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Malcolm X: Make It Plain (Full PBS Documentary)

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    [Musica]
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    Chi vi ha insegnato a odiare il colore della vostra pelle?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la fibra dei vostri capelli?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la forma del vostro naso e delle vostre labbra?
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    Chi vi ha insegnato a odiarvi dalla testa ai piedi?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la vostra stessa natura?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la vostra razza di appartenenza
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    così tanto da evitare di incontrarvi?
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    Sapete, prima di chiedervi se Muhammad predichi l'odio, dovreste chiedervi
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    chi vi abbia insegnato a odiare il modo in cui Dio vi ha creati.
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    La maggior parte di noi neri, o negri come ci chiamavano,
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    pensava davvero di essere libero,
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    senza rendersi conto che nel nostro subconscio, tutte quelle catene che pensavamo fossero state spezzate erano ancora lì
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    e c'erano molte situazioni in cui ciò che realmente ci motivava
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    era il nostro desiderio di essere amati dall'uomo bianco.
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    Malcolm intendeva colpire al cuore quel senso di inferiorità.
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    Sapeva che sarebbe stato doloroso.
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    Sapeva che la gente l'avrebbe potuto ammazzare per questo,
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    ma osò correre quel rischio.
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    Malcolm X diceva qualcosa che andava ben oltre ciò che diceva qualunque altro leader dell'epoca.
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    Mentre gli altri leader supplicavano di entrare nella casa del loro oppressore,
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    lui vi diceva di costruire la vostra casa.
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    Eliminò la paura per gli afroamericani.
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    Disse: "Dirò ad alta voce ciò che pensate"
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    e aggiunse "Vedrete, la gente ascolterà, e non per forza ci farà del male, ok?
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    Ma non parlerò per le masse."
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    Quando disse in modo così forte, così virile:
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    "Io non ho paura di dire quello che pensate da tutti questi anni,"
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    ecco perché l'amavamo.
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    Lo disse ad alta voce, non a porte chiuse.
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    Ha affrontato l'America per noi.
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    E io, come musulmano, credo che l'uomo bianco sia abbastanza intelligente che
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    se gli facessimo capire come ci sentiamo realmente noi neri
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    e quanto siamo stanchi senza usare le solite paroline dolci e accomodanti.
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    Perché siete voi stessi a complicarvi le cose.
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    L'uomo bianco vi crede quando lo riempite delle solite paroline dolci,
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    perché gli avete parlato con dolcezza sin da quando vi ha portato qui.
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    Smettetela di adularlo!
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    Ditegli come vi sentite!
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    Ditegli in che razza di inferno vi sentite intrappolati, e fategli sapere che se non è disposto a pulirsi da solo la casa, se non è disposto davvero a farlo,
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    non dovrebbe avercela una casa. [folla: Giusto!] Dovrebbe prendere fuoco e venire distrutta...
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    [Applauso]
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    [Tamburi e musica]
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    In questi angoli delle strade di Harlem, per la maggior parte di questo secolo, i neri hanno celebrato la loro cultura,
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    e discusso il problema razziale in America.
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    È qui che Malcolm si è unito per la prima volta ai predicatori di strada che davano voce alla speranza di Harlem, e alla sua rabbia.
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    Ho insegnato il nazionalismo e ciò significa che voglio andarmene da questo Paese di bianchi perché l'integrazione non avverrà mai.
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    Voi non verrette mai, finché vivrete,
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    integrati nel sistema dell'uomo bianco.
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    La 125esima strada e la Seventh Avenue sono state
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    il centro dell'attività degli oratori neri di strada.
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    Quando Malcolm arrivò, tecnicamente non aveva uno spazio.
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    Allora costituì la sua base, potremmo dire, di fronte alla libreria di Elder Michaux.
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    Quando Malcolm salì sul piccolo palco, per i primi 4, 5 minuti non poté parlare.
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    La gente lo acclamava a gran voce
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    e lui rimase lì, a prendersi ciò che meriava
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    e poi iniziò a parlare.
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    Hanno detto che il Signor Muhammad insegna l'odio
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    perché vi ha portati ad odiare la droga e l'alcool.
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    Hanno detto che il Signor Muhammad incarna la supremazia nera,
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    perché ha insegnato a voi e a me non solo che siamo buoni come lo sono i bianchi,
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    ma che siamo meglio dei bianchi.
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    Sì, meglio dei bianchi.
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    Voi siete meglio dei bianchi
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    e non c'è nulla da aggiungere.
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    Non c'è nemmeno da dirlo, voi lo sapete che siamo come lui.
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    Chi è lui per essere uguale?
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    Guardate la sua pelle.
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    Non potete paragonare la vostra pelle alla sua,
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    perché la vostra pelle sembra oro in confronto alla sua.
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    C'è stato un tempo in cui sbavavamo per l'uomo bianco.
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    Pensavamo che fossero belli perché eravamo ciechi e stupidi.
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    Non riuscivamo a vederli come realmente sono.
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    Ma poi il Venerabile Elijah Muhammad è arrivato e ci ha insegnato la religione islamica
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    che ci ha puliti, ci ha fatto vedere noi stessi
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    eora vediamo quella vecchia creatura pallida esattamente per quello che è,
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    nient'altro che una vecchia creatura pallida.
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    Me ne sono andato da quel comizio con la sensazione che
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    una volta che lo si sentiva parlare,
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    non si tornava più ad essere quelli che si era prima.
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    Dovete, anche mantenendo la vostra posizione, ripensarci.
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    Non eravamo abituati a sentirci dire che eravamo diavoli
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    e che eravamo degli oppressori, qui, nella nostre bellissime città del nord.
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    Stava parlando per una massa silenziosa di neri
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    e gridava dall'etere di quegli stessi diavoli. Era un atto di guerra.
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    Quando scese dal palco, saltai dall'isola,
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    camminai verso di lui e ovviamente quando arrivai da lui le guardie del corpo
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    mi si pararono davanti e lui le spinse via.
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    Io andai di fronte a lui, gli allungai la mano
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    e gli dissi: "Mi piacciono alcune della cose che lei dice. Non sono d'accordo su tutto, ma su alcune cose sì.
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    Lui mi guardò, mi strinse la mano gentilmente e disse:
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    "Un giorno lo sarai, sorella. Un giorno lo sarai" e sorrise.
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    Per rendere più chiaro il suo messaggio, Malcolm ha usato la sua stessa vita da lezione per i neri americani.
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    Predicò attraverso fiabe e parabole
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    e più tardi, scrivendo la sua autobiografia con Alex Haley,
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    cercò di capire come la sua vita sarebbe stata interpretata in futuro.
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    Fui colpito in particolare da un'affermazione che aveva fatto su di sé.
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    Aveva detto: "Sono parte di tutto quello che ho incontrato"
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    e ciò significa che tutto quello che aveva fatto da giovane lo aveva messo di fronte a delle cose
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    e gli aveva insegnato abilità di diversa natura e
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    ognuna di queste avevano portato Malcolm a diventare il portavoce della Nazione dell'Islam.
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    Sei nata ad Omaha, giusto?
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    Sissignore.
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    E tu e la tua famiglia avete lasciato Omaha quando avevi circa un anno?
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    Penso di aver avuto circa un anno.
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    Perchè andarono via da Omaha?
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    Beh', da quello che ho capito, il Ku Klux Klan aveva bruciato ona delle loro case.
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    Il Ku Klux Klan era molto diffuso.
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    Sono sicuro che questo abbia reso la tua famiglia molto triste.
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    Se non infelice, sicuramente insicura.
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    Perciò avrai dei pregiudizi,
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    un punto di vista personale pregiudizievole.
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    In altre parole, non puoi avere un punto di vista aperto, accademico, giusto?
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    Penso non sia corretto perché nonostante quello che è successo ad Omaha
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    e benché una volta trasferiti a Lansing, in Michigan, ci bruciarono nuovamente la casa
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    e nonostante mio padre sia stato ucciso dal Ku Klux Klan,
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    nonostante tutto questo, nessuno era più integrato tra i bianchi di me.
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    Nessuno ha vissuto di più nella società dei bianchi di me.
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    Eravamo gli unici bambini bianchi del quartiere,
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    ma dietro casa nostra avevamo un pezzo di bosco
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    e così i bambini bianchi venivano tutti a casa nostra e poi andavano a giocare nel bosco.
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    Allora Malcolm diceva "Ok, andiamo a giocare a Robin Hood?"
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    E allora andavamo dietro casa a giocare a Robin Hood
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    e Robin Hood era Malcolm
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    e i bambini bianchi erano d'accordo.
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    Malcolm diceva di essere quello ad avere la pelle più chiara tra i sette figli nati a Earl e Louise Little,
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    eredità, diceva, dell'uomo bianco che aveva violentato la madre di sua madre.
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    Nel 1929, quando Malcolm aveva 4 anni, suo padre, un carpentiere e predicatore,
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    trasferì la famiglia a Lansing, nel Michigan.
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    Lansing era una piccola cittadina e la zona est era quella in cui vivevano i neri.
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    Malcolm e la sua famiglia vivevano fuori dalla città
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    e avevano un terreno di quattro acri che ospitava una piccola casa,
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    quindi erano considerati degli agricoltori.
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    Tre mesi dopo l'arrivo dei Little, i vicini bianchi intrapresero un'azione legale per farli sfrattare.
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    Un giudice della Contea decise che soltanto i bianchi potessero possedere una proprietà agricola,
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    ma Earl Little si rifiutò di andarsene.
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    Qui nel Michigan, il Ku Klux Klan aveva almeno 70.000 membri, cinque volte di più che in Mississipi.
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    Per la famiglia di Malcolm, l'ostilità dei bianchi era una realtà.
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    Eravamo tutti a casa e stavamo dormendo quando improvvisamente sentimmo un'esplosione.
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    Quando ci svegliammo, c'era fuoco ovunque e tutti correvano da una stanza all'altra.
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    Tutto ciò che ricordo è mia madre che ci diceva:
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    "Sveglia, sveglia, sveglia, la casa sta bruciando" e di scappare fuori. Questo è ciò che ricordo.
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    Sentivo mia madre e mio padre che urlavano
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    e intanto si assicurarono di averci radunati e portati fuori.
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    La casa era distrutta. Non arrivarono i pompieri, nulla e noi eravamo distrutti.
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    Il padre di Malcolm, Earl Little, accusò i bianchi del posto di aver appiccato il fuoco.
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    La polizia accusò Earl e lo arrestò per incendio doloso. Più tardi le accuse vennero ritirate.
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    nella città in cui siamo cresciuti, i bianchi ci definivano "quei negri boriosi" o
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    "quei negri scaltri che vivono nel sud della città".
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    In quei giorni, tutte le volte in cui un bianco si riferiva a te dicendo 'scaltro negro',era un modo per dire "Questo è un negro da tenere d'occhio perché non è scemo".
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    Mio padre era indipendente. Non voleva che nessuno gli facesse l'elemosina.
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    Voleva coltivare il suo cibo. Non voleva che nessuno esercitasse un'autorità sui suoi figli.
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    Voleva essere lui ad esercitare l'autorità e lo faceva.
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    Parlava sempre secondo il modo di pensare di Marcus Garvey e cercava di spingere i neri a organizzarsi,
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    non per creare problemi, ma per lavorare tutti insieme
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    a un miglioramento delle loro condizioni.
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    Ma in quel periodo, chi lo faceva veniva ancora considerato un agitatore.
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    Negli anni '20 Marcus Garvey,
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    un nazionalista di colore, predicò che gli Americani di colore dovessero costruire una nazione indipendente da quella dei bianchi.
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    Con centinaia di migliaia di membri, la Universal Negro Improvement Association, cercava legami più stretti con i Paesi africani.
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    La UNIA aveva la sua bandiera, il suo inno nazionale e una legione africana impegnata a difendere i neri nel Paese e all'estero.
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    L'Ufficio di Investigazione americano etichettò Garvey come 'uno dei principali agitatori neri'.
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    Il Governo federale lo deportò nel 1927, ma i genitori di Malcolm rimasero suoi seguaci.
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    Earl recrutò nuovi membri.
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    Louise scriveva per il giornale di Garvey.
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    Era mia madre che ci leggeva il giornale di Garvey, 'The Negro World'
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    ed era lei che ci diceva di essere indipendenti,
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    che non avremmo dovuto definirci 'negri', eravamo gente di colore
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    e dovevamo essere orgogliosi di definirci così.
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    Qual'è il tuo vero nome?
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    Malcolm, Malcolm X.
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    E' il tuo vero nome?
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    Per quanto mi riguarda, s', è il mio vero nome.
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    Ti dispiace dirmi qual'era il cognome di tuo padre?
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    Mio padre non conosceva il suo cognome.
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    Mio padre ottenne il suo cognome da suo nonno, che a sua volta lo ottenne da suo nonno, che, a sua volta, lo ottenne dal suo schiavista.
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    I cognomi veri della nostra gente sono andati perduti.
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    Ma la schiavitù non
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    può durare per sempre.
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    C'è un punto nell'albero genealogico della tua famiglia in cui si è riusciti a trovare un cognome? E se sì, qual'era?
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    Il cognome dei miei avi.
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    Sì?
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    Gli venne tolto quando furono portati in America e ridotti in schiavitù
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    e poi fu dato loro il cognome dello schiavista che abbiamo rifiutato e che continuiamo a rifiutare.
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    Vuoi dire che non mi vuoi dire qual'era il cognome di tuo padre o quale quello che gli hanno dato?
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    Non l'ho mai riconosciuto.
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    Nel settembre del 1931,
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    Malcolm aveva sei anni quando sua madre ebbe una premonizione.
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    Eravamo tutti a casa e stavamo mangiando tutti insieme.
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    Mia madre stava dando da mangiare a Wesley, mio fratello più piccolo,
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    probabilmente lo stava allattando perché era seduta a tavola e si addormentò,
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    con il braccio il bambino che stava allattando.
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    Mio padre si era alzato, era andato in camera da letto per prepararsi ad andare in città a prendere dei soldi.
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    Lei si svegliò e disse: "Earl, Earl, non andare in città.
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    Se ci vai, non tornerai."
  • 16:06 - 16:13
    Quella notte, intorno alle 23, Earl Little fu trovato in una zona isolata fuori da Lansing,
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    con il corpo quasi tagliato in due dalle ruote di un tram.
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    La polizia fece passare la morte di Earl Little come un incidente.
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    C'erano molte aspetti poco chiari su questo caso,
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    perché sembrava che più che aver subito un incidente, Earl Little fosse stato spinto sotto il tram.
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    Nei fatti,
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    mi ricordo di aver sentito solo questo,
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    che era stato probabilmente spinto sotto le ruote del tram.
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    La morte di mio padre fu un
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    enorme shock per la mia famiglia
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    perché lui rappresentava il potere.
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    Lui era la forza.
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    Eravamo organizzati,
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    eravamo una famiglia strutturata.
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    Quando uscivo da scuola,
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    quando tutti noi uscivamo da scuola, io e i miei fratelli e le mie sorelle,
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    andavamo dritti a casa a lavorare
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    in giardino, a pulire il pollaio. Poi ci preparavamo per andare a dormire,
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    ci alzavamo il mattino e ricominciavamo.
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    Pompavamo l'acqua e la portavamo in casa.
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    Questo quando papà era vivo,
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    perché non farlo significava essere frustati.
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    Perciò eravamo disciplinati.
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    E quando mio padre fu ucciso,
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    mia madre non era in grado di correre veloce quanto me o Malcolm
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    e questo ci permise di non espletare tanti compiti,
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    cosa che non avremmo mai provato a fare prima.
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    E diventammo sempre più deboli.
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    Negli anni della Grande Depressione, Louise Little lottò per crescere i suoi sette figli
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    Arrivò a non avere più nemmeno un'entrata.
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    Ci provò e trovò un lavoro.
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    Era una donna orgogliosa.
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    Era molto orgogliosa.
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    Vendeva. Faceva guanti all'uncinetto da vendere.
  • 18:03 - 18:08
    Faceva molte cose per non dover dipendere solo dal sussidio.
  • 18:08 - 18:11
    Non le piaceva che le si dicesse ciò che doveva o non doveva fare.
  • 18:11 - 18:16
    E questa fu una delle cose che la devastò di più.
  • 18:16 - 18:22
    Più il tempo passava e più si consumava.
  • 18:22 - 18:27
    [Music]
  • 18:27 - 18:30
    In sette anni, mentre Malcolm diventava adolescente,
  • 18:30 - 18:35
    sua madre abbandonò lentamente la sua famiglia.
  • 18:35 - 18:39
    Due giorni prima del Natale del 1938,
  • 18:39 - 18:49
    a Louise Little fu diagnosticata una sindrome paranoide e venne mandata all'Ospedale pubblico Kalamazoo
  • 18:49 - 18:52
    E quando un giorno tornai da scuola e non la trovai,
  • 18:52 - 18:58
    mi ricordo di essermi sentita vuota perché mia madre non ci aveva mai lasciati.
  • 18:58 - 19:01
    E ho sentito il dolore della sua assenza ogni giorno
  • 19:01 - 19:04
    e pensavo sarebbe stato solo per un paio di settimane,
  • 19:04 - 19:05
    sai.
  • 19:05 - 19:08
    Sarebbe stata meglio e sarebbe tornata a casa subito.
  • 19:08 - 19:13
    E invece passarono anni.
  • 19:13 - 19:21
    Louise Little sarebbe rimasta al Kalamazoo per 26 anni.
  • 19:21 - 19:26
    Malcolm aveva 13 anni quando assistette alla decisione della Corte di spaccare la sua famiglia,
  • 19:26 - 19:30
    e di affidare i bambini più piccoli a famiglie adottive di Lansing
  • 19:30 - 19:38
    e di spedirlo in una comunità bianca a 10 miglia di distanza.
  • 19:38 - 19:40
    In passato,
  • 19:40 - 19:45
    l'arma principale dell'uomo bianco è stata quella di dividere e conquistare.
  • 19:45 - 19:50
    Se prendo la mia mano e ti dò uno schiaffo,
  • 19:50 - 19:51
    non lo senti nemmeno.
  • 19:51 - 19:56
    Forse ti pizzicherò perché queste dita sono separate,
  • 19:56 - 20:04
    ma tutto ciò che devo fare per metterti al tuo posto è avvicinare le dita.
  • 20:04 - 20:08
    Fu uno che alle medie, in Michigan,
  • 20:08 - 20:13
    una scuola in cui penso fosse l'unico nero nella sua classe e uno dei pochissimi in tutta la scuola,
  • 20:13 - 20:17
    si comportò in modo eccezionale.
  • 20:17 - 20:17
    Uno studente
  • 20:17 - 20:20
    che è stato rappresentante di classe,
  • 20:20 - 20:22
    in mezzo a tutti quei bianchi.
  • 20:22 - 20:26
    Ovviamente, doveva essere eccezionale per raggiungere tali obiettivi.
  • 20:26 - 20:33
    E poi c'è il Malcolm che ha abbandonato la scuola e che è andato a Roxbury, in Massachusetts,
  • 20:33 - 20:39
    dove si mostrò, per la prima volta, per quello che genericamente si definisce un 'agitatore'.
  • 20:39 - 21:05
    [Music]
  • 21:05 - 21:09
    A quei tempi, mi definivo il piccolo agitatore di Roxbury.
  • 21:09 - 21:12
    E quel particolare giorno,
  • 21:12 - 21:17
    Malcolm X era venuto a Boston e indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga,
  • 21:17 - 21:22
    un cappotto a tre quarti, con la catenella che scendeva fino alle caviglie.
  • 21:22 - 21:32
    Non lo so, l'ultima volta che mi ricordo, quell'abbigliamento era stato usato da Cab Callowy durante le sue performance.
