-
[Musica]
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Chi vi ha insegnato a odiare il colore della vostra pelle?
-
Chi vi ha insegnato a odiare la fibra dei vostri capelli?
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Chi vi ha insegnato a odiare la forma del vostro naso e delle vostre labbra?
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Chi vi ha insegnato a odiarvi dalla testa ai piedi?
-
Chi vi ha insegnato a odiare la vostra stessa natura?
-
Chi vi ha insegnato a odiare la vostra razza di appartenenza
-
così tanto da evitare di incontrarvi?
-
Sapete, prima di venire a chiedere se Muhammad predicasse l'odio, dovreste chiedervi
-
chi vi abbia insegnato a odiare il modo in cui Dio vi ha creati.
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La maggior parte di noi neri, o negri come ci chiamava,
-
pensava davvero di essere libero,
-
senza rendersi conto che nel nostro subconscio, tutte quelle catene che pensavamo fossero state spezzate erano ancora lì
-
e c'erano molte situazioni in cui ciò che realmente ci motivava
-
era il nostro desiderio di essere amati dall'uomo bianco.
-
Malcolm intendeva colpire al cuore quel senso di inferiorità.
-
Sapeva che sarebbe stato doloroso.
-
Sapeva che la gente l'avrebbe potuto ammazzare per questo,
-
ma osò correre quel rischio.
-
Malcolm X diceva qualcosa che andava ben oltre ciò che diceva qualunque altro leader dell'epoca.
-
Mentre gli altri leader supplicavano di entrare nella casa del loro oppressore,
-
lui vi diceva di costruire la vostra casa.
-
Eliminò la paura per gli afroamericani.
-
Disse: "Dirò ad alta voce ciò che pensate"
-
e aggiunse "Vedrete, la gente ascolterà, e non per forza ci farà qualcosa, ok?
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Ma non parlerò per le masse."
-
Quando lo disse in modo così forte, in modo così virile:
-
"Io non ho paura di dire quello che pensate da tutti questi anni,"
-
ecco perché l'amavamo.
-
Lo disse ad alta voce, non a porte chiuse,
-
Ha affrontato l'America per noi.
-
E io, come musulmano, credo che l'uomo bianco sia abbastanza intelligente.
-
Se gli si facesse capire come ci sentiamo realmente noi neri
-
e quanto siamo stufi senza usare quelle vecchie paroline dolci accomodanti
-
Perché siete voi stessi a complicarvi le cose.
-
L'uomo bianco vi crede quando lo riempite di quelle vecchie paroline dolci
-
perché gli avete parlato in maniera dolce sin da quando vi ha portato qui
-
Smettetela di adularlo!
-
Ditegli come vi sentite!
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Ditegli in che razza di inferno vi sentite intrappolati, e fategli sapere che se non è disposto a pulirsi la casa, se non è disposto a pulirsi la casa,
-
non dovrebbe avercela una casa. [folla: Giusto!] Dovrebbe prendere fuoco e venire distrutta...
-
[applauso]
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[tamburi e musica]
-
In questi angoli delle strade di Harlem, per la maggior parte di questo secolo, i neri hanno celebrato la loro cultura,
-
e discusso il problema razziale in America.
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È qui che Malcolm si è unito per la prima volta ai predicatori di strada che davano voce alla speranza di Harlem, e alla sua rabbia.
-
Ho insegnato il nazionalismo e ciò significa che voglio andarmene da questo Paese di bianchi perché l'integrazione non avverrà mai.
-
Voi non verrette mai, finché vivrete,
-
integrati nel sistema dell'uomo bianco.
-
La 125esima strada e la Seventh Avenue sono state
-
il centro dell'attività degli oratori neri di strada.
-
Quando Malcolm arrivò, tecnicamente non aveva uno spazio.
-
Allora costituì la sua base, potremmo dire, di fronte alla libreria di Elder Michaux.
-
Quando Malcolm salì sul piccolo palco, per i primi 4, 5 minuti non poté parlare.
-
La gente lo acclamava a gran voce
-
e lui rimase lì, a prendersi ciò che meriava
-
e poi aprì la bocca.
-
Definirono il Signor Muhammad un insegnante di odio
-
perché vi fece odiare la droga e l'alcool.
-
Definirono il Signor Muhammad come la supremazia nera
-
perché insegnava a voi e a me non solo che siamo buoni come lo sono i bianchi,
-
ma che siamo meglio dei bianchi.
-
Sì, meglio dei bianchi.
-
Voi siete meglio dei bianchi
-
e non c'è nulla da aggiungere.
-
Nemmeno da dirlo, voi lo sapete che siamo come lui.
-
Lui a chi è uguale?
-
Guardate la vostra pelle.
-
Non potete paragonare la vostra pelle con la sua
-
perché la vostra pelle sembra oro in confronto alla sua.
