra cosa.
Libera dal debito.
Allora, i signorotti all'isola di Guernsey avevano capito
una cosa molto molto semplice
che la moneta, che tutti noi siamo abituati a pensare
come un mezzo per scambiare del valore e per risparmiare del valore.
In realtà ha un'altra funzione molto molto più importante
che è quella di stimolo alla crescita sociale
che noi misuriamo come crescita economica.
Ora, perché questa cosa qui ...
qui ci sono degli economisti, sicuro. Quanti economisti ci sono?
Uno. Bene, peggio per te.
Allora, il discorso qual è?
Che loro fecero quest'operazione
stamparono decine di migliaia di pound
li buttarono sul mercato, comprarono del lavoro
e non ci fu inflazione sull'isola. Ma come?
Se uno stampa denaro, ne stampa di più dal nulla crea inflazione.
Perché non ci fu inflazione, per un motivo molto semplice.
Perché lo investirono per fare delle cose utili, attività produttive
mentre cosa succede se voi stampate del denaro e lo usate ad esempio
per rastrellare tutto l'oro che c'è sull'isola?
In modo che tutti lo cercano, nessuno lo trova e sono disposti a pagare di più
e il giorno dopo lo vendono a un prezzo più alto.
Questo come si chiama?
Chiaramente loro usarono quel denaro non per fare cose di questo genere
non per attività speculative.
Ora vi faccio una domanda, il quizzone della mattina
giusto per svegliare quelli che già hanno segni di cedimeto
figuriamoci alle 7 di questa sera. Allora, domandona:
che percentuali dei prestiti erogati dalle banche sono destinati alle attività produttive oggi?
La accendiamo?
8%
questo ovviamente è riferito al mercato UK
il dato europeo è difficile un pochino da valutare
però citato da Ben Dyson alla conferenza di Londra
a cui sono stato tempo fa, dove lui stesso
questo è Ben Dyson di Positive Money
che ho conosciuto, veramente un ragazzo sveglio.
Lui ha citato anche il governatore della Bank of England che il 25 ottobre 2010 ha dichiarato:
"Dei molti modi in cui organizzare il sistema bancario il peggiore è quello che abbiamo oggi".
Non l'ho mica detto io. Io sono un pessimista/complottista.
Ora, la questione è
ma come risolviamo questo problema che abbiamo oggi
cioè del debito che ci sta letteralmente inondando e sommergendo?
Allora, la prima parte della soluzione che io descrivo sommariamente
nelle mie conferenze è fare sicuramente come nell'isola di Guernsey
cioè interrompere il legame tra l'emissione monetaria e il debito.
Voi mi direte "ma è una cosa molto semplice, forse troppo semplice".
Quindi tu dici "facciamo una riforma monetaria
riportiamo la missione monetaria in mano allo stato
o a un ente pubblico, diciamo.
Scusate, ma avete detto voi all'inizio che ...
il denaro chi lo crea? La banca centrale.
Cos'era la banca centrale? Un ente pubblico.
Quindi io...
però in teoria voi dovreste pensare che è un ente pubblico
a me hanno insegnato così.
Quindi io sto semplicemente dicendo:
facciamo come tutti credevamo
e cioè riportiamo l'emissione monetaria in mando a un ente pubblico
in modo da interrompere il legame con il debito.
E voi direte ...
tu dici queste cose ma ci avrà pensato pur qualcun altro, no?
Infatti negli anno '80 quando ancora circolavano le 500 Lire
voi potevate notare una sostanziale differenza rispetto alle 1000 Lire
e cioè sulle 500 c'era scritto "Repubblica Italiana, biglietto di Stato a corso legale"
mentre sulle 1000 Lire c'era scritto "Banca d'Italia".
Dov'è la differenza?
Allora, le 500 Lire con su scritto "Repubblica Italiana"
venivano stampate dallo stato e spese, non rappresentavano nessun debito
mentre se voi leggete "banca"...
Cosa fanno le banche?
Domanda all'amico qua sotto:
cosa fa il tabaccaio all'angolo, cosa ti vende il tabaccaio?
Cosa vende un tabaccaio? Cosa vende un droghiere?
No, quello è uno spacciatore.
Cosa vende il tabaccaio? Le sigarette.
Allora, quello che vi chiedo è: cosa vende una banca?
Il credito, cioè il debito. Allora se voi leggete "banca"
vuol dire che qualcuno ha venduto un debito a qualcun altro.
Quindi questa cosa qui si faceva
non me la sono inventata io e vi dirò di più.
In Inghilterra il ragazzotto di Positive Money, Ben Dyson
ha raccolto un po' di documenti, ha scritto un bel libro
ed è riuscito a convincere due parlamentari inglesi
Michael Meacher laburista e Steve Baker conservatore
rispettivamente a sinistra e a destra, perché sono di sinistra e destra
entrambi ad appoggiare la riforma monetaria proposta da Positive Money.
Che cosa propone come primo punto?
Esattamente quello che abbiamo detto
riportare l'emissione monetaria in mano allo stato, un ente pubblico
non a Berlusconi o Bersani, chiaramente
a un ente che sia in grado di valutarne l'impatto e farlo.
Quindi questa cosa qui, questa proposta è in mano a due parlamentari
mercoledì scorso Ben Dyson e Josh
lo scrittore del libro che ho citato prima
hanno incontrato anche altri parlamentari a porte chiuse
nel parlamento inglese, per proporre questa cosa.
Allora non è una cosa che ho inventato io che vengo dalla Romagna.
Allora ovviamente ci sono altri punti per una proposta di riforma monetaria
che io propongo nelle conferenze come spunto di riflessione
oggi non c'è tempo, ho già sforato di 2 minuti e 30 secondi
e quindi domani se ci sarà tempo all'incontro che proseguirà domani
ora però per concludere vi cito un motto che mi piace molto
"think global act local".
Cioè abbiamo parlato di questo problema del debito
del sistema monetario a livello globale
però noi che possiamo fare qua?
Allora, io con il mio amico Lore Prod
che è un artista e graphic designer romagnolo
con cui ci facciamo delle gran bevute
abbiamo creato un manifesto. Questo manifesto cerca di fare
quello che secondo me c'è bisogno di fare adesso
cioè focalizzare l'attenzione sul problema e sulla soluzione
su una possibile soluzione.
Qual è il problema di oggi?
Tutto il denaro oggi è debito, è emesso da privati
è gravato da interessi e può solo crescere.
Cosa, denaro o debito? è uguale, sono la stessa cosa.
Cosa è giusto chiedere? è giusto chiedere
di riportare in mano pubblica l'emissione del denaro che tutti noi usiamo
il denaro è uno strumento non il fine.
Quindi vedete l'abbinamento archetipo
di morte e vita, disordine-ordine, grigio-colore
insomma ci abbiamo lavorato un po'
se qualcuno qua fa scienze della comunicazione
qui ci può scrivere un articolo.
Ora vi spiego anche, per concludere, cosa vuol dire quel colibrì là sopra in alto nell'angolo.
Vi racconto una storiella sul colibrì.
Allora, c'è un grande incendio nella foresta ma grande
tutti gli animali stanno fuggendo compreso il leone
che corre via dalla foresta e mentre corre incrocia un colibrì
che vola in direzione opposta con una goccia d'acqua nel becco.
Il leone lo guarda spocchioso e fa:
"Colibrì, dove credi di andare con quella goccia d'acqua?"
Il colibrì lo riguarda serio e dice:
"non so voi ma io faccio la mia parte".
Grazie e con questo ho finito.
[applausi]
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