  • 21:32 - 21:34
    Quando Malcolm lasciò Lansing,
  • 21:34 - 21:36
    non aveva altro che un vecchio vestito a quadretti,
  • 21:36 - 21:37
    'un vestito da bianco',
  • 21:37 - 21:39
    come lo definivo.
  • 21:39 - 21:41
    Quando tornò da Boston, oh Dio,
  • 21:41 - 21:45
    Malcolm indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga
  • 21:45 - 21:47
    e una catenella che dal suo cappello andava fino al bavero
  • 21:47 - 21:50
    ed era sulla bocca di tutti.
  • 21:50 - 21:53
    Tutti parlavano di Malcolm.
  • 21:53 - 21:58
    [Musica]
  • 21:58 - 22:01
    E poi mentre ballava sulla pista e girava,
  • 22:01 - 22:04
    quei pantaloni sembravano un pallone galleggiante
  • 22:04 - 22:07
    con..quella giacca sembrava un'ala.
  • 22:07 - 22:12
    Il modo in cui ballava e fluttuava con quel grande cappello sulla testa e la catenella che si muoveva
  • 22:12 - 22:12
    mandava in estasi le ragazze.
  • 22:12 - 22:12
    [Musica e canti]
  • 22:29 - 22:30
    A Boston, lo chiamavano 'il rosso di New York'.
  • 22:30 - 22:32
    A New York lo chiamavano 'il rosso di Detroit'.
  • 22:32 - 22:35
    I suoi capelli erano 'lisciati'.
  • 22:35 - 22:38
    Era comunista e aveva delle fotografie di sé con Billie Holiday
  • 22:38 - 22:46
    e con gente che a quei tempi il mondo nero aveva appena cominciato a conoscere.
  • 22:46 - 22:55
    Malcolm lavorò in una cucina sulla New Haven Railroad, tra Boston, New York e Washington D.C.
  • 22:55 - 23:06
    Nel 1942, all'età di 17 anni, si trasferì ad Harlem e iniziò un viaggio in un mondo fatto di locali da after-hour e frequentato da piccoli agitatori.
  • 23:06 - 23:09
    Arrivò a un punto in cui disse a se stesso:
  • 23:09 - 23:16
    "Non ce la farai mai con questo lavoro da usciere, vendendo panini su questi treni e lucidando scarpe o cose così."
  • 23:16 - 23:18
    Disse: "Non andrai da nessuna parte".
  • 23:18 - 23:23
    Aveva la fama di essere un agitatore. Era una persona di strada,
  • 23:23 - 23:25
    ma non un agitatore.
  • 23:25 - 23:28
    Era un imbroglione, sì, un genio della truffa.
  • 23:28 - 23:31
    Lo definivano un artista.
  • 23:31 - 23:34
    Quando i bianchi uscivano di notte e volevano donne bianche,
  • 23:34 - 23:35
    poteva fargliele avere.
  • 23:35 - 23:38
    Se volevano whiskey di contrabbando, sapeva dove trovarlo.
  • 23:38 - 23:41
    Se volevano droga, sapeva dove prenderla.
  • 23:41 - 23:46
    Fece in modo di sapere cosa volevano e sapeva come ottenerlo
  • 23:46 - 23:49
    e c'era sempre quando si potevano fare profitti.
  • 23:49 - 23:53
    Ed è così che iniziò.
  • 23:53 - 23:55
    Guardando indietro a quei tempi,
  • 23:55 - 23:58
    Malcolm disse che c'erano soltanto tre cose che lo preoccupavano:
  • 23:58 - 24:03
    il carcere, il lavoro e l'esercito.
  • 24:03 - 24:05
    Per evitare di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale,
  • 24:05 - 24:11
    disse al suo reclutatore che voleva spingere i soldati neri a uccidere i bianchi.
  • 24:11 - 24:18
    Fu giudicato inabile alle armi.
  • 24:18 - 24:22
    La vita notturna ad Harlem, il gioco d'azzardo e la droga erano costosi per Malcolm.
  • 24:22 - 24:27
    Era già stato arrestato due volte per reati minori.
  • 24:27 - 24:30
    Quando, nel 1945, tornò a Boston,
  • 24:30 - 24:34
    organizzò una banda per svaligiare le case di ricche famiglie.
  • 24:34 - 24:38
    Tra gli altri membri della banda c'era anche il suo amico Malcolm Jarvis,
  • 24:38 - 24:43
    la sua fidanzata bianca, Bea e altre due donne bianche.
  • 24:43 - 24:47
    Questa ragazza sapeva che i proprietari erano in Florida in quel periodo dell'anno
  • 24:47 - 24:48
    e che a casa non c'era nessuno.
  • 24:48 - 24:53
    Quindi entrammo in casa e rubammo alcune cose di valore ed era Malcolm
  • 24:53 - 24:55
    a prendersi la maggior parte delle cose, le impegnava e ci guadagnava dei soldi
  • 24:55 - 24:57
    per il suo gioco d'azzardo.
  • 24:57 - 25:00
    Dopo due settimane così,
  • 25:00 - 25:02
    fece un errore.
  • 25:02 - 25:07
    Andò al banco dei pegni per riprendere un orologio che valeva migliaia di dollari e che proveniva
  • 25:07 - 25:13
    da una di quelle case e così fu arrestato da tre poliziotti.
  • 25:13 - 25:19
    Malcolm Little, Malcolm Jarvis e le tre donne furono incriminati per furto con scasso.
  • 25:19 - 25:22
    In tribunale la vera questione diventò che due uomini neri erano insieme
  • 25:22 - 25:25
    a delle donne bianche.
  • 25:25 - 25:32
    Malcolm era coinvolto con due donne bianche e fu questo che rese il caso così potente.
  • 25:32 - 25:36
    Così oltraggioso.
  • 25:36 - 25:42
    Le donne testimoniarono che Malcolm le aveva obbligate a partecipare alle rapine.
  • 25:42 - 25:50
    I due uomini vennero condannati ad una pena durissima: dagli otto ai dieci anni in una prigione di Stato.
  • 25:50 - 25:54
    Quando ci condannarono, andai fuori di testa.
  • 25:54 - 25:58
    Mi alzai, mi aggrappai alle sbarre della gabbia e le feci tremare, tanto che quasi le feci cadere a terra,
  • 25:58 - 26:00
    e urlai contro il giudice:
  • 26:00 - 26:04
    " Uccidetemi, invece di darmi dieci anni di galera".
  • 26:04 - 26:09
    Sì, ero quello che si dice una pazzo negra, sì, lo ero.
  • 26:09 - 26:11
    E sapevo che ciò che avevo visto
  • 26:11 - 26:13
    era vero.
  • 26:13 - 26:23
    Sapevo che tra le risa stavano pensando. "Guarda che abbiamo fatto, l'abbiamo fatta a quel negro."
  • 26:23 - 26:30
    E poi, prima che le ragazze venissero fatte uscire, ebbero il coraggio di chiedere alle ragazze di accusarci di
  • 26:30 - 26:36
    stupro. Le ragazze non lo fecero.
  • 26:36 - 26:42
    Malcolm Little aveva 20 anni e doveva scontare dagli 8 ai 10 anni in una progione di Stato.
  • 26:42 - 26:47
    Si era allontanato dall'orgoglio di cui parlava Garvey e dall'indipendenza che predicavano i suoi genitori.
  • 26:47 - 26:56
    Ora era il prigioniero numero 22843.
  • 26:56 - 27:02
    Commettere un reato una volta non è una disgrazia,
  • 27:02 - 27:06
    ma perseverare sì, lo è.
  • 27:06 - 27:10
    In passato sono stato un criminale. Sono stato in prigione.
  • 27:10 - 27:15
    Non me ne vergogno. Non potreste mai usare questo contro di me
  • 27:15 - 27:19
    e lui sta usando il bastone sbagliato. Non mi fa alcun male".
  • 27:19 - 27:27
    [Acclamazioni e applausi]
  • 27:27 - 27:32
    Hanno accusato Gesù di sedizione, non è così?
  • 27:32 - 27:41
    Hanno detto che era contro Cesare. Gli hanno detto di essere stato discriminante per aver detto ai suoi discepoli:
  • 27:41 - 27:49
    "Non andare fra i gentili, andate fra le pecore smarrite. Andate fra coloro che non sanno chi sono,
  • 27:49 - 27:55
    che hanno perso la consapevolezza di sè e che sono stranieri in una terra che non è la loro. Andate fra questa gente. Andate
  • 27:55 - 28:05
    fra gli schiavi. Andate fra i cittadini di seconda classe. Andate fra chi sta soffrendo le conseguenze delle brutalità di Cesare."
  • 28:05 - 28:12
    E se Gesù fosse qui in America oggi, non andrebbe fra i bianchi. L'uomo bianco è l'oppressore.
  • 28:12 - 28:17
    Lui andrebbe fra gli oppressi. Andrebbe fra gli umili. Andrebbe fra i semplici.
  • 28:17 - 28:20
    Andrebbe fra i reietti e i disprezzati.
  • 28:20 - 28:35
    Andrebbe fra i cosiddetti negri americani.
  • 28:35 - 28:43
    Dietro le mura della prigione, Malcolm organizzò scommesse, nutrì la sua dipendenza dalla droga e argomentò contro Dio.
  • 28:43 - 28:47
    Gli uomini in carcere lo chiamavano Satana.
  • 28:47 - 28:56
    Ma allo stesso tempo, incoraggiato da un compagno nero più anziano, Malcolm iniziò a leggere e a prendere lezioni di inglese.
  • 28:56 - 29:07
    Malcolm ha descritto la vita in prigione in modo vivido, parlando della solitudine e della limitatezza, ma aveva dei progetti
  • 29:07 - 29:13
    per raggiungere i quali leggeva molto e per i quali , sicuramente,
  • 29:13 - 29:14
    scriveva molto.
  • 29:14 - 29:21
    Penso ci fossero dei periodi in cui mi scriveva probabilmente tutti i giorni.
  • 29:21 - 29:26
    Durante il secondo anno di prigione, i suoi fratelli e le sue sorelle gli scrissero relativamente a quello che loro chiamavano
  • 29:26 - 29:29
    la religione naturale dei neri,
  • 29:29 - 29:36
    una religione che insegnava che i neri erano il popolo autentico, che Dio era nero e che
  • 29:36 - 29:39
    si chiamava Allah.
  • 29:39 - 29:43
    Dissero a Malcolm che ora erano membri della Nazione dell'Islam, seguaci del Venerabile
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    Elijah Mohammad, il Messaggero di Allah.
  • 29:49 - 29:59
    Penso che, per la nostra gente in America, l'Islamismo sia una delle più grandi religioni di tutti i tempi. I cosiddetti negri Americani
  • 29:59 - 30:13
    devono essere completamente rieducati e l'Islamismo dà loro il permesso ad essere fieri e
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    a non vergognarsi di essere chiamati neri.
  • 30:19 - 30:26
    Sono entrato nel Movimento musulmano nel 1947 e
  • 30:26 - 30:30
    poi ho iniziato a portarci i miei fratelli e le mie sorelle.
  • 30:30 - 30:35
    Noi eravamo già stati indottrinati sulla base della filosofia di Marcus Garvey, perciò
  • 30:35 - 30:39
    non era necessario che ci convincessero che eravamo neri
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    e che dovessimo andarne fieri.
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    Lo eravamo già quando entrammo nel Movimento.
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    Perciò scrissi a Malcolm e gli dissi
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    che se avesse avuto fede in Allah, sarebbe uscito di prigione. Scrissi solo questo perché sapevo
  • 30:54 - 31:01
    che era molto poco tollerante nei confronti della religione e io non volevo che lui perdesse quel poco di tolleranza che aveva..
  • 31:01 - 31:06
    I fratelli e le sorelle di Malcolm scrissero al giovane prigioniero che i neri in America
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    erano membri di una tribù perduta, da spedire presto oltre il confine.
  • 31:12 - 31:18
    E i bianchi, secondo Elijah Mohammad, era una razza di demoni la cui dominazione sulla Terra
  • 31:18 - 31:21
    stava per finire.
  • 31:21 - 31:28
    All'inizio, gli piacque tutto di quel discorso, tranne una cosa che non riusciva a capire e cioè la parte in cui veniva detto
  • 31:28 - 31:31
    che l'uomo bianco era un demone.
  • 31:31 - 31:34
    Malcolm scrisse a Elijah Mohammad. Elijah Mohammad
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    rispose e quando lo fece, citò una parte delle scritture.
  • 31:39 - 31:47
    E poi gli diede la chiave. Disse che la chiave...tutto ciò che accade nella Bibbia
  • 31:47 - 31:48
    è su questa Terra.
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    Quindi non si deve morire per andare all'inferno, potete trovare l'inferno vivendo. E l'uomo bianco è colui che
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    vi ha mandato all'inferno. E' una teoria interessante, soprattutto se si usa la storia
  • 32:01 - 32:05
    dell'uomo bianco per corroborarla.
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    Malcolm iniziò a leggere la storia, la filosofia e la religione. Gli scritti di W.E.B. Du Bois,
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    Shakespeare, Socrate, le favole di Esopo, l'autobiografia di Gandhi e di Nat Turner.
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    E trovò tutta la storia del linciaggio dei cristiani neri da parte dei cristiani bianchi. I cristiani bianchi erano
  • 32:30 - 32:33
    invischiati nel commercio degli schiavi - i cosiddetti cristiani.
  • 32:33 - 32:40
    Malcolm iniziò, quindi, a studiare da solo e abbracciò la tesi per cui se esisteva qualcosa di veramente demoniaco
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    su questa Terra, doveva essere l'uomo bianco.
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    Elijah Mohammad disse a Malcolm di sottomettersi ad Allah, ma per Malcolm sottomettersi era sempre stata una cosa difficile.
  • 33:00 - 33:11
    Ci volle una settimana prima che riuscisse ad obbligare se stesso a pregare.
  • 33:11 - 33:18
    Più tardi, per diffondere gli insegnamenti di Elijah Mohammad, Malcolm si unì al gruppo di discussione del carcere, competendo
  • 33:18 - 33:23
    con gruppi di universitari in visita da Harvard e dal MIT.
  • 33:23 - 33:26
    Fu allora che il nome e la fama di Malcolm iniziò a diffondersi
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    tra la popolazione carceraria e fu allora che
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    i carcerati iniziarono a partecipare sempre più numerosi ai dibattiti. La maggior parte
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    dei suoi compagni erano spinti dalla curiosità di sentirlo parlare.
  • 33:36 - 33:44
    Nel 1950, Malcolm scrisse al Governatore chiedendo il diritto di praticare la religione musulmana in prigione.
  • 33:44 - 33:53
    Più tardi, le sue lettere finiranno negli archivi dell'FBI. L'ufficio stava attenzionando la Nazione dell'Islam
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    dalla fine degli anni '30. A Malcolm, considerato un agitatore, fu negato il rilascio anticipato sulla parola.
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    Quella volta non fu dichiarato idoneo ad uscire dal carcere perché si pensava sarebbe stato un pericolo per la società.
  • 34:10 - 34:17
    Lo consideravano pericoloso, un saggio impudente o, un religioso impudente. Non era una mela marcia
  • 34:17 - 34:23
    in un cestino con altre migliaia. Ne avrebbe corrotti molti.
  • 34:23 - 34:33
    Il 7 agosto 1952, dopo sei anni e mezzo in carcere, Malcolm fu rilasciato. In un mese, fu accolto
  • 34:33 - 34:42
    nella Nazione dell'Islam. Malcolm Little era diventato Malcolm X.
  • 34:42 - 34:45
    Come sei riuscito ad unirti al Movimento musulmano?
  • 34:45 - 34:55
    Ero in prigione. Ero un criminale focoso, primitivo, sgrammaticato, ignorante e qualsiasi altra caratteristica negativa ti venga in mente...
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    ero questo fino a quando non ho ascoltato gli insegnamenti del Venerabile Elijah Mohammad. E fu l'impatto che ebbero
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    su di me a infondermi il desiderio di cambiare me stesso e di riabilitarmi per la prima volta nella mia vita. E anche
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    vedere l'effetto che questo aveva sugli altri fu una delle ragioni per cui accettai. E notai che ascoltare
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    gli insegnamenti religiosi del Venerabile Elijah Mohammad, mi aveva instillato un livello così alto di
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    orgoglio e di dignità razziale da spingermi a voler diventare qualcuno e capii che non sarei potuto essere nessuno se avessi continuato ad elemosinare ciò
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    che aveva l'uomo bianco e che sarei dovuto uscire da questa condizione e fare qualcosa per me stesso o per gli altri.
  • 35:35 - 35:48
    La prima volta in cui ricordo di aver visto Malcolm fu a casa di mio padre, Elijah Mohammad. Vidi un uomo magro, alto, giovane,
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    con il viso rossastro. Se lo si incontrava per la prima volta, la prima cosa che si notava era il suo sorriso.
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    Dissi: "Sono Wallace" e gli ho sorriso.
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    Ero felice di vederlo perché avevo sentito molto parlare di lui e disse: "Il figlio del Messaggero, il figlio del Messaggero."
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    Ed era davvero tanto emozionato per il Messaggero e non era solo per aver visto Wallace. Fu il fatto di aver visto
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    il figlio del Messaggero.
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    Quando Malcolm uscì, era pieno di entusiasmo. Era così appassionato che uscì al momento giusto e nel posto
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    giusto per potersi esprimere. Venne a Detroit e rimase sorpreso di trovare così poche persone ad ascoltare quell'insegnamento che lui sentiva così forte dentro di lui.
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    E disse: "Sono sorpreso di vedere che siete seduti qui e che ci siano così tante sedie vuote". Disse: "Ogni volta che venite qui,
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    questo posto dovrebbe essere pieno".
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    E questo entusiasmò il Venerabile Elijah Mohammad.
  • 36:41 - 36:48
    Nei primi anni '50, la Nazione dell'Islam era sconosciuta dalla maggior parte delle comunità nere. Si pensava che i membri totali
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    fossero non più di 400.
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    Malcolm fu mandato a diffondere il messaggio per le strade.
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    In due anni, aiutò a organizzare templi a Boston, Hartford e a Filadelfia.
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    Elijah Mohammad nominò Malcolm Ministro del più importante tempio dell'East Coast,
  • 37:11 - 37:15
    il tempio numero 7, ad Harlem.
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    Il Signor Mohammad sapeva che Malcolm aveva l'esperienza,
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    conosceva New York e sapeva anche che fosse l'uomo
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    giusto, per il colore della pelle, l'altezza, l'oratoria e il portamento. Tutto doveva essere preso in considerazione nella selezione di un uomo
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    da mandare davanti alla gente. In più questa è una città internazionale.
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    Bisogna avere il meglio a New York ed ecco perché
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    il Signor Mohammad lo scelse.
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    [Applausi leggeri]
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    Nel 1955, quando Elijah Mohammad fece visita al tempio di New York, fu per controllare il lavoro
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    dell'ambizioso e convincente giovane Ministro che aveva trasformato i piccoli negozi della East Coast in una congregazione di migliaia di persone.
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    Il messaggio di Malcolm X ed Elijah Mohammad ridiede gioia a molte persone, le fece sentire di nuovo degli esseri umani,
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    alcune di loro diedero un nuovo significato al loro
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    essere uomini e donne. Se Elijah Mohammad
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    avesse provato a introdurre una forma ortodossa di Islamismo arabo-orientato, dubito che avrebbe attratto 500 persone.
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    Invece introdusse una forma di Islamismo che poteva comunicare con le persone a cui si rivolgeva.
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    Era il re di chi non aveva alcun re ed era il Messia di quelli che pensavano di non essere degni
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    di un Messia.
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    Gli insegnamenti del Venerabile Elijah Mohammad sono come nessun'altra cosa io abbia mai provato, sono una medicina.