-
C'è stato un tempo in cui sbavavamp per l'uomo bianco.
-
Pensavamo che fossero belli perché eravamo ciechi e stupidi.
-
Non riuscivamo a vederli come realmente sono.
-
ma quando l'onorevole Elijah Muhammad è arrivato e ci ha insegnato la religione dell'Islam.
-
che ci ha puliti, ci ha fatto vedere noi stessi
-
e ora vediamo quella vecchia creatura pallida esattamente per quello che è,
-
nient'altro che una vecchia creatura pallida.
-
Me ne sono andato da quel comizio con la sensazione che
-
una volta che lo si sente parlare,
-
non si torna più quelli che si era prima.
-
Dovete, anche mantenendo la vostra posizione, ripensarla.
-
Non eravamo abituati a sentirci dire che eravamo diavoli
-
e che eravamo degli oppressori, qui nella nostre bellissime città del nord.
-
Stava parlando per una massa silenziosa di neri
-
e gridò dall'etere degli stessi diavoli. Si trattava di un atto di guerra.
-
Quando scese dal palco, saltai dall'isola,
-
camminai verso di lui e ovviamente quando arrivai da lui le guardie del corpo
-
mi si pararono davanti e lui li spinse via.
-
Io andai di fronte a lui, gli allungai la mano
-
e gli dissi: "Mi piacciono alcune della cose che lei dice. Non sono d'accordo su tutto, ma su alcune cose sì.
-
Lui mi guardò, mi strinse la mano gentilmente e disse:
-
"Un giorno lo sarai, sorella. Un giorno lo sarai" e sorrise.
-
Per rendere più chiaro il suo messaggio, Malcolm ha usato la sua propria vita come una lezione ai neri americani.
-
Predicò con fiabe e parabole
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e più tardi, scrivendo la sua autobiografia con Alex Haley,
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cercò di controllare come la sua vita sarebbe stata interpretata in futuro.
-
Fui colpita in particolare da un'affermazione che aveva fatto su di sé.
-
Aveva detto: "Sono una parte di tutto quello che ho incontrato"
-
e ciò significa che tutto quello che aveva fatto da giovane lo aveva messo di frtonte a delle cose
-
e gli aveva insegnato abilità di diversa natura e
-
ognuna di queste avevano portato Malcolm a diventare il portavoce della Nazione dell'Islam.
-
Sei nata ad Omaha, giusto?
-
si, signore.
-
E tu e la tua famiglia avete lasciato Omaha quando avevi circa un anno?
-
Penso di aver avuto circa un anno.
-
Perchè andarono via da Omaha?
-
Beh', da quello che ho capito, il Ku Klux Klan aveva bruciato ona delle loro case ad Omaha
-
Il Ku Klux Klan era diffuso.
-
Sono sicuro che abbiano reso la tua famiglia molto triste.
-
se non infelice, sicuramente insicura.
-
Perciò avrai dei pregiudizi,
-
un punto di vista personale pregiudizievole.
-
In altre parole, non puoi avere un punto di vista aperto, accademico, giusto?
-
Penso non sia corretto perché nonostante quello che è successo ad Omaha
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e benché una volta trasferiti a Lansing, in Michigan, ci bruciarono nuovamente la casa
-
e nonostante mio padre sia stato ucciso dal Ku Klux Klan,
-
nonostante tutto questo, nessuno era più integrato con i bianchi di me.
-
Nessuno ha vissuto di più nella società dei bianchi di me.
-
eravamo gli unici bambini bianchi del quartiere,
-
ma dietro casa nostra avevamo un pezzo di bosco
-
e così i bambini bianchi venivano tutti a casa nostra e poi andavano a giocare nel bosco.
-
Allora Malcolm diceva "Ok, andiamo a giocare a Robin Hood?"
-
E allora andavamo dietro casa a giocare a Robin Hood
-
e Robin Hood era Malcolm
-
e i bambini bianchi erano d'accordo.
-
Malcolm diceva di essere quello ad avere la pelle più chiara tra i sette figli nati a Earl e Louise Little,
-
ricordo, diceva, dell'uomo bianco che aveva violentato la madre di sua madre.
-
Nel 1929, quando Malcolm aveva 4 anni, suo padre, un carpentiere e predicatore,
-
trasferì la famiglia a Lansing, nel Michigan.
-
Lansing era una piccola cittadina e la zona est era quella in cui vivevano i neri.
-
Malcolm e la sua famiglia vivevano fuori dalla città
-
e avevano un terreno di quattro acri che ospitava una piccola casa,
-
quindi erano considerati dei contadini.
-
Tre mesi dopo l'arrivo dei Little, i vicini bianchi intrapresero un'azione legale per farli sfrattare.
-
Un giudice della Contea decise che soltanto i bianchi potessero possedere una proprietà agricola,
-
ma Earl Little si rifiutò di andarsene.