  • 39:14 - 39:15
    Vero, è vero.
  • 39:15 - 39:18
    State vedendo la medicina che mi ha curato da tutte le mie malattie.
  • 39:18 - 39:19
    E' vero.
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    Perchè ero malato
  • 39:21 - 39:26
    e quando ho abbracciato gli insegnamenti del Venerabile Elijah Mohammad, questi insegnamenti mi hanno guarito da tutte le malattie.
  • 39:26 - 39:28
    ora sono sano e mi sento bene.
  • 39:28 - 39:32
    Giusto, finché resterai col dottore, starai bene.
  • 39:32 - 39:34
    Sissignore.
  • 39:34 - 39:36
    E tu, fratello? Cosa pensi del Venerabile Elijah Mohammad?
  • 39:36 - 39:44
    Il Venerabile Elijah Mohammad sta cercando di far capire al nostro popolo che è malato. Il Venerabile Elijah
  • 39:44 - 39:47
    Mohammad sta cercando di risvegliarlo.
  • 39:47 - 39:50
    [Musica]
  • 39:50 - 39:54
    Nei templi musulmani, i bianchi non potevano entrare.
  • 39:54 - 40:07
    I suoi membri lavoravano per costruire una comunità auto sufficiente fondata su regole rigide e in assoluta obbedienza.
  • 40:07 - 40:14
    La Nazione creò delle scuole musulmane per i propri figli, dove si insegnava matematica, scienze, storia e arabo.
  • 40:14 - 40:21
    [Tutti in coro] Siamo l'uomo originale. L'uomo originale è l'uomo nero,
  • 40:21 - 40:28
    [Indistinto] sul pianeta Terra.
  • 40:28 - 40:35
    Le donne musulmane studiavano alimentazione, educazione dei bambini e linee guida su come prendersi cura dei propri mariti.
  • 40:35 - 40:46
    Gli uomini musulmani studiavano responsabilità genitoriale, storia e religione.
  • 40:46 - 40:54
    Il gruppo d'élite, il Frutto dell'Islam, veniva addestrato al combattimento corpo-a-corpo e aveva il compito di proteggere
  • 40:54 - 41:02
    i templi e di punire i membri che si esprimessero contro il Messaggero.
  • 41:02 - 41:08
    Mi sorpresi quando mi imbattei in un paio di famiglie musulmane. Mi colpì la fede che avevano
  • 41:08 - 41:18
    in Elijah Mohammad e in Malcolm...Chiesi a un padre: "Cosa faresti se un giorno tuo figlio tornasse a casa e ti dicesse
  • 41:18 - 41:21
    di voler rinunciare alla religione musulmana?".
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    Lui risposi: " Gli direi di andarsene. Non gli permetterei mai più di mettere piede in casa mia".
  • 41:26 - 41:31
    Poi chiesi a Malcolm il suo parere e lui disse: "Dice davvero, lo farebbe."
  • 41:31 - 41:35
    Io dissi: "Senza preoccuparsi di ciò che accadrebbe a suo figlio?"
  • 41:35 - 41:44
    "No, non se ne preoccuperebbe. Lui è fedele ad Elijah Mohammad."
  • 41:44 - 41:51
    Per contribuire all'espansione della Nazione dell'Islam, Malcolm creò un giornale, il 'Muhammad Speaks'
  • 41:51 - 41:56
    e persuase altri giornali neri a dedicare settimanalmente una pagina al Messaggero.
  • 41:56 - 42:04
    La sua forza era che, se credeva in qualcosa, ci metteva tutto quello che aveva, tutte le sue energie.
  • 42:04 - 42:07
    Lavorava sempre, diventò uno stacanovista.
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    Lavorava giorno e notte.
  • 42:09 - 42:16
    Chiedeva solo 4 ore libere per dormire e molte volte nemmeno quelle. E non si riusciva a comprendere
  • 42:16 - 42:20
    come riuscisse a sopportare quei ritmi. Nonostante questo, lo faceva,
  • 42:20 - 42:27
    giorno e notte. E in più, leggeva. Leggeva i giornali, sempre attento alle ultime notizie,
  • 42:27 - 42:34
    era una persona completamente in sintonia con la vita e
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    non se la faceva scappare.
  • 42:39 - 42:46
    All'età di 32 anni, dopo cinque anni passati a costruire con devozione la Nazione, ottenne l'approvazione da parte di Elijah Mohammad di sposare
  • 42:46 - 42:53
    sorella Betty X, una laureata membro del tempio numero 7 di Harlem.
  • 42:53 - 43:03
    Negli anni successivi, le richieste del suo ministero gli permisero di dedicare un pò di tempo alla sua famiglia, che si stava allargando.
  • 43:03 - 43:14
    A volte, se riuscivo a fermarlo, leggeva ai suoi figli. Volevano sempre che lui leggesse loro la storia di nuovo
  • 43:14 - 43:21
    e quindi aspettavano che lui arrivasse all'ultima pagina per dirgli: "Rileggilo,
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    leggilo ancora, ancora". E così iniziò a dare ai libri finali diversi.
  • 43:29 - 43:38
    Aveva uno straordinario senso dell'umorismo, specialmente quando mi prendeva in giro sul maiale, mi dava una botta sulla schiena
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    e mi diceva: "Sei un brav'uomo, storico intelligente. Come essere umano ti dò 99 e
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    se smetti di mangiare maiale ti darò 100."
  • 43:54 - 44:02
    Aveva uno straordinario senso dell'umorismo e, se lo si conosceva bene, si capiva che era timido.
  • 44:02 - 44:07
    [Musica jazz]
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    Ora Malcolm rivestiva un ruolo centrale nella Nazione dell'Islam,
  • 44:11 - 44:15
    il rappresentante più conosciuto di Elijah Mohammad.
  • 44:15 - 44:18
    Si era guadagnato la fiducia del Messaggero e la lealtà
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    di migliaia di musulmani.
  • 44:21 - 44:25
    In un certo senso, Malcolm aveva trovato un padre.
  • 44:25 - 44:30
    Ed Elijah Mohammad aveva trovato un altro figlio.
  • 44:30 - 44:34
    [Sirene che si allontanano]
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    In una notte d'aprile del 1957,
  • 44:37 - 44:41
    un Fratello musulmano fu picchiato dalla polizia di New York.
  • 44:41 - 44:45
    Johnson Hinton, con la testa spaccata, giaceva nella stanza sul retro
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    della stazione di polizia di Harlem.
  • 44:48 - 44:50
    Quando si diffuse la notizia che Hinton stava morendo,
  • 44:50 - 44:54
    Malcolm ordinò ai musulmani di scendere per le strade.
  • 44:54 - 44:58
    Altri abitanti di Harlem si unirono.
  • 44:58 - 45:06
    La comunità aveva sopportato una lunga storia di brutalità da parte della polizia;
  • 45:06 - 45:10
    molti consideravano la polizia una forza occupante.
  • 45:10 - 45:16
    Il 28th Precinct era famoso per i suoi pregiudizi.
  • 45:16 - 45:19
    Certamente, quando la gente ci vide arrivare,
  • 45:19 - 45:24
    era la prima volta che qualcuno marciava
  • 45:24 - 45:26
    nel 28th Precinct protestando per qualcosa
  • 45:26 - 45:29
    che consideravano sbagliato.
  • 45:29 - 45:32
    Non sapevo cosa sarebbe potuto succedere ad Harlem
  • 45:32 - 45:36
    quella notte, perché l'atmosfera non era...
  • 45:36 - 45:40
    credo che la parola che usarono fu 'carica'.
  • 45:40 - 45:43
    Beh', l'atmosfera era esplosiva.
  • 45:43 - 45:46
    Malcolm chiedeva cure mediche per Hinton.
  • 45:46 - 45:49
    Dopo una lunga negoziazione, la polizia acconsentì
  • 45:49 - 45:53
    a mandare il prigioniero all'ospedale di Harlem.
  • 45:53 - 45:57
    Ma anche allora, i musulmani rifiutarono di sgombrare.
  • 45:57 - 46:03
    Arrivò un sergente e provò a braccare i musulmani
  • 46:03 - 46:05
    che erano in strada.
  • 46:05 - 46:07
    E Malcolm gli disse: "Non puoi farlo".
  • 46:07 - 46:10
    Lui disse: "Non si faranno convincere da te."
  • 46:10 - 46:13
    Malcolm disse: "Me ne sbarazzerò...li manderò via".
  • 46:13 - 46:17
    Uscì davanti alla stazione, sul primo gradino, agitò la mano
  • 46:17 - 46:21
    e la gente se ne andò.
  • 46:21 - 46:25
    Un commissario di polizia presente disse:
  • 46:25 - 46:30
    "E' troppo tutto quel potere per un uomo solo!"
  • 46:30 - 46:39
    Più tardi Malcolm citò in giudizio la città di New York e vinse sul più grande insediamento di poliziotti brutali della storia della città.
  • 46:39 - 46:49
    Capirono che un uomo che, senza parlare e solo agitando la mano, riesce a sgomberare
  • 46:49 - 46:54
    un gran numero di persone, poteva, nello stesso modo,
  • 46:54 - 47:00
    solo agitando la mano, creare tumulti, se lo voleva.
  • 47:00 - 47:02
    Credo che da quel momento, il dipartimento di polizia e
  • 47:02 - 47:07
    i politici di New York iniziarono a rendersi conto
  • 47:07 - 47:12
    di avere a che fare con una forza considerevole in città.
  • 47:12 - 47:20
    Buonasera, sono Mike Wallace. La scorsa settimana a Newsbeat,
  • 47:20 - 47:25
    alle 6.30 nel notiziario su Channel 13, abbiamo trasmesso una serie in cinque parti che abbiamo chiamato
  • 47:25 - 47:30
    "L'odio che ha prodotto l'odio", uno studio sull'aumento del razzismo da parte dei neri
  • 47:30 - 47:36
    e sul richiamo da parte di una piccola, ma crescente parte della popolazione afroamericana alla supremazia dei neri.
  • 47:36 - 47:44
    MALCOLM X: "Siamo venuti ad ascoltare e a vedere il più grande, saggio e...".
  • 47:44 - 47:51
    Questo documentario del 1959 fu il primo ritratto televisivo delle attività interne della Nazione dell'Islam.
  • 47:51 - 47:54
    Malcolm vedeva il programma televisivo come un'opportunità.
  • 47:54 - 47:58
    Elijah Muhammad era contrario.
  • 47:58 - 48:02
    Il Signor Muhammad disse di no a Malcolm, che non avrebbe portato a niente di buono.
  • 48:02 - 48:04
    Ci avrebbe danneggiato, nel nostro lavoro, in ciò che stavamo cercando di fare.
  • 48:04 - 48:08
    Malcolm non era soddisfatto.
  • 48:08 - 48:15
    Non insistette, ma continuò a chiedere al Signor Muhammad
  • 48:15 - 48:21
    la possibilità di farlo. Il Signor Muhammad acconsentì con riluttanza.
  • 48:21 - 48:26
    MALCOLM X: "Accuso l'uomo bianco di essere il più grande bugiardo della Terra.
  • 48:26 - 48:30
    Accuso l'uomo bianco, le donne e i signori della Giuria,
  • 48:30 - 48:33
    di essere i peggiori assassini della Terra.
  • 48:33 - 48:37
    Accuso l'uomo bianco di essere il più grande adultero della Terra".
  • 48:37 - 48:40
    Nell'auditorium c'erano
  • 48:40 - 48:43
    migliaia di persone, un'organizzazione.
  • 48:43 - 48:47
    Ne sapevo qualcosa?
  • 48:47 - 48:50
    Feci fatica a crederci quando lo vidi.
  • 48:50 - 48:52
    E sicuramente, quando lo mandammo in onda,
  • 48:52 - 48:58
    i newyorchesi, perchè erano loro ad averlo visto, eravano sconvolti del fatto che...
  • 48:58 - 49:01
    c'era un'organizzazione, i Musulmani neri, di cui
  • 49:01 - 49:05
    i newyorchesi bianchi non sapevano nulla!
  • 49:05 - 49:09
    Il Ministro Malcolm X, durante un discorso ad un pubblico di non musulmani.
  • 49:09 - 49:19
    MALCOLM X: "Com'è possibile che così pochi uomini bianchi possano comandare su molti neri?"
  • 49:19 - 49:21
    Questo è quello che dovreste voler sapere.
  • 49:21 - 49:28
    Com'è possibile? Oggi l'uomo bianco ti direbbe che migliaia di anni fa
  • 49:28 - 49:31
    l'uomo nero in Africa viveva nei palazzi,
  • 49:31 - 49:34
    vestiva di seta,
  • 49:34 - 49:39
    l'uomo nero in Africa cucinava e condiva il suo cibo.
  • 49:39 - 49:42
    In Africa, l'uomo nero ha dominato le arti e le scienze.
  • 49:42 - 49:45
    Conosceva il percorso delle stelle nell'universo
  • 49:45 - 49:50
    prima che in Europa l'uomo scoprisse che la Terra non è piatta.
  • 49:50 - 49:51
    E' vero o no?".
  • 49:51 - 49:57
    Ero sconvolto dalla sua capacità comunicativa
  • 49:57 - 50:00
    e dall'estrema onestà con cui
  • 50:00 - 50:02
    esprimeva i suoi sentimenti sui neri e sui bianchi.
  • 50:02 - 50:06
    Mi spaventò e sono sicuro che fosse sua intenzione,
  • 50:06 - 50:10
    ma sicuramente dopo averlo visto in "L'odio che ha prodotto l'odio",
  • 50:10 - 50:14
    sapevo che non avrei mai dimenticato quell'uomo.
  • 50:14 - 50:21
    Quando vidi per la prima volta Malcolm in televisione, spaventò anche me.
  • 50:21 - 50:23
    La mia famiglia mi disse immediatamente "Spegni quella televisione.
  • 50:23 - 50:27
    Quell'uomo sta dicendo cose che tu non dovresti sentire",
  • 50:27 - 50:29
    ma ovviamente non era vero!
  • 50:29 - 50:33
    Ma come sempre, hai presente quando il sole entra dalla finestra
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    e tu salti in piedi per chiudere le persiane e spegnere i colori,
  • 50:38 - 50:41
    ma prima di farlo, i raggi di sole riescono comunque ad entrare?
  • 50:41 - 50:46
    Ecco, prima che spegnessimo la televisione, entrava un pò di sole.
  • 50:46 - 50:51
    Benché il documentario aiutò a creare nuovi convertiti all'Islamismo,
  • 50:51 - 50:55
    le visioni della nazione dell'Islam scioccarono l'uomo bianco americano
  • 50:55 - 50:59
    e molti della comunità nera.
  • 50:59 - 51:10
    Predicare l'odio razziale, la supremazia razziale e l'ipocrisia è una cosa detestabile sia nera che bianca.
  • 51:10 - 51:13
    Per anni, il NAACP si è opposto
  • 51:13 - 51:18
    agli estremisti bianchi che predicavano l'odio nei confronti dei neri
  • 51:18 - 51:22
    e, nello stesso modo, agli estremisti neri
  • 51:22 - 51:27
    che predicavano contro i bianchi, semplicemente perché bianchi.
  • 51:27 - 51:30
    Molti nel movimento dei diritti civili credevano che
  • 51:30 - 51:35
    l'integrazione fosse il modo di risolvere i problemi razziali dell'America,
  • 51:35 - 51:37
    ma Malcolm predicava che i neri
  • 51:37 - 51:43
    fossero in grado di risolvere i loro problemi senza l'aiuto dei bianchi.
  • 51:43 - 51:49
    In un momento in cui i neri americani iniziavano a identificarsi con i movimenti di liberazione in Africa e in America latina,
  • 51:49 - 51:56
    Malcolm creò allenze con i leader rivoluzionari di tutto il mondo.
  • 51:56 - 52:04
    Incoraggiava i neri americani a vedere se stessi non come una minoranza, ma come parte di una maggioranza mondiale.
  • 52:04 - 52:09
    La crescita delle nazioni americane
  • 52:09 - 52:18
    coincideva con la diffusione della Nazione dell'islam e il movimento dei diritti civili
  • 52:18 - 52:25
    diede ai neri americani una scarica aggiuntiva di orgoglio e sicuramente
  • 52:25 - 52:32
    qualcosa che non ricevevano dal declino del movimento di Marcus Garvey.
  • 53:04 - 53:06
    MALCOLM X: "Stiamo facendo passare il cestino tra la folla
  • 53:06 - 53:10
    e penso che tutti i presenti debbano mettere un dollaro nel cestino.
  • 53:10 - 53:12
    Non pensate? Certo!
  • 53:12 - 53:14
    Questi sono i dollari della libertà, Fratello!
  • 53:14 - 53:17
    Non vi stiamo chiedendo di darci soldi per farci arricchire.
  • 53:17 - 53:24
    Abbiamo messo i nostri soldi, il Venerabile Elijah Muhammad ha creato più aziende di qualsiasi altro nero in America".
  • 53:24 - 53:27
    La Nazione dell'Islam, con le sue aziende interconnesse,
  • 53:27 - 53:32
    era ora considerato il più grande impero commerciale posseduto dai neri negli Stati Uniti.
  • 53:32 - 53:39
    Nei primi anni '60, la Nazione dell'Islam
  • 53:39 - 53:43
    stava forse vivendo il periodo più bello.
  • 53:43 - 53:46
    Stavamo aprendo ristoranti e drogherie
  • 53:46 - 53:50
    e sembrava che il giornale 'Muhammad Speaks' competeva con altri giornali di neri.
  • 53:50 - 53:54
    Vedevamo Malcolm in televisione piuttosto spesso.
  • 53:54 - 54:00
    Eravamo orgogliosi di lui. Secondo noi, stava rappresentando
  • 54:00 - 54:04
    il Venerabile Elijah Muhammad e la Nazione dell'Islam al meglio.
  • 54:04 - 54:07
    Vedevamo il 'Frutto dell'Islam' che adesso
  • 54:07 - 54:12
    non si esercitava più in piccole infrastrutture,
  • 54:12 - 54:14
    ma era diventati numerosissimi,
  • 54:14 - 54:22
    centinaia di loro di riversavano nelle strade di grandi città come Chicago, New York e Los Angeles.
  • 54:22 - 54:30
    Personalmente pensavo che i membri de 'Il Frutto dell'Islam' fossero assolutamente i più brutti e onesti fratelli che avessi visto in vita mia.
  • 54:30 - 54:32
    Avevano il sangue cattivo, capisci?
  • 54:32 - 54:38
    Cioè, non fare casino con i FOI! Quando arrivavano in strada, la gente diceva: "uh, er, sissignore, uh-huh."
  • 54:38 - 54:43
    La crescente presenza del 'Frutto dell'Islam' attirò l'attenzione della polizia.
  • 54:43 - 54:48
    Aumentò il numero di scontri e arresti.
  • 54:48 - 54:54
    Malcolm avvisò che i membri del FOI avrebbero sempre rispettato la legge,
  • 54:54 - 54:58
    ma che, se attaccati, si sarebbero difesi.
  • 54:58 - 55:06
    Le agenzie di polizia erano determinate a contenere i Musulmani neri in tutta l'America.
  • 55:06 - 55:14
    Le due forze sarebbero entrate di nuovo in collisione, era solo una questione di tempo.
  • 55:14 - 55:20
    Los Angeles, California.
  • 55:20 - 55:31
    In una notte di primavera del 1962, un altro scontro.
  • 55:31 - 55:37
    Si iniziarono a fermare e a interrogare musulmani che consegnavano gli abiti della tintoria.
  • 55:37 - 55:43
    Si finì con un assalto della polizia al tempio musulmano.
  • 55:43 - 55:50
    Stavolta, otto uomini furono uccisi a colpi di pistola, un ufficiale di polizia e sette musulmani.
  • 55:50 - 55:55
    Il Segretario del tempio Ronald Stokes, fu ucciso.
  • 55:55 - 56:03
    Arrivai alla moschea di Los Angeles dopo la sparatoria
  • 56:03 - 56:07
    ed erano tutti molto tristi, sai...
  • 56:07 - 56:11
    Malcolm camminava su e giù e scuoteva la testa dicendo:
  • 56:11 - 56:13
    "La pagheranno per questo, la pagheranno,
  • 56:13 - 56:17
    la pagheranno, la pagheranno per questo!"
  • 56:17 - 56:22
    Se qualcuno avesse fatto irruzione nei nostri templi, avevamo il dovere di difenderlo con la vita.
  • 56:22 - 56:27
    Il tempio è sacro e questi fratelli fecero quello che gli era stato insegnato.
  • 56:27 - 56:34
    E sono sicuro che chiunque avesse visto un poliziotto irrompere in una chiesa, si sarebbe sentito oltraggiato.
  • 56:34 - 56:35
    Maggiore SAM YORTY, Los Angeles:
  • 56:35 - 56:38
    "Non ci sorprese che opponessero resistenza
  • 56:38 - 56:45
    agli ufficiali di polizia e che creassero problemi, perché era da molto tempo che attenzionavamo questo gruppo
  • 56:45 - 56:51
    e, credo il Comandante Parker, ci aveva avvisato tempo fa che ci avrebbero potuto creare dei problemi."
  • 56:51 - 56:57
    Il Los Angeles Times descrisse l'incidente come una sommossa da parte di musulmani e di una 'sparatoria selvaggia',
  • 56:57 - 57:05
    ma non fu mai provato che le pistole appartenessero ai musulmani.
  • 57:05 - 57:11
    Malcolm chiese alle chiese e alle organizzazioni per i diritti civili di unirsi in un fronte unitario
  • 57:11 - 57:17
    con i musulmani contro la brutalità della polizia.
  • 57:17 - 57:23
    MALCOLM X: " Lasciate che vi ricordi che non veniamo brutalizzati perché siamo Battisti.
  • 57:23 - 57:26
    Non veniamo brutalizzati perché siamo Metodisti.
  • 57:26 - 57:29
    Non veniamo brutalizzati perché siamo Musulmani.
  • 57:29 - 57:32
    Non siamo brutalizzati perché siamo Cattolici.
  • 57:32 - 57:41
    Siamo brutalizzati perché siamo neri, in America."
  • 57:41 - 57:44
    Vi sto dicendo che sono usciti da quelle auto
  • 57:44 - 57:47
    e abbiamo testimoni sufficienti per inchiodarli
  • 57:47 - 57:50
    con le pistole ancora fumanti.
  • 57:50 - 57:52
    Il Comandante Oarker lo sa, il Maggiore Yorty lo sa
  • 57:52 - 57:56
    e ogni poliziotto di questa città lo sa!
  • 57:56 - 57:59
    Non hanno sparato dei colpi di avvertimento in aria.
  • 57:59 - 58:11
    Hanno sparato colpi di avvertimento a bruciapelo a neri innocenti e indifesi.
  • 58:11 - 58:16
    Come dicevo, due fratelli sono stati colpiti alla schiena.
  • 58:16 - 58:22
    Un altro alla spalla.
  • 58:22 - 58:26
    Un altro, due di essi, sono stati colpiti,
  • 58:26 - 58:32
    scusate l'espressione, al pene.
  • 58:32 - 58:37
    Lasciate che vi dica una cosa e vi dirò perché dite che odiamo i bianchi.
  • 58:37 - 58:40
    Noi non odiamo nessuno.
  • 58:40 - 58:48
    Amiamo la nostra gente esattamente quanto loro pensano che odiamo quelli che ci stanno infliggendo delle ingiustizie."
  • 58:48 - 59:03
    L'agente Donald Weese, il poliziotto che ha ucciso Ronald Stokes, ha testimoniato
  • 59:03 - 59:11
    di sapere che Stokes era disarmato, ma che Stokes ha alzato la mano in modo minaccioso.
  • 59:11 - 59:20
    Il medico legale della Giuria, composta da tutti membri bianchi, deliberò in 23 minuti decidendo che la morte era da considerarsi avvenuta per legittima difesa.
  • 59:20 - 59:25
    Quattordici musulmani furono, poi, obbligati a subire un processo per aggressione.
  • 59:25 - 59:31
    Undici di loro furono giudicati colpevoli e mandati in prigione.
  • 59:31 - 59:34
    Noi eravamo quelli che dicevano: "Mai aggredire,
  • 59:34 - 59:39
    ma se qualcuno ti attacca, non ti insegnamo a porgere l'altra guancia."
  • 59:39 - 59:42
    C'erano musulmani che non venivano dall'East Coast,
  • 59:42 - 59:48
    ma da altre parti del Paese e che erano pronti ad andare lì
  • 59:48 - 59:53
    e uccidere quegli ufficiali di polizia,
  • 59:53 - 59:58
    anche mettendo a repentaglio la propria vita.
  • 59:58 - 60:13
    Ecco quanto è stata forte la reazione dei musulmani contro la brutale uccisione di quei fratelli.
  • 60:13 - 60:19
    Il conflitto avvenuto alla moschea di Los Angeles portò in superficie
  • 60:19 - 60:24
    le crescenti differenze tra Malcolm X ed Elijah Muhammad.
  • 60:24 - 60:29
    Il Messaggero insisteva nel dire che Allah avrebbe vendicato la morte di Stokes,
  • 60:29 - 60:33
    invece Malcolm chiedeva giustizia nei tribunali.
  • 60:33 - 60:36
    MALCOLM X: "Se fosse loro possibile avere un processo equo,
  • 60:36 - 60:38
    non ci sarebbe bisogno affatto di un processo.
  • 60:38 - 60:40
    Queste sono le vittime dei proiettili dei poliziotti
  • 60:40 - 60:43
    e voi, in tribunale, non considerereste la vittima un criminale.
  • 60:43 - 60:46
    Giudichereste quello che ha sparato alla vittima.
  • 60:46 - 60:50
    E dovrebbe essere la polizia ad essere giudicata in tribunale, qui, a Los Angeles."
  • 60:50 - 60:55
    Malcolm iniziò a dire sempre meno spesso che Dio si stava per sbarazzare dei caucasici
  • 60:55 - 60:57
    e iniziò a parlare di come saremmo stati in grado di
  • 60:57 - 61:01
    consegnarli alla giustizia e farli condannare e che:
  • 61:01 - 61:05
    "Secondo la legge della Terra, loro sono colpevoli", che non era assolutamente ciò che noi sostenevamo.
  • 61:05 - 61:09
    Sostenevamo di essere un popolo divino, che sarebbe stato protetto
  • 61:09 - 61:12
    e, alla fine, mandato, insignito di autorità da Allah.
  • 61:12 - 61:16
    A quel tempo questo era il nostro insegnamento!
  • 61:16 - 61:19
    Per evitare ulteriori scontri con le autorità cittadine,
  • 61:19 - 61:24
    Elijah Muhammad convocò Malcolm ad un incontro a casa sua.
  • 61:24 - 61:27
    Ed Elijah Muhammad gli disse con fermezza:
  • 61:27 - 61:33
    "Se avessi reagito nel modo in cui avresti dovuto,
  • 61:33 - 61:40
    se avessi più fede in Allah, Ronald Stokes sarebbe vivo."
  • 61:40 - 61:41
    Andò così.
  • 61:41 - 61:45
    Lo rimproverò parecchio.
  • 61:45 - 61:48
    E Malcolm non gli disse nulla del tipo, "Beh', non potevamo fare nulla,"
  • 61:48 - 61:53
    o cose di questo tipo. Si limitò ad ascoltare.
  • 61:53 - 61:55
    Il Signor Muhammad gli disse:
  • 61:55 - 61:58
    "Abbiamo perso un uomo."
  • 61:58 - 62:01
    " Non ti ho mai detto che non avremmo perso nessuno,
  • 62:01 - 62:04
    ma è quello che accade quando si costruisce una nazione."
  • 62:04 - 62:11
    Disse:" Hanno sbagliato, ma se mando là fuori i miei seguaci
  • 62:11 - 62:14
    a battersi con quella gente a Los Angeles,
  • 62:14 - 62:17
    sotto copertura o in prima fila,
  • 62:17 - 62:22
    verrebbero massacrati e io non posso permetterlo."
  • 62:22 - 62:25
    E a Malcolm non piaceva.
  • 62:25 - 62:30
    Malcolm ha sempre detto: "I musulmani non indietreggeranno".
  • 62:30 - 62:36
    Ora doveva spiegare ad Harlem ciò che era successo a Los Angeles.
  • 62:36 - 62:38
    MALCOLM X: "Ronald Stokes non era l'ultimo
  • 62:38 - 62:41
    dei seguaci del Venerabile Elijah Muhammad,
  • 62:41 - 62:45
    era uno dei più in vista. Era Segretario della nostra moschea di los Angeles
  • 62:45 - 62:49
    e come abbiamo spiegato nel comizio che si è tenuto a maggio, molti di voi hanno pensato
  • 62:49 - 62:55
    che dovessimo andare dritti per la nostra strada e dichiarare guerra all'uomo bianco.
  • 62:55 - 62:58
    Siete voi a volerlo, no?"
  • 62:58 - 62:59
    PUBBLICO: "Sì!"
  • 62:59 - 63:00
    MALCOLM X: "No?"
  • 63:00 - 63:01
    PUBBLICO: "Sì!"
  • 63:01 - 63:02
    MALCOLM X: "Volete agire adesso, no?"
  • 63:02 - 63:04
    PUBBLICO: "Sì!"
  • 63:04 - 63:06
    MALCOLM X: "Perché non vi piace l'idea che i bianchi sparino ai neri, no?"
  • 63:06 - 63:07
    PUBBLICO: "No!"
  • 63:07 - 63:09
    MALCOLM X: "E siete pronti a fare qualcosa per evitarlo, vero?"
  • 63:09 - 63:10
    PUBBLICO: "Sì!"
  • 63:10 - 63:14
    MALCOLM X: "Sappiamo che lo siete e l'uomo bianco dovrebbe essere grato
  • 63:14 - 63:18
    che Dio abbia dato al Venerabile Elijah Muhammad il controllo sui suoi seguaci
  • 63:18 - 63:21
    cosicché giochino bene,
  • 63:21 - 63:27
    con calma e tutti insieme e mettendosi nelle mani di Dio."
  • 63:27 - 63:31
    Nei mesi successivi all'incidente di Los Angeles,
  • 63:31 - 63:34
    la fede di Malcolm nel Messaggero fu messa ulteriormente alla prova
  • 63:34 - 63:40
    dalle voci che circolavano sulla vita privata di Elijah Muhammad.
  • 63:40 - 63:45
    Una volta al mese, andava a Chicago a prendere i soldi da Elijah Muhammad
  • 63:45 - 63:51
    ed entrava sempre dalla porta laterale.
  • 63:51 - 63:56
    Quel particolare giorno, quando raggiunse la porta laterale,
  • 63:56 - 64:01
    c'erano tre giovani donne che bussavano e battevano contro la porta:
  • 64:01 - 64:08
    "Apri la porta, apri la porta. Abbiamo bisogno di soldi per il cibo. I nostri figli non hanno nulla."
  • 64:08 - 64:14
    Sentì immediatamente, prima di tutto, che non apparteneva a quel luogo.
  • 64:14 - 64:18
    Malcolm aveva a lungo ignorato le voci che raccontavano che Elijah Muhammad
  • 64:18 - 64:22
    era padre di otto figli che aveva avuto da sei delle sue segretarie."
  • 64:22 - 64:28
    A questo punto interpellò il figlio del Messaggero, Wallace, perché gli confermasse ciò che aveva visto.
  • 64:28 - 64:30
    Io gli rispose di sì. Dissi:
  • 64:30 - 64:32
    "Lo so."
  • 64:32 - 64:35
    Dissi" Puoi vedere delle cose, ma decidere di non volerle vedere
  • 64:35 - 64:37
    e allora semplicemente le cancelli dalla tua mente".
  • 64:37 - 64:43
    Dissi, "Sapevo che le donne che erano lì con i loro bambini
  • 64:43 - 64:44
    avevano una relazione con mio padre".
  • 64:44 - 64:48
    Dissi: "L'ho visto con quei bambini e da qualche parte stavo diventando cosciente
  • 64:48 - 64:51
    che quella era la sua famiglia,
  • 64:51 - 64:54
    ma nella mia testa non ho mai voluto accettarlo.
  • 64:54 - 64:59
    Non l'ho mai accettato nella mia testa.
  • 64:59 - 65:07
    Gli ufficiali nella Nazione accusarono Wallace Muhammad di aver messo in giro quei pettegolezzi e di aver cospirato contro suo padre.
  • 65:07 - 65:14
    L'accusa di aver dato a Malcolm le informazioni sulla situazione privata di mio padre è fondata,
  • 65:14 - 65:20
    ma solo dopo che Malcolm mi ha detto cosa aveva visto."
  • 65:20 - 65:26
    MALCOLM X: "E' un vero piacere, un onore e un privilegio presentarvi
  • 65:26 - 65:30
    il Messaggero di Allah, il vostro e il mio amato leader e insegnante,
  • 65:30 - 65:33
    il Più Venerabile e Umile Elijah Muhammad."
  • 65:33 - 65:35
    Malcolm si è affidato a Elijah Muhammad
  • 65:35 - 65:43
    come sua guida spirituale e non ha mai provato a guardare oltre.
  • 65:43 - 65:47
    E le cose che lui stesso ha provato a mettere in pratica,
  • 65:47 - 65:52
    ha pensato che fossero messe in pratica anche dal suo leader.
  • 65:52 - 65:55
    E quando scoprì che le cose non stavano così,
  • 65:55 - 65:58
    si sentì umiliato.
  • 65:58 - 66:04
    In pubblico, i due uomini continuavano ad abbracciarsi.
  • 66:04 - 66:08
    In privato, il sospetto aveva preso il posto della fede.
  • 66:08 - 66:14
    La loro relazione fu ulteriormente complicata dalla salute cagionevole di Elijah Muhammad.
  • 66:14 - 66:18
    La popolarità di Malcolm cresceva in modo naturale.
  • 66:18 - 66:21
    Numero uno, il Signor Muhammad era malato, aveva la bronchite
  • 66:21 - 66:30
    e quindi il Signor Muhammad andava agli incontri col grande pubblico forse solo una volta, due volte all'anno.
  • 66:30 - 66:37
    E basta. Nel frattempo, Malcolm andava ovunque.
  • 66:37 - 66:41
    Nel Paese, era Malcolm a dare impulso alla crescita della Nazione.
  • 66:41 - 66:42
    Era molto richiesto.
  • 66:42 - 66:47
    Nessuno chiedeva che Elijah Muhammad parlasse, tutti chiedevano a Malcolm di parlare.
  • 66:47 - 66:52
    E naturalmente, Malcolm si impegnò di più nella lotta ai diritti civili
  • 66:52 - 66:57
    e le sue argomentazioni sembravano essere diventate più quelle che ci si sarebbe aspettati da qualcuno
  • 66:57 - 67:05
    che si batte per i diritti civili, piuttosto che da un seguace del Venerabile Elijah Muhammad.
  • 67:05 - 67:25
    Gli anni '60 ci hanno dato l'immagine dell'uomo bianco che la Nazione dell'Islam gli ha dato,
  • 67:25 - 67:29
    l'immagine di una persona brutale, sai, che scaglia i cani contro i dimostranti,
  • 67:29 - 67:32
    usando gli idranti.
  • 67:32 - 67:41
    Tutto questo ha supportato l'accusa della Nazione dell'Islam contro la razza bianca
  • 67:41 - 67:48
    e ha reso possibile al portavoce della Nazione dell'Islam, per il portavoce di E. Muhammad, Malcolm X,
  • 67:48 - 67:54
    di attrarre a sé la stampa, le telecamere
  • 67:54 - 68:04
    e di affermare ciò in cui aveva fiducia, ciò che riteneva fosse un'alternativa: la separazione.
  • 68:04 - 68:11
    Come musulmani, pensiamo che la separazione sia il modo migliore e l'unico modo ragionevole
  • 68:11 - 68:13
    e non l'integrazione,
  • 68:13 - 68:20
    ma d'altra parte, quando vediamo che il nostro popolo viene violentato da ipocriti e razzisti bianchi,
  • 68:20 - 68:24
    pensiamo che sia fesso
  • 68:24 - 68:28
    a farsi picchiare e brutalizzare
  • 68:28 - 68:32
    senza fare nulla per proteggersi.
  • 68:32 - 68:36
    Se un cane morde un nero, questo lo dovrebbe uccidere,
  • 68:36 - 68:41
    sia che il cane sia un cane poliziotto, un cane da caccia o qualsiasi altro tipo di cane.
  • 68:41 - 68:45
    Se un cane attacca un uomo nero anche se lui non sta facendo nulla,
  • 68:45 - 68:51
    provando ad approfittare di ciò che il Governo dice che dovrebbe essere il suo vantaggio,
  • 68:51 - 68:53
    allora il nero dovrebbe uccidere il cane o
  • 68:53 - 68:58
    qualunque bipede che ordina al cane di attaccarlo.
  • 68:58 - 69:02
    Quando Malcolm parla, tutti i ministri musulmani parlano,
  • 69:02 - 69:07
    parlano per tutti i neri che li ascoltano,
  • 69:07 - 69:11
    in nome di tutte le loro sofferenze,
  • 69:11 - 69:15
    sofferenze che, in questo Paese, sono state a lungo negate.
  • 69:15 - 69:18
    Questa è il grande potere che ha Malcolm sul pubblico.
  • 69:18 - 69:21
    Lui rafforza la loro realtà.
  • 69:21 - 69:25
    Avevo circa 14 anni
  • 69:25 - 69:33
    e stavo partecipando ad una manifestazione in questo cantiere.
  • 69:33 - 69:40
    La comunità stava chiedendo integrazione per la forza lavoro.
  • 69:40 - 69:45
    Ci accorgemmo che Malcolm era venuto a vedere la manifestazione.
  • 69:45 - 69:50
    Attraversai la strada per parlare con lui.
  • 69:50 - 69:54
    Discutemmo quella mattina
  • 69:54 - 69:59
    e lui provò a spiegarmi cosa c'era di sbagliato
  • 69:59 - 70:03
    nel mio stare sdraiata a terra di fronte a un camion di cemento.
  • 70:03 - 70:10
    E Malcolm disse: "Se queste sono le persone che possono linciare i neri,
  • 70:10 - 70:15
    uccidere bambini neri, asservire la gente, perché mai dovrebbero farsi scrupoli a correre dietro a uno
  • 70:15 - 70:18
    con un camion? E aggiunse:
  • 70:18 - 70:21
    "Oh, direbbero che si è trattato di un incidente!".
  • 70:21 - 70:27
    Direbbe: "Oops, mi è scivolato il piede, ma sembravi morto."
  • 70:27 - 70:32
    E quando se ne andò e io mi preparai ad attraversare di nuovo la strada,
  • 70:32 - 70:34
    tornai indietro e raggiunsi il cordone degli scioperanti,
  • 70:34 - 70:40
    ma non mi sedetti mai più a terra davanti ad un camion di cemento.
  • 70:40 - 70:45
    Eravamo seduti per strada in Shabazz Frosti Kreem e
  • 70:45 - 70:48
    stavamo parlando di rapporti razziali in America
  • 70:48 - 70:52
    e ad un certo punto Malcolm ha detto: "Ok, qual'è la tua soluzione?"
  • 70:52 - 70:54
    E non so...non mi stava chiedendo un consiglio,
  • 70:54 - 70:59
    stava...penso che volesse solo mettermi in difficoltà.
  • 70:59 - 71:04
    A quel tempo ero incantato dal dottor King
  • 71:04 - 71:08
    e dal suo concetto di una società amata che non distingue i colori
  • 71:08 - 71:12
    e in cui il colore della pelle non è una disabilità per nessuno,
  • 71:12 - 71:16
    non ha più importanza e non è una disabilità.
  • 71:16 - 71:20
    Malcolm mi guardò e mi disse:
  • 71:20 - 71:23
    "Tu sogni. Io non ho tempo per i sogni."
  • 71:23 - 71:28
    KENNETH CLARKE: "L'obiettivo del dott.King è la piena uguaglianza".
  • 71:28 - 71:29
    MALCOLM X: "No!"
  • 71:29 - 71:31
    KENNETH CLARKE: " ..e pieni diritti di cittadinanza per i neri."
  • 71:31 - 71:35
    MALCOLM X: "L'obiettivo del dott. Martin Luther King è quello di dare ai neri una possibilità
  • 71:35 - 71:40
    di stare seduti in un ristorante solo per bianchi di fianco agli stessi bianchi che li hanno trattati come animali per 400 anni.
  • 71:40 - 71:43
    Il suo obiettivo è quello di convincere i neri
  • 71:43 - 71:47
    a perdonare quegli stessi uomini,
  • 71:47 - 71:51
    cullandoli nel sonno e facendo loro dimenticare quello che i bianchi hanno fatto loro.
  • 71:51 - 71:56
    Ma le masse di neri in America, oggi, non ascoltano quello che Martin Luther King dice.
  • 71:56 - 71:59
    Come avete detto voi in uno dei vosrti articoli, è psicologimante insicuro
  • 71:59 - 72:01
    o qualcosa del genere, adesso non ricordo come avete scritto.
  • 72:01 - 72:04
    Ma non avete avvallato quello che Martin Luther King fa."
  • 72:04 - 72:09
    KENNETH CLARKE: " Io non rifiuto i suoi obiettivi di piena integrazione e di parità di diritti per i cittadini americani.
  • 72:09 - 72:11
    Tu li rifiuti?"
  • 72:11 - 72:14
    MALCOLM X: "Se pensate che non sia sulla giusta strada,
  • 72:14 - 72:16
    credo che pensiate che non arriverà nel posto giusto!"
  • 72:16 - 72:22
    Eravamo coscienti del fatto che fosse in qualche modo pericoloso essere troppo vicini a Malcolm.
  • 72:22 - 72:26
    Diceva cose piuttosto violente, soprattutto sui bianchi
  • 72:26 - 72:31
    e quelli di noi che volevano mantenere la pace con il mondo dei bianchi, molti di noi avevano
  • 72:31 - 72:37
    un lavoro nella comunità bianca, non volevano proprio essere troppo vicini a Malcolm.
  • 72:37 - 72:43
    KENNETH CLARKE: "E' stato anche detto che questo movimento predichi un messaggio violento, che..."
  • 72:43 - 72:47
    MALCOLM X: "No, è la gente di colore di questo Paese ad aver subìto violenza
  • 72:47 - 72:50
    per mano dell'uomo bianco per 400 anni
  • 72:50 - 72:53
    e ascoltando le prediche dei negri ignoranti,
  • 72:53 - 72:58
    abbiamo pensato che Dio volesse che noi porgessimo l'altra guancia ai bruti che ci hanno trattati come animali.
  • 72:58 - 73:01
    E oggi il Venerabile Elijah Muhammad sta mostrando ai neri di questo Paese
  • 73:01 - 73:05
    che proprio come i bianchi, ogni altro uomo su questa Terra gode di diritti che gli sono stati dati da Dio,
  • 73:05 - 73:11
    diritti naturali, diritti civili e tutti gli altri diritti che riguardano la difesa di sé,
  • 73:11 - 73:18
    diritti che i neri dovrebbero avere...dovremmo avere anche il diritto di difenderci."
  • 73:18 - 73:32
    Nell'agosto del 1963, 250.000 americani si unirono per la marcia su Washington.
  • 73:32 - 73:38
    Malcolm venne da noi e ci raccontò la storia della marcia su Washington.
  • 73:38 - 73:44
    E se c'è una cosa che posso dire si Malcolm è che ogni volta che ci raccontava qualcosa, era in grado di essere convincente.
  • 73:44 - 73:46
    Aveva portato un articolo e
  • 73:46 - 73:49
    disse: " Voglio che sappiate che so di cosa sto parlando."
  • 73:49 - 73:52
    Disse: "Chi paga il prezzo per l'ottenimento dei diritti civili?"
  • 73:52 - 73:56
    E poi: "Gli angeli sono bianchi".
  • 73:56 - 74:00
    E quello che disse dopo fu: "Dovete combattere le vostre battaglie
  • 74:00 - 74:02
    cominciando dalla strada.
  • 74:02 - 74:08
    ma una volta che lasciate che diventino parte integrante, diventa bellissimo."
  • 74:08 - 74:12
    E poi lo paragonò ad una tazza di caffé caldo, ma che appena
  • 74:12 - 74:15
    ci si aggiunge il latte, si raffredda.
  • 74:15 - 74:18
    Le analogie che usava Malcolm erano, a volte, divertenti,
  • 74:18 - 74:24
    ma centravano l'obiettivo.
  • 74:38 - 74:39
    GLORIA RICHARDSON, Leader dei Diritti civili del Sud:
  • 74:39 - 74:44
    "Molte delle persone con cui lavoravamo avevano ascoltato Malcolm X,
  • 74:44 - 74:48
    lo rispettavano e lo ascoltavano.
  • 74:48 - 74:52
    E, sapete, ogni volta che appariva in pubblico,
  • 74:52 - 74:56
    si sforzavano di ascoltare quei discorsi
  • 74:56 - 75:04
    e sentivano che lui davvero capiva i loro problemi e che era necessario risolverli e,
  • 75:07 - 75:08
    credo, non sempre con la non-violenza.
  • 75:08 - 75:11
    Diciannove giorni dopo la marcia su Washington,
  • 75:11 - 75:13
    una bomba devastò la scuola di catechismo della Chiesa Battista della Sedicesima Strada
  • 75:13 - 75:15
    a Birmingham, in Alabama.
  • 75:18 - 75:23
    Venti persone rimasero ferite. Quattro bambine morirono.
  • 75:29 - 75:33
    Si sta parlando di una bomba in una chiesa che aveva ucciso quattro bambine
  • 75:33 - 75:41
    e mi ricordo che la sensazione di rabbia e di impotenza
  • 75:41 - 75:44
    era enorme.
  • 75:44 - 75:46
    Molti di noi iniziarono a sentirsi insoddisfatti
  • 75:46 - 75:50
    perché, e Malcolm era davvero molto insoddisfatto,
  • 75:50 - 75:51
    non parlò mai di questo,
  • 75:51 - 75:57
    del fatto che non stavamo facendo nulla per aiutare...
  • 75:57 - 76:03
    la nostra gente che era stata brutalizzata dai bianchi
  • 76:03 - 76:08
    e dalla polizia durante le manifestazioni per i diritti civili.
  • 76:08 - 76:16
    Sentivamo che saremmo dovuti entrare in azione.
  • 76:29 - 76:33
    MALCOLM X: "Un uomo bianco, Lincoln, avrebbe dovuto combattere la guerra civile per
  • 76:33 - 76:36
    risolvere il problema razziale e, invece, il problema esiste ancora.
  • 76:36 - 76:38
    E poi un altro uomo bianco, Kennedy, si è presentato
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    per diventare Presidente e ha detto ai neri tutto quello che avrebbe fatto per loro
  • 76:41 - 76:43
    se avessero votato per lui. L'80% di loro votò per lui,
  • 76:43 - 76:47
    è in carica da tre anni e il problema persiste.
  • 76:47 - 76:50
    Quando i cani poliziotto morsero donne e bambini neri
  • 76:50 - 76:51
    a Birmingham, in Alabama,
  • 76:51 - 76:57
    quel Kennedy disse ciò che non poteva fare perché non era stata violata nessuna legge federale
  • 76:57 - 77:00
    e appena i neri decisero di ribellarsi e iniziarono a proteggere se stessi,
  • 77:00 - 77:03
    con il supporto dei migliori poveracci di Birmingham,
  • 77:03 - 77:04
    Kennedy mandò le forze dell'ordine.
  • 77:04 - 77:06
    E non c'era...
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    non aveva approvato nessuna nuova legge quando mandò le forze dell'ordine,
  • 77:09 - 77:12
    i neri si ribellarono nello stesso periodo in cui si erano ribellati i bianchi.
  • 77:12 - 77:16
    Perciò abbiamo il diritto e siamo
  • 77:16 - 77:22
    giustificati quando esprimiamo dei dubbi sulla capacità dei bianchi
  • 77:22 - 77:28
    di risolvere i nostri problemi e quando dubitiamo della loro integrità,
  • 77:28 - 77:31
    della loro sincerità, perchè dovrete ammettere
  • 77:31 - 77:33
    che il problema esiste da molto tempo
  • 77:33 - 77:36
    e che i bianchi ci dicono le stesse cose da 100 anni
  • 77:36 - 77:40
    e oggi non siamo più vicini alla soluzione di quanto non lo fossimo cento anni fa.
  • 77:40 - 77:42
    Era cambiato,
  • 77:42 - 77:51
    era passato dai discorsi religiosi a quelli nazionalistici al punto tale che gli dissi
  • 77:51 - 77:56
    (a Malcolm) che dai suoi primi discorsi
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    a quelli attuali, avevo sentito un cambiamento.
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    Disse: "Che cosa intendi per cambiamento?"
  • 78:04 - 78:09
    Dissi: "Sai, quando hai iniziato
  • 78:09 - 78:15
    mi venivano i brividi a sentirti parlare perché dicevi delle verità.
  • 78:15 - 78:18
    Oggi, però, non li sento più."
  • 78:18 - 78:20
    Mi rispose: "Beh'", disse
  • 78:20 - 78:24
    "forse hai perso la tua religione o il tuo spirito."
  • 78:24 - 78:30
    Dissi: "Forse, ma ti sto semplicemente comunicando cosa sento."
  • 78:30 - 78:37
    Dopo un pò, cominciammo a notare che nella famiglia c'erano dei problemi,
  • 78:37 - 78:39
    nella famiglia di Elijah Muhammad.
  • 78:39 - 78:42
    Ogni tanto venivano detto delle cose
  • 78:42 - 78:48
    che dimostravano che la famiglia aveva un problema rispetto al fatto che Malcolm stesse ottenendo grande consenso di pubblico,
  • 78:48 - 78:53
    perché tutti stavano iniziando a riconoscerlo come il portavoce.
  • 78:53 - 78:58
    Ok, il portavoce poteva andare bene, ma allo stesso tempo
  • 78:58 - 79:02
    era sulla bocca di tutti i media.
  • 79:02 - 79:07
    Tutti parlavano di Malcolm X, Malcolm X, Malcolm X, Malcolm X
  • 79:07 - 79:12
    e il nome di Elijah Muhammed si sentiva sempre meno.
  • 79:12 - 79:18
    Malcolm credeva di riuscire a gestire le gelosie nate in seno alla Nazione dell'Islam,
  • 79:18 - 79:29
    ma le tensioni tra lui e il Messaggero raggiunsero l'apice alla fine di novembre 1963.
  • 79:29 - 79:32
    Eravamo seduti in un ristorante a bere un caffé,
  • 79:32 - 79:36
    in una riunione, quando il comandante della moschea, Joseph,
  • 79:36 - 79:39
    ricevette una telefonata dalla moglie.
  • 79:39 - 79:48
    Joseph si alzò, andò verso la cabina telefonica, prese la chiamata e tornò al tavolo visibilmente sconvolto.
  • 79:48 - 79:56
    Disse che sua moglie gli aveva appena comunicato che avevano sparato a Kennedy.
  • 79:56 - 80:01
    Malcolm mandò qualcuno a tirare fuori la radio dal retro, la sintonizzammo e
  • 80:01 - 80:08
    sentimmo l'annunciatore che diceva:
  • 80:08 - 80:14
    "Ripetiamo: confermiamo che hanno sparato al Presidente a Dallas, in Texas
  • 80:14 - 80:18
    e che in questo momento non sappiamo quanto sia grave."
  • 80:18 - 80:25
    E Malcolm disse, immediatamente: "Quel diavolo è morto."
  • 80:25 - 80:31
    John F. Kennedy era stato assassinato.
  • 80:31 - 80:35
    Il Signor Muhammad fece chiamare Malcolm da suo figlio.
  • 80:35 - 80:41
    Disse: "Fratello Ministro Malcolm, mio padre mi ha detto di dirti,
  • 80:41 - 80:44
    a nome di tutta la nazione,
  • 80:44 - 80:50
    che John F. Kennedy è stato assassinato e che noi non dobbiamo dire nulla
  • 80:50 - 80:53
    di offensivo a riguardo
  • 80:53 - 81:00
    perché si tratta del Presidente degli Stati Uniti e la gente lo ama."
  • 81:00 - 81:05
    I musulmani organizzarono un comizio al Manhattan Center a New York.
  • 81:05 - 81:11
    Il giorno del comizio, il Messaggero chiamò Malcolm per ricordargli di concentrarsi sugli aspetti spirituali
  • 81:11 - 81:16
    e di evitare di parlare della morte del Presidente.
  • 81:16 - 81:19
    Ma era evidentemente preoccupato di quello che avrebbe potuto dire!
  • 81:19 - 81:23
    Lesse da un discorso scritto,
  • 81:23 - 81:26
    non nominò mai Kennedy in modo specifico,
  • 81:26 - 81:33
    ma poi
  • 81:33 - 81:37
    diede spazio alle domande.
  • 81:37 - 81:43
    Di solito non dava spazio a domande e risposte, ma quel giorno lo fece!
  • 81:43 - 81:54
    E continuò con questa litania, paragonandosi ad altri leader nel mondo
  • 81:54 - 82:01
    che avevano in qualche modo sofferto per mano del Governo degli Stati Uniti o dei suoi agenti di polizia
  • 82:01 - 82:07
    e facendo paragoni con quello che era appena successo a Kennedy.
  • 82:07 - 82:16
    E disse: "Patrice Lumumba è morto e sua moglie è diventata vedova.
  • 82:16 - 82:21
    Il suo popolo aveva deposto il suo leader
  • 82:21 - 82:26
    e il Governo degli Stati Uniti era coinvolto".
  • 82:27 - 82:27
    E continuò così,
  • 82:27 - 82:34
    parlando di casi in cui il Governo degli Stati Uniti era implicato.
  • 82:34 - 82:48
    Alla fine, quando fai cose di questo tipo in tutto il mondo, crei una certa situazione, atmosfera, un certo ambiente nel mondo,
  • 82:48 - 82:52
    e prima o poi quei polli tornano a casa a fare il nido.
  • 82:53 - 83:00
    Quando rispose, rimasi davvero, davvero confuso! Non lo capii!
  • 83:00 - 83:01
    E lui rispose alla domanda. Disse solo:
  • 83:01 - 83:04
    "Bene", disse, "so che mi sto mettendo nei guai,
  • 83:04 - 83:10
    ma quello che penso è che questo sia il caso dei polli che tornano a casa a fare il nido."
  • 83:10 - 83:14
    In realtà, John Ali, Segretario nazionale, era lì
  • 83:14 - 83:18
    ed è per questo che il Signor Muhammad seppe la notizia così in fretta.
  • 83:18 - 83:20
    JOHN ALI, Segretario nazionale della Nazione dell'Islam:
  • 83:20 - 83:23
    "Questa affermazione è del Messaggero Elijah Muhammad, leader dei musulmani in America.
  • 83:23 - 83:28
    Il Ministro Malcolm Shabazz, durante il comizio pubblico che ha tenuto al Manhattan Center a New York domenica, 1 dicembre
  • 83:28 - 83:33
    non ha parlato a nome dei musulmani quando ha commentato la morte del Presidente
  • 83:33 - 83:34
    John F. kennedy.
  • 83:34 - 83:38
    Parlava a titolo personale e non per i musulmani in generale.
  • 83:38 - 83:45
    Per il momento, il Ministro Malcolm è stato sospeso dai comizi pubblici.
  • 83:45 - 83:50
    Mentre la Nazione dell'Islam si amareggiava pubblicamente per il Presidente assassinato,
  • 83:50 - 83:56
    la dirigenza annunciò 90 giorni di silenzio per Malcolm.
  • 83:56 - 84:01
    Non avrebbe potuto tenere discorsi e avere contatti con la stampa.
  • 84:01 - 84:05
    Beh', stavamo parlando tantissimo di Kennedy e sarebbe stata poca cosa
  • 84:05 - 84:08
    parlare della sospensione di Malcolm.
  • 84:08 - 84:10
    Avrei dovuto alzare il telefono,
  • 84:10 - 84:13
    chiedere un suo commento e sarebbe stato sufficiente.
  • 84:13 - 84:16
    In questo caso, mi tenne al telefono più a lungo di quanto mi sarei aspettato.
  • 84:16 - 84:22
    Sembrava arrabbiato, preoccupato
  • 84:22 - 84:25
    ed era la prima volta che percepivo la vulnerabilità di quel ragazzo
  • 84:25 - 84:31
    che ero sempre stato abituato a considerare un uomo molto forte.
  • 84:31 - 84:36
    I giornali predissero una lotta di potere all'interno della Nazione dell'Islam.
  • 84:36 - 84:40
    Si seppe più tardi che l'FBI aveva dato in pasto ai giornalisti locali notizie false
  • 84:40 - 84:45
    nel tentativo di acuire i contrasti tra Malcolm ed Elijah Muhammad.
  • 84:45 - 84:51
    Malcolm, isolato e stanco, accettò l'invito a Miami
  • 84:51 - 84:58
    dove un giovane peso massimo Cassius Clay si stava allenando per il suo scontro in campionato contro Sonny Liston.
  • 85:06 - 85:08
    Benché non fosse un membro della Nazione,
  • 85:08 - 85:12
    Clay frequentava i templi musulmani da due anni
  • 85:12 - 85:18
    e aveva chiesto a Malcolm di aiutarlo a prepararsi mentalmente alla gara contro Liston.
  • 85:18 - 85:20
    ATTALLA SHABAZZ, figlia:
  • 85:20 - 85:23
    "Per la mia famiglia andare in Florida significava andare in luna di miele,
  • 85:23 - 85:25
    i miei genitori la definivano così.
  • 85:25 - 85:33
    Certamente, per loro aveva un significato molto più grande e importante andarci come famiglia.
  • 85:33 - 85:39
    Per noi, era solo un'opportunità di stare insieme,
  • 85:39 - 85:42
    ma da come ne parlavano sia mia madre che mio padre,
  • 85:42 - 85:50
    era la prima volta da quando di erano sposati che si prendevano del tempo per se stessi.
  • 85:50 - 85:59
    Malcolm offrì a Cassius Clay di entrare nella Nazione dell'Islam in cambio del suo reintegro,
  • 85:59 - 86:05
    ma la gerarchia della Nazione ignorò la sua offerta.
  • 86:05 - 86:11
    Come molti americani, consideravano il giovane boxer un chiacchierone con poche possibilità di battere Liston.
  • 86:11 - 86:23
    Mentre Malcolm guardava da bordo ring, il giovane Clay stese il vecchio campione.
  • 86:23 - 86:31
    All'inizio del settimo round, un provato Liston non riuscì ad uscire dall'angolo.
  • 86:31 - 86:37
    Clay era diventato il nuovo campione del mondo dei pesi massimi.
  • 86:37 - 86:39
    OK, dicci la poesia del numero 7.
  • 86:39 - 86:42
    Voleva andare in Paradiso/ Così l'ho portato al sette.
  • 86:42 - 86:43
    L'hai portato al sette.
  • 86:43 - 86:44
    CASSIUS CLAY: Sono il re del mondo!
  • 86:44 - 86:46
    "Aspetta, aspetta, aspetta."
  • 86:46 - 86:49
    CASSIUS CLAY: "Sono più carino". GIORNALISTA: "Aspetta, non sei così carino."
  • 86:49 - 86:52
    "Ho sconvolto il mondo! Ho sconvolto il mondo!"
  • 86:52 - 86:55
    "Cosa pensi della vittoria di Cassius a Miami?"
  • 86:55 - 86:58
    "Penso che sia stata una grande vittoria. Ha provato di essere il migliore!"
  • 86:58 - 87:00
    " E dov'eri durante il match?"
  • 87:00 - 87:02
    "Ero nell'auditorium e lo stavo guardando".
  • 87:02 - 87:03
    "Proprio a bordo ring?"
  • 87:03 - 87:06
    "Proprio a bordo ring. Ero al posto 7."
  • 87:06 - 87:11
    La dirigenza della Nazione bypassò Malcolm e chiamo direttamente Clay.
  • 87:11 - 87:15
    Accettarono il giovane campione nella Nazione dell'Islam
  • 87:15 - 87:22
    e annunciarono il suo nuovo nome, Muhammad Ali, alla convention annuale nel Savior's Day.
  • 87:22 - 87:25
    Malcolm non fu invitato.
  • 87:25 - 87:28
    Al suo posto, a presentare Elijah Muhammad,
  • 87:28 - 87:34
    fu l'ex protetto di Malcolm X, Ministro di Boston, Louis X.
  • 87:34 - 87:43
    "E ho incontrato l'uomo per il quale ho vissuto, lottato e smaniato per tutta la vita!"
  • 87:43 - 87:45
    Il Ministro Malcolm era onesto.
  • 87:45 - 87:52
    Era sincero. Si dedicava anima e corpo al miglioramento della condizione del popolo afro-americano.
  • 87:52 - 87:59
    E poi c'era un altro gruppo di persone che erano ufficiali a Chicago e che erano
  • 87:59 - 88:03
    dedicati al miglioramento della loro condizione.
  • 88:03 - 88:11
    Li accusò di sottrarre soldi, comprare gioielli costosi, acquistare pellicce.
  • 88:11 - 88:18
    Li accusò di aver trasformato la Nazione dell'Islam in un'organizzazione criminale.
  • 88:18 - 88:27
    Molte delle persone che avevano posizioni di tutto rispetto, erano state formate da Malcolm.
  • 88:27 - 88:31
    Alcuni di loro erano stati migliorati da Malcolm.
  • 88:31 - 88:39
    A loro piacevano le loro piccole posizioni di potere
  • 88:39 - 88:48
    e nella Nazione c'erano altre persone che aspiravano al posto di numero uno.
  • 88:48 - 88:54
    E se Elijah Muhammad fosse morto e se Malcolm X gli fosse subentrato alla guida della Nazione,
  • 88:54 - 88:59
    la prima cosa che avrebbe dovuto fare, sarebbe dovuta essere una profonda pulizia.
  • 88:59 - 89:03
    Avrebbe cacciato i mercant dal tempio.
  • 89:03 - 89:15
    Quindi volevano sbarazzarsi di lui PRIMA della morte dell'anziano capo.
  • 89:15 - 89:25
    L'8 marzo 1964, Malcolm annunciò che avrebbe lasciato la Nazione dell'Islam.
  • 89:25 - 89:31
    Costituì una nuova organizzazione religiosa che si chiamava la 'Muslim Mosque, Inc',
  • 89:31 - 89:35
    per chi lo seguì fuori dalla Nazione,
  • 89:35 - 89:44
    ma Malcolm sapeva che una moschea rivale sarebbe stata vista come una sfida diretta a Elijah Muhammad.
  • 89:48 - 89:52
    Arrivò proprio in questa stanza, si sedette là e gli parlammo.
  • 89:52 - 89:59
    Ci disse, prima di tutto, che era arrivato in anticipo e quindi
  • 89:59 - 90:03
    aveva girato in auto intorno all'isolato un paio di volte.
  • 90:03 - 90:07
    Voleva arrivare all'ora esatta e così fu.
  • 90:07 - 90:10
    Ci sedemmo e ascoltammo. Non avevamo domande.
  • 90:10 - 90:12
    Sapevamo a cos'era dovuta quell'angoscia.
  • 90:12 - 90:14
    Sapevamo cosa stava succedendo.
  • 90:14 - 90:20
    Sembrava solo che avesse bisogno di orecchie amiche e quindi lo lasciammo parlare.
  • 90:20 - 90:23
    E parlò del periodo passato in carcere.
  • 90:23 - 90:31
    Parlò della prima volta in cui sentì Elijah Muhammad e di come cambiò la sua vita.
  • 90:31 - 90:41
    Ci confessò il dolore profondo che aveva provato quando suo padre lo aveva respinto.
  • 90:41 - 90:48
    E mentre era lì seduto, ci fu chiaro che se Elijah Muhammad avesse schioccato le dita in quel preciso momento,
  • 90:48 - 90:55
    qualunque fosse la differenza tra loro, Malcolm sarebbe andato da lui, di corsa.
  • 90:55 - 91:05
    Malcolm era senz'altro il figlio amato della comunità di Harlem e la gente era interessata alla sua versione della storia.
  • 91:05 - 91:12
    Elijah Muhammad era qualcuno in una foto sul muro, qualcuno di cui si diceva il nome,
  • 91:12 - 91:14
    ma Harlem non lo conosceva.
  • 91:14 - 91:21
    Conosceva Malcolm, lo amava e gli rimase fedele per lungo tempo dopo la separazione.
  • 91:21 - 91:24
    MALCOLM X: "Perciò quello che io e voi dobbiamo fare è impegnarci!
  • 91:24 - 91:27
    Voi e io dobbiamo stare proprio qui a respirargli sul collo!
  • 91:27 - 91:30
    Ogni volta che si guarderanno dietro le spalle, voglio che ci vedano.
  • 91:30 - 91:39
    Vogliamo obbligarli ad approvare la più imponente legge sui diritti civili mai approvata,
  • 91:39 - 91:43
    perché sappiamo che anche dopo la sua approvazione, potranno non rafforzarla.
  • 91:43 - 91:50
    Per fare questo, inizieremo una campagna di registrazione dei votanti,
  • 91:50 - 91:58
    dobbiamo fare in modo che tutta Harlem si registri,
  • 91:58 - 92:06
    non come democratici o repubblicani, ma come indipendenti.
  • 92:06 - 92:17
    Se non avete senso di responsabilità sufficiente per registrarvi, vi butteremo fuori dalla città.
  • 92:17 - 92:20
    Malcolm richiedeva un piano aggressivo,
  • 92:20 - 92:22
    non solo per guadagnare potere politico,
  • 92:22 - 92:26
    ma per spingere i neri verso il controllo totale della loro comunità.
  • 92:26 - 92:33
    MALCOLM X: "Sarà un ballottaggio o una pallottola.
  • 92:33 - 92:37
    Altri gruppi etnici e gruppi raziali sono entrati nella nostra comunità e hanno comprato i negozi.
  • 92:37 - 92:42
    Gestiscono le scuole. I supermercati. I cinema.
  • 92:42 - 92:51
    Posseggono, sapete, praticamente tutto quello che produce reddito nella nostra comunità è in mano a degli estranei."
  • 92:51 - 92:54
    MALCOLM X: "La mia personale filosofia economica si basa anche sul nazionalismo dei neri,
  • 92:54 - 93:00
    il che significa che i neri dovrebbero avere il controllo dell'economia della cosiddetta comunità nera,
  • 93:00 - 93:04
    dovrebbe sviluppare una conoscenza tale da permettergli di possedere e gestire le attività commerciali
  • 93:04 - 93:10
    ed essere in grado di creare occupazione per la propria gente, per i propri simili.
  • 93:10 - 93:13
    E anche la filosofia sociale è il nazionalismo dei neri,
  • 93:13 - 93:18
    il che significa che, invece di sforzarsi di entrare nella società dei bianchi,
  • 93:18 - 93:21
    i neri dovrebbero provare a cancellare dalla loro società
  • 93:21 - 93:27
    le malattie e i difetti ed essere accomodanti e socievoli tra loro.
  • 93:27 - 93:33
    Tutta l'agenda di Malcolm era diversa. Lui era per l'indipendenza totale,
  • 93:33 - 93:39
    l'autodeterminazione, l'autosufficienza, la difesa personale, se necessaria
  • 93:39 - 93:45
    e, ovviamente, stava continuando a lottare per la stessa cosa per cui gli altri lottavano prima: la giustizia.
  • 93:45 - 93:50
    E così sentii che volevo seguire Malcolm.
  • 93:50 - 93:56
    La crescente popolarità del nuovo movimento di Malcolm sfidava quelli che erano rimasti fedeli a Elijah Muhammad.
  • 93:56 - 94:02
    Non penso che mi sarei sentito un buon fedele della religione islamica se me ne fossi andato solo
  • 94:02 - 94:08
    perchè mio fratello o chiunque altro lo aveva fatto.
  • 94:08 - 94:11
    Non ero quel genere di seguace.
  • 94:11 - 94:12
    Già.
  • 94:12 - 94:15
    Non avrei mai cercato di persuadere Malcolm a tornare, ma allo stesso tempo,
  • 94:15 - 94:18
    avrei continuato a insegnare perché stavo aiutando la gente a ripulirsi
  • 94:18 - 94:23
    e stavo trasformando le persone scorrette in persone corrette e mi piaceva.
  • 94:23 - 94:27
    [Trasmissione radio]. E adesso il Ministro PHILBERT...
  • 94:27 - 94:33
    Normalmente, non sceglierei di esprimere le differenze tra fratelli ed estranei
  • 94:33 - 94:36
    e soprattutto non lo farei attraverso un mezzo di comunicazione tanto lasso,
  • 94:36 - 94:43
    ma a causa delle gravi conseguenze dei recenti eventi, ho deciso di utilizzare questo mezzo di comunicazione.
  • 94:43 - 94:50
    Poiché io, Philbert X, Ministro della moschea di Muhammad di Lansing, Grand Rapids, Flint e Muskegon e Michigan,
  • 94:50 - 94:55
    amo l'Islamismo, il nostro Maestro, il Venerabile Elijah Muhammad e tutti i suoi seguaci,
  • 94:55 - 95:00
    penso che qualcuno debba intervenire contro le azioni del mio fratello di sangue Malcolm.
  • 95:00 - 95:08
    Lo scopo di quella dichiarazione era quello di rafforzare i musulmani. Volevo parlare con i musulmani di questo
  • 95:08 - 95:09
    ed è per questo che sono stato mandato a Chicago,
  • 95:09 - 95:13
    per fare una dichiarazione che rafforzasse i musulmani.
  • 95:13 - 95:17
    Allora continuai a parlare dell'Islamismo...la mia solita lezione.
  • 95:17 - 95:19
    Ma quando ero pronto a fare la mia dichiarazione,
  • 95:19 - 95:22
    John Ali mi mise davanti un foglio e mi disse che l'avrei dovuto leggere,
  • 95:22 - 95:24
    che era stato preparato perché lo leggessi.
  • 95:24 - 95:28
    Poiché ho assistito e sono stato testimone del passaggio di Malcolm
  • 95:28 - 95:32
    dal ruolo di nessuno a una posizione d'onore e di rispetto in tutto il mondo,
  • 95:32 - 95:35
    grazie alla regia di Muhammad;
  • 95:35 - 95:38
    e perché adesso vedo mio fratello intraprendere una strada pericolosa
  • 95:38 - 95:45
    che è parallela a quella precedentemente intrapresa da Giuda, Bruto e Benedict Arnold e altri
  • 95:45 - 95:49
    che tradirono l'onore e la relazione di fiducia tra loro e i loro maestri;
  • 95:49 - 95:55
    perché sono consapevole della malattia mentale che, purtroppo, colpisce molti americani
  • 95:55 - 95:57
    e che ha colpito mia madre, che amo
  • 95:57 - 95:58
    e molti degli altri miei fratelli
  • 95:58 - 96:02
    e che adesso potrebbe aver fatto un'altra vittima, mio fratello Malcolm...
  • 96:02 - 96:06
    E se l'avessi letto, non l'avrei letto via etere.
  • 96:06 - 96:09
    Se l'avessi guardato, non l'avrei letto via etere.
  • 96:09 - 96:11
    E ne chiesi conto a John Ali.
  • 96:11 - 96:15
    E lui disse: "Oh, è solo una dichiarazione che è stata preparata perché tu la leggessi".
  • 96:15 - 96:18
    Lui disse: "Sono sicuro che il Messaggero sarà molto felice del modo in cui l'hai letta",
  • 96:18 - 96:20
    e così fu.
  • 96:20 - 96:27
    Parlai con Malcolm di ciò che aveva detto Philbert e lui disse di non essere sorpreso.
  • 96:27 - 96:33
    Disse che sapeva che avrebbero usato chiunque
  • 96:33 - 96:40
    e sapevano di poter usare Philbert e che l'avrebbero fatto.
  • 96:40 - 96:45
    Disse di non essere rimasto sorpreso delle cose che Philbert aveva letto in quel foglio
  • 96:45 - 96:57
    e che era arrabbiato che Philbert lo avesse fatto, ma che non era sorpreso di questo.
  • 96:57 - 97:06
    Vedi, secondo l'Islamismo, quando vieni considerato un ipocrita,
  • 97:06 - 97:14
    è molto diverso dire un ipocrita nel Cristianesimo o un ipocrita che si è atteggiato ad amico.
  • 97:14 - 97:20
    Per l'Islamismo, quando vieni accusato di essere un ipocrita,
  • 97:20 - 97:25
    a volte la tua vita può essere messa a rischio.
  • 97:25 - 97:30
    Ricordo di aver visto alcune di queste carte
  • 97:30 - 97:38
    e una di quelle che ricordo molto bene è l'immagine in cui Malcolm era rappresentato con le corna sulla testa
  • 97:38 - 97:41
    e la sua testa era divisa in due
  • 97:41 - 97:43
    e lo definivano un Giuda.
  • 97:43 - 97:49
    E ricordo di aver letto in quel foglio il linguaggio dei ministri.
  • 97:49 - 97:52
    Non dirò Farrakhan, ma so che era uno di quelli,
  • 97:52 - 97:54
    ma c'erano anche altri ministri.
  • 97:54 - 97:59
    E ricordo di aver letto quel linguaggio e di aver pensato:
  • 97:59 - 98:03
    "Stanno cercando di farlo uccidere. Lo vogliono morto."
  • 98:13 - 98:18
    Nell'aprile del 1964, Malcolm fece un viaggio in Arabia Saudita.
  • 98:18 - 98:21
    Da un pò di tempo, stava studiando l'Islam ortodosso.
  • 98:21 - 98:27
    Ora era arrivato a Jeddah, che stava per celebrare il Haji,
  • 98:27 - 98:32
    un pellegrinaggio obbligatorio per tutti i musulmani.
  • 98:32 - 98:39
    I membri della famiglia reale saudita lo aiutarono a entrare nella città santa de La Mecca.
  • 98:39 - 98:40
    MOHMAED AL-FAYSAL, Principe dell'Arabia saudita:
  • 98:40 - 98:44
    "La mia prima impressione fu una rivelazione,
  • 98:44 - 98:52
    perché vidi una persona totalmente diversa. Non vidi la bestia...che sputa fuoco...
  • 98:52 - 99:00
    vidi un uomo molto timido.
  • 99:00 - 99:10
    Quando una persona celebra un Haji, ci sono dei rituali che deve seguire.
  • 99:10 - 99:18
    Tutti devono vestire nello stesso modo semplice e perciò
  • 99:18 - 99:24
    durante l'Haji non è possibile distinguere nessuno dal suo status o
  • 99:24 - 99:30
    dalle sue origini.
  • 99:30 - 99:37
    E' una dimostrazione di fratellanza umana.
  • 99:37 - 99:41
    Siccome tutti hanno un abito bianco,
  • 99:41 - 99:46
    il ricco, il povero, il potente, il debole, il malato, tutti
  • 99:46 - 99:51
    sono mescolati.
  • 99:51 - 100:02
    E penso che questo abbia avuto un impatto profondo su Malcolm.
  • 100:08 - 100:11
    [Leggendo una cartolina]: "Un saluto dalla più santa e sacra città sulla Terra.
  • 100:11 - 100:16
    Penso spesso alla calorosa cordialità della tua splendida famiglia. Fratello Malcolm."
  • 100:16 - 100:20
    "Un saluto dall'antica terra d'Arabia.
  • 100:20 - 100:25
    Allah mi fatto la benedizione di visitare la città santa de La Mecca dove ho visto pellegrini di tutti i colori"
  • 100:25 - 100:27
    e la parola 'tutti i colori' è sottolineata
  • 100:27 - 100:30
    "e provenienti da tutte le parti della terra mostrando uno spirito di unione
  • 100:30 - 100:35
    e di fratellanza che non avevo mai visto prima. E' certamente una scena da ricordare."
  • 100:35 - 100:37
    El Haj Malik El Shabazz.
  • 100:37 - 100:45
    E forse pensava che io non sapessi chi era e quindi tra parentesi aveva scritto 'Malcolm X'.
  • 100:45 - 100:51
    Le lettere di Malcolm ai suoi seguaci fecero notizia in America e sollevarono la domanda:
  • 100:51 - 100:56
    "Ha cambiato la sua posizione nei confronti del tema della razza?
  • 100:56 - 101:02
    Parla di fratellanza, fratellanza di tutte le razze in terra santa e così via.
  • 101:02 - 101:06
    Dice: "C'erano decine di migliaia di pellegrini da tutto il mondo.
  • 101:06 - 101:10
    Erano di tutti i colori, dai biondi con gli occhi azzurri agli africani con la pelle nera,
  • 101:10 - 101:16
    ma tutti partecipavano allo stesso rituale, mostrando uno spirito di unione e di fratellanza
  • 101:16 - 101:19
    che le mie esperienze in America mi avevano portato a credere
  • 101:19 - 101:23
    non potessero mai esistere tra i bianchi e non.
  • 101:23 - 101:28
    Ma se dice così, significa che ha arretrato un pò dalla posizione secondo la quale tutti i bianchi sono demoni!"
  • 101:28 - 101:29
    Non direi che...
  • 101:29 - 101:31
    ...rispetto a...
  • 101:31 - 101:32
    Non direi che abbia ritrattato.
  • 101:32 - 101:38
    Uno può aggiustare la mira senza per questo fare marcia indietro.
  • 101:38 - 101:42
    Dire che ha ritrattato,
  • 101:42 - 101:46
    significa che tu avresti preferito che chiamasse i bianchi demoni
  • 101:46 - 101:50
    e che se non li definisce più così, sta andando nella direzione sbagliata!
  • 101:50 - 101:52
    A nessuno piace essere definito un demone.
  • 101:52 - 101:55
    Ok, quindi...se smettesse di chiamarli demoni,
  • 101:55 - 101:57
    tu non penseresti che sta ritrattando, giusto?
  • 101:57 - 101:59
    No.
  • 101:59 - 102:03
    Dopo il suo pellegrinaggio, Malcolm trascorse tre settimane in Africa.
  • 102:03 - 102:13
    Il 21 maggio, due giorni dopo il suo trentanovesimo compleanno, tornò a New York.
  • 102:13 - 102:20
    Malcolm, nella tua esperienza con i musulmani di pelle bianca in Africa e in Medio Oriente,
  • 102:20 - 102:27
    hai percepito che una relazione tra i neri e i bianchi non musulmani sia possibile?
  • 102:27 - 102:31
    Quando ero in pellegrinaggio,
  • 102:31 - 102:39
    ho incontrato personalmente dei musulmani la cui pelle, in America, sarebbe classificata bianca
  • 102:39 - 102:43
    e musulmani che si sarebbero loro stessi classificati bianchi in America,
  • 102:43 - 102:46
    ma questi musulmani non definivano se stessi bianchi.
  • 102:46 - 102:49
    Vedevano se stessi come esseri umani, come parte della famiglia umana
  • 102:49 - 102:54
    e perciò vedevano tutti gli altri elementi della famiglia umana come parte della stessa famiglia.
  • 102:54 - 102:56
    Beh', avevano...
  • 102:56 - 102:59
    Avevano un aspetto e un'aria diversi
  • 102:59 - 103:02
    o una diversa attitudine che riflette
  • 103:02 - 103:07
    l'attitudine dell'uomo americano che definisce se stesso bianco.
  • 103:07 - 103:11
    Ho perciò detto che se l'islamismo ha fatto questo
  • 103:11 - 103:13
    per loro,
  • 103:13 - 103:16
    forse, se l'uomo bianco in America studiasse l'Islamismo,
  • 103:16 - 103:18
    forse deciderebbe di fare le stesse cose per sé.
  • 103:18 - 103:22
    A questo punto sei pronto a presentarti alle Nazioni Unite
  • 103:22 - 103:26
    e chiedere che gli Stati Uniti siano condannati per il trattamento che hanno riservato ai neri americani?
  • 103:26 - 103:30
    Oh, sì, certo. [Il pubblico applaude]
  • 103:30 - 103:34
    Il pubblico deve calmarsi.
  • 103:34 - 103:42
    Sì, le...come ho detto quando ero in...durante il mio viaggio, le nazioni sembrano...
  • 103:42 - 103:46
    le nazioni africane, quelle asiatiche e quelle latino americane sono ipercritiche
  • 103:46 - 103:49
    quando si ribellano alle Nazioni Unite,
  • 103:49 - 103:53
    condannando le pratiche razziste del Sud Africa
  • 103:53 - 103:56
    che è anche quello che fanno Portogallo e Angola
  • 103:56 - 103:59
    e non dicono nulla presso le Nazioni Unite sulle pratiche razziste
  • 103:59 - 104:06
    che sono perpetrate tutti i giorni contro i neri di questa società.
  • 104:06 - 104:10
    Quando l'attenzione dei media iniziò a focalizzarsi sempre di più su Malcolm,
  • 104:10 - 104:13
    la Nazione dell'Islam incrementò i suoi attacchi
  • 104:13 - 104:18
    e inviò i documenti di sfratto per obbligarlo a lasciare la sua casa.
  • 104:18 - 104:22
    Nella primavera e all'inizio dell'estate del 1964,
  • 104:22 - 104:26
    i rapporti tra Malcolm e la Nazione dell'Islam erano logori
  • 104:26 - 104:31
    e l'unica arma che gli era rimasta era il fatto che fosse a conoscenza delle indiscrezioni che riguardavano il Messaggero
  • 104:31 - 104:37
    e le molte donne che lavoravano per lui come segretarie.
  • 104:37 - 104:42
    Chiamò un ragazzo che lavorava al The New York Herald Tribune e provò a solleticare in lui l'interesse per questa storia.
  • 104:42 - 104:45
    Lo consideravano un atto diffamatorio e quindi decisero di non farne nulla.
  • 104:45 - 104:49
    Quando Malcolm si presentò in tribunale per contestare il procedimento di sfratto,
  • 104:49 - 104:54
    usò il processo per rivelare gli affari privati di Elijah Muhammad.
  • 104:54 - 104:56
    Perché stanno minacciando la tua vita?
  • 104:56 - 105:03
    Beh', prima di tutto perché hanno paura che io dica le vere ragioni per cui sono stati...
  • 105:03 - 105:07
    per cui io sono fuori dal Movimento dei musulmani neri, cose che non ho mai detto, che ho tenuto per me.
  • 105:07 - 105:11
    ma la vera ragione è che Elijah Muhammad, la testa del movimento,
  • 105:11 - 105:18
    è padre di otto figli che ha avuto da sei diversi giovani ragazze, sei diverse giovani ragazze
  • 105:18 - 105:22
    che erano le sue segretarie personali.
  • 105:22 - 105:25
    Questa era una cosa seria, serissima
  • 105:25 - 105:28
    e accusare il Venerabile Elijah Muhammad
  • 105:28 - 105:31
    in questo modo...è davvero come prendere la propria vita,
  • 105:31 - 105:33
    prendere la propria vita in mano, sai.
  • 105:33 - 105:35
    Significa mettere a repentaglio la propria vita!
  • 105:35 - 105:36
    Questa è la verità.
  • 105:36 - 105:39
    Sarò chiaro e diretto con te. Significa davvero di rischiare
  • 105:39 - 105:41
    di essere ucciso da qualcuno della Nazione dell'Islam.
  • 105:41 - 105:45
    Non hai paura di quello che ti potrebbe succedere
  • 105:45 - 105:47
    in seguito alle tue rivelazioni?
  • 105:47 - 105:50
    Oh, sì. Probabilmente sono già un uomo morto che cammina!
  • 105:50 - 105:51
    Cosa intendi?
  • 105:51 - 105:55
    Beh', quando comprendi il trucco del Movimento musulmano
  • 105:55 - 105:57
    e la sua psicologia
  • 105:57 - 105:59
    finché loro...
  • 105:59 - 106:04
    Io stesso, se avessi fiducia nel leader del Movimento musulmano
  • 106:04 - 106:09
    e qualcuno venisse da me e io non avessi idea di ciò che è accaduto
  • 106:09 - 106:13
    e mi dicesse quello che io sto dicendo qui, lo ucciderei! Anche io lo farei.
  • 106:13 - 106:17
    Non ucciderei una persona che mi dice una cosa simile
  • 106:17 - 106:20
    solo se fosse in grado di dimostrarmi che ciò che racconta è la verità.
  • 106:20 - 106:23
    Ora, se da me fosse venuto qualcun altro, invece del figlio di Muhammad,
  • 106:23 - 106:26
    non gli avrei mai creduto, nemmeno se l'avessi visto con i miei occhi,
  • 106:26 - 106:29
    ma gli ero così vicino e avevo degli indizi
  • 106:29 - 106:34
    della realtà della situazione, ma la mia onestà religiosa mi impediva di accettarlo.
  • 106:37 - 106:40
    Nella sala da ballo Audubon di Harlem,
  • 106:40 - 106:43
    Malcolm annunciò la formazione di un gruppo politico
  • 106:43 - 106:47
    nato sul modello dell'Organizzazione dell'Unità Africana d'oltremare.
  • 106:47 - 106:52
    Fratello Malcolm istituì l'Organizzazione dell'Unità degli Afro-americani
  • 106:52 - 106:58
    per coloro che erano interessati ai suoi programmi politici, economici e culturali.
  • 106:58 - 107:01
    Penso che sapesse che c'erano persone là fuori, sai,
  • 107:01 - 107:07
    incontrate durante i suoi viaggi...che c'erano persone là fuori che volevano lavorare con lui,
  • 107:07 - 107:11
    ma che per farlo non erano pronti a diventare musulmani.
  • 107:11 - 107:15
    Una delle prime cose che fecero le nazioni africane indipendenti
  • 107:15 - 107:19
    fu creare un'organizzazione chiamata Organizzazione dell'Unità Africana.
  • 107:19 - 107:24
    Questa Organizzazione degli Afro-americani, ha gli stessi obiettivi e scopi...
  • 107:24 - 107:27
    combattere chiunque le metta i bastoni fra le ruote,
  • 107:27 - 107:43
    portare alla quasi completa indipendenza il popolo africano qui, nell'emisfero occidentale
  • 107:43 - 107:55
    e prima di tutto qui, negli Stati Uniti! E dare la libertà a questa gente, con ogni mezzo possibile.
  • 107:55 - 108:05
    Nel giugno 1964, Malcolm fu invitato a unirsi ai capi di Stato africani e mediorientali
  • 108:05 - 108:16
    alla conferenza dell'Organizzazione dell'Unità africana a Il Cairo, in Egitto.
  • 108:16 - 108:21
    Malcolm X non vedeva una contraddizione tra la battaglia degli Africani e quella
  • 108:21 - 108:26
    dei neri americani negli Stati Uniti.
  • 108:26 - 108:29
    Pensava che una fosse l'estensione dell'altra,
  • 108:29 - 108:36
    che lui potesse usare l'appoggio di una per poter dare forza all'altra.
  • 108:36 - 108:46
    Nel 1960, gli africani erano molto sospettosi rispetto alla politica estera degli americani in Africa
  • 108:46 - 108:50
    perchè purtroppo a quei tempi, la politica estera americana
  • 108:50 - 108:57
    supportava le politiche coloniali di Paesi come il Belgio.
  • 108:57 - 109:04
    E l'unico che dava voce alle aspirazioni degli africani negli Stati Uniti era Malcolm.
  • 109:04 - 109:12
    E furono molti gli americani ceh vennero, ma nessuno, NESSUNO, senza eccezione
  • 109:12 - 109:16
    ebbe lo stesso impatto di Malcolm.
  • 109:16 - 109:24
    L'uomo di un messaggio e il messaggio non era solo per l'America.
  • 109:24 - 109:27
    Malcolm, quali sono i tuoi propositi?
  • 109:27 - 109:31
    Beh', il mio proposito è quello di ricordare ai capi di Stato africani
  • 109:31 - 109:34
    che in America ci sono 22 milioni di noi
  • 109:34 - 109:36
    anche noi di origine africana,
  • 109:36 - 109:43
    vittime del colonialismo americano o dell'imperialismo americano
  • 109:43 - 109:45
    e che il nostro non è un problema americano,
  • 109:45 - 109:47
    è piuttosto un problema dell'essere umano.
  • 109:47 - 109:50
    Non si tratta del problema di un nero, ma è il problema di tutta l'umanità.
  • 109:50 - 109:53
    Non è una questione di diritti civili, ma è una questione di diritti umani.
  • 109:53 - 110:02
    Malcolm viaggiò in 14 stati africani e incontrò 11 capi di Stato.
  • 110:02 - 110:06
    I servizi segreti statunitensi lo seguirono da uno Stato all'altro.
  • 110:06 - 110:16
    in Nigeria, gli fu dato il nome di Omowale, 'il figlio che ritorna'.
  • 110:16 - 110:22
    Quando mio padre era all'estero, tenevamo un mappamondo sulla parete del soggiorno
  • 110:22 - 110:28
    e ogni volta in cui avevamo nostalgia e ci chiedevamo dove fosse papà, correvamo alla mappa
  • 110:28 - 110:30
    e: "Dov'è adesso?".
  • 110:30 - 110:33
    E' a Il Cairo, la capitale dell'Egitto
  • 110:33 - 110:38
    ed è qui con Nkrumah ed è qui...perciò c'era un diverso tipo di tramite
  • 110:38 - 110:42
    che mantenevamo quando lui era all'estero.
  • 110:42 - 110:49
    Malcolm tornò alla fine di novembre del 1964.
  • 110:49 - 110:53
    Continuava i suoi comizi settimanali del OAAU alla sala da ballo Audubon
  • 110:53 - 111:00
    e proseguiva la sua collaborazione con Alex Haley alla sua autobiografia.
  • 111:00 - 111:05
    Disse: "Sai, sto scrivendo questo libro e non so davvero come si fa a scriverlo".
  • 111:05 - 111:09
    Aveva qualche difficoltà con la famiglia che si doveva affidare a
  • 111:09 - 111:11
    alle cose che lui avrebbe detto!
  • 111:11 - 111:14
    Dissi: "Malcolm, posso dirti una cosa?"
  • 111:14 - 111:20
    Nessuno di noi darà valore a qualcosa, fino a quando non avremo fatto uscire nostra madre dal Kalamazoo.
  • 111:20 - 111:25
    Avevo pregato tra me e me per anni e non ne avevo parlato, ma non ce la facevo più.
  • 111:25 - 111:32
    Mi guardò come a dire: "Sono felice che tu me l'abbia detto, perché stava turbando anche me."
  • 111:32 - 111:38
    E disse: "Vonnie. Te lo prometto. Farò qualcosa a riguardo." E poi...
  • 111:38 - 111:40
    Malcolm non tornò più da me.
  • 111:40 - 111:48
    Quello che so è che poi ricevetti una chiamata. Mia madre era a Lansing, da mio fratello Philbert.
  • 111:48 - 111:53
    Più tardi mi confidò che erano anni che il pensiero lo torturava.
  • 111:53 - 111:55
    Non aveva voluto pensarci.
  • 111:55 - 111:59
    Sicuramente non voleva parlarne perché la cosa lo faceva stare male,
  • 111:59 - 112:07
    ma fu così felice quando lui e suo fratello andarono insieme a prendere la madre che era stata dimessa.
  • 112:09 - 112:17
    Nel dicembre 1964, Malcolm tenne un dibattito alla Oxford Union in Inghilterra.
  • 112:17 - 112:23
    Una volta lessi di sfuggita di un uomo che si chiamava Shakespeare.
  • 112:23 - 112:25
    Ho letto di lui solo di sfuggita,
  • 112:25 - 112:29
    ma mi ricordo di una cosa che aveva scritto e che mi commosse.
  • 112:29 - 112:32
    Credo lo fece dire ad Amleto ed era:
  • 112:32 - 112:38
    "Essere o non essere." Un piccolo dubbio!
  • 112:38 - 112:46
    Se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna,
  • 112:46 - 112:49
    o prender l'armi
  • 112:49 - 112:55
    contro un mare di triboli e combattendo disperderli.
  • 112:55 - 112:57
    Io scelsi questo.
  • 112:57 - 112:59
    Se prendi le armi, morirai,
  • 112:59 - 113:02
    ma se ti siede e aspetti colui che ha il potere
  • 113:02 - 113:04
    per convincerlo a cambiare idea spiegandogli che potrebbe morire,
  • 113:04 - 113:06
    dovrai aspettare molto a lungo.
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    E secondo me, le giovani generazioni di bianchi, neri, mulatti e di qualsiasi altro colore,
  • 113:10 - 113:14
    state vivendo in un periodo estremo, un tempo rivoluzionario,
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    un tempo in cui è richiesto un cambiamento.
  • 113:16 - 113:18
    La gente che ha il potere lo utilizza male
  • 113:18 - 113:21
    e ora è necessario un cambiamento che deve costruire un mondo migliore
  • 113:21 - 113:26
    e l'unico modo per farlo è utilizzare metodi estremi.
  • 113:26 - 113:29
    E io mi unirò a chiunque.
  • 113:29 - 113:33
    Non mi interessa il colore della tua pelle! A patto che tu voglia cambiare la condizione miserevole
  • 113:33 - 113:35
    sulla Terra.
  • 113:35 - 113:38
    Grazie.
  • 113:38 - 113:45
    Malcolm era sempre coinvolto, in qualche modo, nella lotta e mi ricordo che
  • 113:45 - 113:53
    nel gennaio del 1965, Juanita Poitier organizzò una riunione a casa sua
  • 113:53 - 113:58
    perché i leader regolari dei diritti civili
  • 113:58 - 114:03
    inocntrassero Malcolm X per scoprire le differenze che esistevano tra noi
  • 114:03 - 114:08
    cosicché si potesse uscire da quell'incontro con un programma comune.
  • 114:08 - 114:12
    Ancora una volta, c'erano A.Phillip Randolph, Withney Young, Dorothy Height...
  • 114:12 - 114:18
    e Malcolm X. E molti altri. Martin Luther King non riuscì a partecipare,
  • 114:18 - 114:20
    ma mandò un suo rappresentante.
  • 114:20 - 114:24
    E trascorremmo quella giornata discutendo delle idee di Malcolm,
  • 114:24 - 114:27
    degli errori che aveva commesso, di ciò che voleva fare adesso
  • 114:27 - 114:34
    e come potesse unirsi alle battaglie che la gente stava portando avanti in quel momento.
  • 114:34 - 114:40
    Nel suo sforzo di sostenere un fronte nero unito,
  • 114:40 - 114:43
    Malcolm accettò l'invito del SNCC,
  • 114:43 - 114:48
    il Comitato di Coordinamento degli Studenti Non violenti, a Selma, in Alabama.
  • 114:48 - 114:53
    Era la prima volta che si recava al sud per lavorare con il movimento per i diritti civili.
  • 114:53 - 114:59
    MALCOLM X: "E penso che le persone in questa parte del mondo farebbero bene
  • 114:59 - 115:04
    ad ascoltare il dott.Martin Luther king e a dargli ciò che chiede
  • 115:04 - 115:09
    e a darglielo in fretta, prima che entrino in campo altre fazioni
  • 115:09 - 115:12
    che provino a farlo in un altro modo."
  • 115:12 - 115:16
    La settimana successiva a Malcolm fu negato l'ingresso in Francia
  • 115:16 - 115:21
    sostenendo che la sua presenza avrebbe creato problemi di ordine pubblico.
  • 115:21 - 115:24
    Da quel momento, Malcolm iniziò a pensare che
  • 115:24 - 115:30
    le forze scatenate contro di lui fossero più potenti della sola Nazione dell'Islam,
  • 115:30 - 115:36
    ma continuò a mantenere la calma.
  • 115:36 - 115:41
    Da un punto di vista di bambina, tutte le volte che vedevo mio padre in pubblico, sai,
  • 115:41 - 115:46
    all'aeroporto...c'era un'invasione. Sai, stai andando a prendere papà all'aeroporto
  • 115:46 - 115:51
    e c'è una massa di fotografi e di altre persone e tu non lo vedi da due o tre settimane
  • 115:51 - 115:55
    e tutto ciò che desideri è ricevere il suo abbraccio.
  • 115:55 - 115:58
    Sapevo ovviamente che la nostra famiglia era pedinata,
  • 115:58 - 116:01
    che l'atmosfera che circondava la casa,
  • 116:01 - 116:06
    le macchine parcheggiate, visi che una volta mi erano familiari
  • 116:06 - 116:10
    erano cambiati.
  • 116:10 - 116:17
    La notte in cui Malcolm tornò dall'Europa, la sua famiglia subì un bombardamento.
  • 116:17 - 116:23
    Addormentati in casa c'erano Malcolm, sua moglie incinta e i loro 4 figli.
  • 116:23 - 116:26
    Fuggirono, disarmati.
  • 116:26 - 116:31
    E fu questo che lo turbò probabilmente di più
  • 116:31 - 116:41
    perché dava un''immagine diversa rispetto a quella del temibile e indomito Malcolm X.
  • 116:41 - 116:48
    La notizia arrivò al padre e al marito della sorella Betty e alle sue figlie.
  • 116:48 - 116:54
    Mi aveva detto di aver subito, in passato, delle molestie.
  • 116:54 - 116:57
    Può farci un esempio?
  • 116:57 - 117:00
    Beh', a giugno, in ospedale, quando stavo per dare alla luce il mio ultimo bambino,
  • 117:00 - 117:05
    le mie tre figlie hanno quasi assistito alla morte del padre, per strada e...
  • 117:05 - 117:10
    Che significa che hanno quasi assistito alla sua morte?
  • 117:10 - 117:19
    Beh', alcuni...lui era in auto e alcuni uomini si sono avventati ai due lati dell'auto.
  • 117:19 - 117:21
    Lui è riuscito a scappare.
  • 117:21 - 117:23
    Avete ricevuto minacce... o cose del genere?
  • 117:23 - 117:28
    Minacce? Non abbiamo fatto altro!!!
  • 117:28 - 117:35
    Non ricevo meno di sei, sette telefonate di minacce ogni giorno.
  • 117:35 - 117:41
    Sono rimasta stupita nel sapere che la cosa era stata bombardata,
  • 117:41 - 117:47
    ma non del fatto che i colpevoli fossero musulmani,
  • 117:47 - 117:52
    perché io so che è così che combattono.
  • 117:52 - 117:57
    Lo so...si dà il caso che non sarebbe potuto accadere senza Yusuf Shah...
  • 117:57 - 117:58
    non sarebbe potuto accadere.
  • 117:58 - 118:04
    Non sarebbe potuto succedere se non per opera dei musulmani che vivono a New York!
  • 118:04 - 118:10
    La Nazione dell'Islam accusò Malcolm di essersi bombardato la casa da solo,
  • 118:10 - 118:13
    per non doverla lasciare, come deciso dalla Corte.
  • 118:13 - 118:20
    Più tardi, quel giorno, il rappresentante della Nazione, il Capitano Joseph, aveva ispezionato la scena.
  • 118:20 - 118:21
    Chi ha bombardato la sua casa?
  • 118:21 - 118:25
    Non lo so. Tutto ciò che sappiamo è che è andata in fiamme.
  • 118:25 - 118:27
    Malcolm lo sa?
  • 118:27 - 118:29
    Non lo so. Non ce l'ha mai detto
  • 118:29 - 118:33
    e se l'avesse fatto, sai, li avrebbe dovuti...li avrebbe dovuti portare di fronte alla giustizia.
  • 118:33 - 118:40
    C'erano notizie che raccontavano che qualcuno minacciava la sua vita.
  • 118:40 - 118:42
    La sua vita era davvero in pericolo?
  • 118:42 - 118:47
    Forse. Lui diceva di sì. Diceva di sì.
  • 118:47 - 118:52
    Oggi pensi che nella Nazione ci fosse un clima tale da mettere in pericolo la sua vita?
  • 118:52 - 118:55
    Beh', come sai, nella Nazione
  • 118:55 - 119:01
    ci sono un sacco di generi di persona con pensieri diversi.
  • 119:01 - 119:03
    Hai dei simpatizzanti.
  • 119:03 - 119:07
    Si hanno idee diverse, sai.
  • 119:07 - 119:12
    E ci sono persone che non sono nemmeno interessate al fatto che alla comunità
  • 119:12 - 119:15
    possa piacere quello che ascolta, ma semplicemente non sanno vivere la vita.
  • 119:15 - 119:19
    Tutto può succedere. E questo fa paura!
  • 119:19 - 119:26
    Perciò tutto poteva succedere. Questo era il clima. Questo si diceva.
  • 119:26 - 119:32
    Vedi, è necessario comprendere cosa rappresentava il Signor Muhammad.
  • 119:32 - 119:36
    E' questo che la gente non capisce.
  • 119:36 - 119:39
    MALCOLM X: Volevo dirvi che la mia casa è stata bombardata.
  • 119:39 - 119:45
    E' stata bombardata dal Movimento dei musulmani neri per ordine di Elijah Muhammad.
  • 119:45 - 119:47
    Sono venuti per...
  • 119:47 - 119:51
    avevano pianificato di bombardare sia davanti che sul retro, cosicché che io non potessi uscire.
  • 119:51 - 119:56
    E la bomba ha colpito la finestra e ha svegliato la mia secondogenita.
  • 119:56 - 119:59
    Ma il fuoco ha bruciato l'esterno della casa.
  • 119:59 - 120:02
    Una fiammata, però, è entrata dalla finestra,
  • 120:02 - 120:06
    e avrebbe potuto colpire una bambina di 6 anni, una di 4 anni e una di 2.
  • 120:06 - 120:11
    E vi dico che se fosse accaduto, avrei preso un fucile e avrei sparato a chiunque fosse a tiro.
  • 120:11 - 120:15
    Non avrei aspettato e l'ho detto per questo.
  • 120:15 - 120:21
    La polizia è al corrente dell'operazione criminale del Movimento dei musulmani neri,
  • 120:21 - 120:24
    perché ci sono molti infiltrati.
  • 120:24 - 120:28
    L'unica cosa che rimpiango in tutto questo
  • 120:28 - 120:35
    è che due gruppi di neri debbano lottare e uccidersi a vicenda.
  • 120:35 - 120:39
    Elijah Muhammad potrebbe fermare tutto questo domani, semplicemente alzando la mano.
  • 120:39 - 120:41
    Davvero, lo potrebbe fare.
  • 120:41 - 120:44
    Potrebbe fermare tutto, semplicemente alzando la mano, ma non lo farà.
  • 120:44 - 120:46
    Non ama i neri.
  • 120:46 - 120:48
    Non ama nemmeno i suoi seguaci,
  • 120:48 - 120:50
    prova ne è che si stanno uccidendo a vicenda.
  • 120:50 - 120:54
    Ne hanno ucciso uno nel Bronx. Hanno sparato ad un nero nel Bronx.
  • 120:54 - 121:01
    Domenica mattina hanno provato a prendere 6 di noi e lo schema si è ripetuto in tutto il Paese.
  • 121:01 - 121:04
    Quell'uomo è diventato matto, è completamente fuori di testa.
  • 121:04 - 121:08
    E poi, non puoi avere 70 anni e circondarti
  • 121:08 - 121:15
    di un manipolo di ragazze di 16, 17 e 18 anni e mantenerti sano di mente. Non puoi!
  • 121:18 - 121:23
    Mi chiamo Gene Roberts e ho avuto l'ordine dal dipartimento di polizia di New York
  • 121:23 - 121:35
    di fare l'infiltrato nell'organizzazione di Malcolm e di riportare i l'identità dei suoi membri, i nomi, le armi e tanto altro.
  • 121:35 - 121:45
    Ho partecipato agli incontri e, a volte, sono stato parte del servizio di sicurezza.
  • 121:45 - 121:56
    E durante quel particolare incontro, ero di guardia con altri 4 o 5 ragazzi,
  • 121:56 - 122:09
    quando ho sentito un forte rumore alla mia destra.
  • 122:09 - 122:11
    Mi avvivinai al punto dal quale proveniva il rumore
  • 122:11 - 122:15
    e vidi questo giovane scendere dal corridoio centrale,
  • 122:15 - 122:24
    sgattaiolare dentro fino alla seconda o terza fila e sedersi.
  • 122:24 - 122:30
    Indossava un abito blu, una maglia bianca e una cravatta rossa,
  • 122:30 - 122:37
    che è l'uniforme dei membri della Nazione dell'Islam.
  • 122:37 - 122:42
    Perciò, dopo l'incontro, ho riportato al Dipartimento
  • 122:42 - 122:47
    che pensavo di aver visto la prova generale di un attentato alla vita di Malcolm
  • 122:47 - 122:52
    e che non sapevo quando l'attentato si sarebbe effettivamente compiuto.
  • 122:52 - 122:56
    Malcolm non si aspettava di vivere un'altra settimana.
  • 122:56 - 123:00
    Promise di rivelare i nomi di quelli che stavano progettando di ucciderlo
  • 123:00 - 123:05
    nel corso del successivo incontro domenicale alla sala di ballo Audubon.
  • 123:05 - 123:10
    La sera prima, aveva detto che per noi non sarebbe stata una buona idea
  • 123:10 - 123:18
    andare al Audubon e il giorno successivo
  • 123:18 - 123:23
    chiamò e ci disse, invece, di andarci.
  • 123:23 - 123:31
    E io ero molto felice, sai, di poter andare perché non lo vedevo da 24 ore.
  • 123:31 - 123:41
    Quando mia madre ricevette la chiamata di mio padre che ci chiedeva di raggiungerlo al Audubon,
  • 123:41 - 123:46
    sapevo che qualcosa era diverso. In quel momento era cambiato il ritmo,
  • 123:46 - 123:49
    con tutte le cose che stavano succedendo.
  • 123:49 - 124:01
    Era ancora un'avventura prepararsi e andare da papà. E arrivammo,
  • 124:01 - 124:09
    lui era in ritardo e non ci sedemmo proprio di fronte al palco, a destra.
  • 124:09 - 124:22
    Malcolm entrò e io lo accompagnai più o meno dal centro della sala da ballo alle ali del backstage.
  • 124:22 - 124:31
    Quando arrivai, notai che c'erano già delle persone.
  • 124:31 - 124:39
    C'erano tre persone sedute in prima fila.
  • 124:39 - 124:41
    Erano seduti lì, leggendo il giornale.
  • 124:41 - 124:47
    Nessuno gli prestava attenzione e Malcolm era ancora nel backstage.
  • 124:47 - 124:52
    Benjamin Goodman uscì e aprì l'incontro.
  • 124:52 - 125:00
    Ho aperto il suo discorso, lui si sedette dietro di me e mi disse: "Falla semplice".
  • 125:00 - 125:07
    "Falla semplice" è la parola in codice che diceva a chi lo presentava.
  • 125:07 - 125:11
    Così, lo feci. Presentai il Ministro Malcolm.
  • 125:11 - 125:15
    Non amava i complimenti...sai: "Ecco il Ministro Malcolm, il magnifico" o cose così.
  • 125:15 - 125:18
    Non gli piaceva. Semplice, sai.
  • 125:18 - 125:28
    Poi ho sentito una serie di spari e ho alzato gli occhi
  • 125:28 - 125:32
    e quei tre uomini seduti davanti
  • 125:32 - 125:39
    stavano intorno a Malcolm da destra a sinistra e gli stavano sparando.
  • 125:42 - 125:49
    Ho visto mio marito cadere all'indietro,
  • 125:49 - 125:53
    cadde all'indietro...non si accasciò.
  • 125:53 - 126:02
    Cadde all'indietro subito. E poi provai a...ho dimenticato i miei figli. Ho provato a raggiungerlo.
  • 126:02 - 126:10
    Ero di fronte agli assassini, li ho visti alzarsi e uccidere mio padre...
  • 126:10 - 126:17
    un'immagine che...mi chiedo se avrei potuto evitarlo.
  • 126:54 - 126:56
    Stavo andando ad Audubon quel giorno,
  • 126:56 - 127:03
    ma ero stanca e mi ero detta: "Ah, ci andrò la prossima settimana",
  • 127:03 - 127:07
    andai in cucina, misi il caffè sul fornello ,
  • 127:07 - 127:08
    accesi la radio...
  • 127:08 - 127:15
    Nel mio piccolo appartamento, avevo un piccolo tavolo da cucina bianca e nera con delle piccole sedie nere
  • 127:15 - 127:19
    e una piccola radio nera sul tavolo.
  • 127:19 - 127:25
    Accesi la radio mentre me ne stavo lì, in piedi, pensando a ciò che era successo la sera prima.
  • 127:25 - 127:34
    Mi girai verso il fornello per prendere il caffè e sentii una notizia alla radio,
  • 127:34 - 127:38
    diceva che Malcolm era stato ucciso.
  • 127:51 - 127:55
    [Piangendo] E rimasi impietrita.
  • 127:55 - 128:02
    Mi ricordo di essere tornata in quella cucina e di aver urlato.
  • 128:02 - 128:09
    Ero nella casa di una famiglia ebrea
  • 128:09 - 128:14
    e avevano detto in modo molto superficiale che "Malcolm X era stato ucciso."
  • 128:14 - 128:18
    [Piangendo] Poi qualcuno disse:
  • 128:18 - 128:25
    "Dopo tutto era un antisemita", non ci diedi peso
  • 128:25 - 128:30
    sapendo benissimo che non era così.
  • 128:30 - 128:43
    Poi mi scusai, andai in bagno e piansi per 15 minuti.
  • 128:43 - 128:52
    Niente al mondo mi avrebbe fatto accettare il fatto che Malcolm era stato ucciso, niente.
  • 128:52 - 128:54
    Per me, può sembrare un pò strano,
  • 128:54 - 128:59
    lui è vivo, davvero e un giorno mi vendicherò.
  • 128:59 - 129:04
    Era così che andavo a letto ogni notte.
  • 129:06 - 129:10
    Tre membri della Nazione dell'Islam furono arrestati e condannati per l'omicidio,
  • 129:10 - 129:20
    ma la possibilità che esistesse una cospirazione più ampia atta ad indurre al silenzio Malcolm X non fu mai approfondita.
  • 129:20 - 129:24
    Malcolm X aveva detto che i Musulmani neri stavano cercando di ucciderlo
  • 129:24 - 129:28
    e ieri, prima che gli sparassero, aveva detto che avrebbe fatto i nomi di quelli che, secondo lui, avrebbero commesso il crimine.
  • 129:28 - 129:30
    Vuole commentare?
  • 129:30 - 129:36
    Non lo so...non sapevo che qualcuno volesse uccidere Malcolm.
  • 129:36 - 129:40
    Non ero addolorato, non ero dispiaciuto.
  • 129:40 - 129:44
    Per cosa?
  • 129:44 - 129:50
    E come disse il Signor Muhammad, insegnò la violenza e morì in modo violento.
  • 129:50 - 129:53
    Ed era un ipocrita.
  • 129:53 - 129:57
    Io dico che era un Benedict Arnold.
  • 129:57 - 130:12
    La sera prima del funerale, la Nazione dell'Islam tenne la sua convention annuale Savior's Day a Chicago.
  • 130:12 - 130:19
    Avevo ricevuto la notizia che mio fratello Malcolm era stato ucciso a colpi di pistola ed ero scioccato,
  • 130:19 - 130:27
    ma sapevo che aveva intrapreso una strada molto irresponsabile e pericolosa
  • 130:27 - 130:34
    e se avessi detto che non ero scioccato, avrei detto una bugia.
  • 130:34 - 130:41
    Ma, fratelli e sorelle, sono felice di poter parlare con voi anche se per pochi minuti.
  • 130:41 - 130:47
    Il fratello Malcolm è morto e non c'è nulla che possiamo fare per riportarlo in vita. PUBBLICO: "Giusto".
  • 130:47 - 130:55
    E saremmo degli stupidi, nelle condizioni in cui oggi vivono i cosiddetti neri,
  • 130:55 - 130:59
    se ci confondessimo e iniziassimo a farci la guerra e a litigare tra noi...PUBBLICO: Vero.
  • 130:59 - 131:04
    ...e dimenticassimo chi ci ha trascinati per primo in questa situazione.
  • 131:08 - 131:11
    Nel giorno dei funerali di Malcolm,
  • 131:11 - 131:21
    ero nella camera d'hotel con mio fratello e lo stavamo guardando, io e Philbert,
  • 131:21 - 131:25
    lo guardavamo in televisione.
  • 131:25 - 131:30
    Pensavo che forse ci sarei dovuto essere,
  • 131:30 - 131:34
    ma non avevo nessuna voglia di uscire da lì.
  • 131:34 - 131:38
    Quando conosci le circostanze e il tipo di persone con cui hai a che fare,
  • 131:38 - 131:41
    devi farti un pensiero tuo, personale.
  • 131:41 - 131:46
    E in quel momento non c'era posto per me.
  • 131:46 - 131:49
    Tu non sai che genere di pazzi sono seduti lì
  • 131:49 - 131:53
    pensando di star facendo la volontà di Dio e questo genere di cose
  • 131:53 - 131:55
    e qui c'è un membro della loro famiglia.
  • 131:55 - 131:58
    Tu non sai cosa sono capaci di fare...
  • 131:58 - 132:05
    Per questo motivo, non c'ero. E penso sia questo il motivo per cui sono ancora qui.
  • 132:31 - 132:35
    Di tutti i leader che ho conosciuto, amato e ammirato
  • 132:35 - 132:38
    e con i quali ho camminato e che ho seguito, questo,
  • 132:38 - 132:41
    come ho detto prima, è stato quello che ho sentito più vicino.
  • 132:41 - 132:45
    Ho sentito di aver perso un figlio.
  • 132:45 - 132:49
    Così ho pensato che mi sarebbe piaciuto che i miei figli e le generazioni a venire
  • 132:49 - 132:55
    conoscessero l'aspetto più importante di Malcolm X:
  • 132:55 - 132:59
    che era il nostro uomo, sai,
  • 132:59 - 133:01
    il nostro brillante principe nero,
  • 133:01 - 133:07
    che non esitò a morire perché ci amava.
  • 133:07 - 133:18
    Pensavo che onorando lui, avremmo onorato il meglio di noi.
  • 133:22 - 133:26
    Quando finirono i funerali i musulmani arrivarono
  • 133:26 - 133:32
    e lo vestirono per una vera sepultura musulmana
  • 133:32 - 133:37
    E dopo andammo al cimitero
  • 133:37 - 133:40
    e quando arrivammo, sai,
  • 133:40 - 133:46
    i becchini professionisti era lì, in piedi, con le loro pale, ma alcuni fratelli neri dissero: "No, uh-uh".
  • 133:46 - 133:55
    Non ve lo lasceremo fare. Saremo noi a scavare questa fossa. Ricopriremo noi questo fratello con la terra".
  • 133:55 - 134:02
    E in quel momento fui fiero di essere nero.
  • 134:14 - 134:16
    Non penso che fossimo mai stati amici o che avremmo mai potuto esserlo.
  • 134:16 - 134:24
    Penso che il colore della nostra pelle e la sua visione di questa grande divisione, non ce l'avrebbe permesso,
  • 134:24 - 134:26
    ma penso che arrivammo a...
  • 134:26 - 134:32
    il nostro rapporto si trasformò da un rapporto in cui ci incontravamo per fare delle interviste
  • 134:32 - 134:35
    a un rapporto in cui ci incontravamo per conversare.
  • 134:35 - 134:41
    E anche in occasione del nostro primo incontro, non sentii mai,
  • 134:41 - 134:45
    è strano dirlo, ma non l'ho mai presa sul personale.
  • 134:45 - 134:49
    Anche se avevo gli occhi blu e anche se lui parlava di 'occhi blu del diavolo',
  • 134:49 - 134:56
    non l'ho mai presa sul personale.Sapevo di far parte del gruppo incriminato,
  • 134:56 - 135:01
    ma aveva un modo di farti sentire a tuo agio, ti faceva sentire come se parlasse da uomo a uomo.
  • 135:01 - 135:07
    Ho guardato l'orologio o sono comparsa più tardi da qualche parte e ho sentito Malcolm dire che
  • 135:07 - 135:16
    non si fidava della gente senza orologio e che non si preoccupasse del tempo.
  • 135:16 - 135:25
    Me lo disse la prima volta quando avevo 14 anni e lo sento ancora oggi come se fosse ancora qui e come se lo stesse dicendo ancora.
  • 135:25 - 135:27
    Qual'è il tuo ultimo obiettivo?
  • 135:27 - 135:29
    MALCOLM X: "L'unico modo per risolvere il problema
  • 135:29 - 135:34
    è che l'uomo bianco e l'uomo nero si siedano allo stesso tavolo.
  • 135:34 - 135:36
    L'uomo bianco deve essere libero di esprimere ciò che pensa
  • 135:36 - 135:39
    senza ferire i sentimenti del nero
  • 135:39 - 135:42
    e il cosiddetto negro deve sentirsi libero di esprimere la sua opinione
  • 135:42 - 135:44
    senza ferire i sentimenti del bianco.
  • 135:44 - 135:47
    Devono affrontare i problemi che sono sotto il tappeto e portarli a galla
  • 135:47 - 135:50
    e risolvere il problema con un approccio intelligente.
  • 135:50 - 135:52
    GIORNALISTA: "Ti consideri un militante?"
  • 135:52 - 135:59
    MALCOLM X: (Risata) "Mi considero Malcolm!"
  • 136:01 - 136:14
    (Sottotitoli)
Title:
Malcolm X: Make It Plain (Full PBS Documentary)
Description:

Il documentario del 1994 della PBS sulla vita di Malcolm X.

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Video Language:
English
Team:
Film & TV
Duration:
02:18:38

Italian subtitles

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