-
Qui nel Michigan, il Ku Klux Klan aveva almeno 70.000 membri, cinque volte di più che in Mississipi.
-
Per la famiglia di Malcolm, l'ostilità dei bianchi era un fatto.
-
Eravamo tutti a casa e stavamo dormendo quando improvvisamente sentimmo un'esplosione.
-
Quando ci svegliammo, c'era fuoco ovunque e tutti correvano da una stanza all'altra.
-
Tutto ciò che ricordo è mia madre che ci diceva:
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"Sveglia, sveglia, sveglia, la casa sta bruciando" e di scappare fuori. questo è ciò che ricordo.
-
Sentivo mia madre e mio padre che urlavano.
-
E intanto si assicurarono di averci radunati e poratti fuori.
-
La casa era distrutta. Non arrivarono i pompieri, nulla e noi eravamo distrutti.
-
Il padre di Malcolm, Earl Little, accusò i bianchi del posto di aver appiccato il fuoco.
-
La polizia accusò Earl e lo arrestò per incendio doloso. Più tardi le accuse vennero ritirate.
-
nella città in cui siamo cresciuti, i bianchi ci definivano "quei negri boriosi" o
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"quei negri scaltri che vivono nel sud della città".
-
In quei giorni, tutte le volte in cui un bianco si riferiva a te dicendo 'scaltro negro',era un modo per dire "Questo è un negro fa tenere d'occhio perché non è scemo".
-
Mio padre era indipendente. Non voleva che nessuno gli facesse l'elemosina.
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Voleva coltivare il suo cibo. Non voleva che nessuno esercitasse un'autorità sui suoi figli.
-
Voleva essere lui ad esercitare l'autorità e lo fece.
-
Parlava sempre secondo il modo di pensare di Marcus Garvey e cercava di spingere i neri a organizzarsi,
-
non per creare problemi, ma per lavorare tutti insieme
-
ad un miglioramento delle loro condizioni.
-
Ma in quel periodo, chi lo faceva veniva ancora considerato un agitatore.
-
Negli anni '20 Marcus Garvey,
-
un nazionalista di colore, predicò che gli Americani di colore dovessero costruire una nazione indipendente da quella dei bianchi.
-
Con centinaia di migliaia di membri, la Universal Negro Improvement Association, cercava legami più stretti con i Paesi africani.
-
La UNIA aveva la sua bandiera, il suo inno nazionale e una legione africana impegnata a difendere i neri nel Paese e all'estero.
-
L'Ufficio di Investigazione americano etichettò Garvey 'uno dei principali agitatori neri'.
-
Il Governo federale lo deportò nel 1927, ma i genitori di Garvey rimasero suoi seguaci.
-
Earl recrutò nuovi membri.
-
Luoise scriveva per il giornale di Garvey.
-
Era mia madre che ci leggeva il giornale di Garvey, 'The Negro World'
-
ed era lei che ci diceva di essere indipendenti,
-
che non avremmo dovuto definirci 'negri', eravamo neri
-
e dovevamo essere orgogliosi di definirci neri.
-
Qual'è il tuo vero nome?
-
Malcolm. Malcolm X.
-
E' il tuo nome legale?
-
Per quanto mi riguarda, è il mio vero nome.
-
Ti dispiace dirmi qual'era il cognome di tuo padre?
-
Mio padre non conosceva il suo cognome.
-
Mio padre ottenne il suo cognome da suo nonno, che a sua volta lo ottenne da suo nonno, che, a sua volta, lo ottenne dal suo schiavista.
-
I cognomi veri della nostra gente sono andati perduti.
-
Ma la schiavitù non
-
può durare per sempre.
-
C'è un punto nell'albero genealogico della tua famiglia in cui si è riusciti a trovare un cognome? E se sì, qual'era?
-
Il cognome dei miei avi.
-
Sì?
-
Gli venne tolto quando furono portati in America e ridotti in schiavitù
-
e poi gli fu dato il cognome dello schiavista che abbiamo rifiutato e continuaimo a rifiutare.
-
Vuoi dire che non mi vuoi dire qual'era il cognome di tuo padre o quale quello che gli anno dato?
-
Non l'ho mai riconosciuto.
-
Nel settembre del 1931,
-
Malcolm aveva sei anni quando sua madre ebbe una premonizione.
-
Eravamo tutti a casa e mangiammo insieme.
-
Mia madre stava dando da mangiare a Wesley, mio fratello più piccolo,
-
probabilmente lo stava allattando perché era seduta a tavola e si addormentò,
-
con il braccio il bambino che stava allettando.
-
Mio padre si era alzato, era andato in camera da letto rassettare e per andare in città a prelevare dei soldi.
-
Lei si svegliò e disse: "Earl, Earl, non andare in città.
-
Se ci vai, non tornerai."
-
Quella notte, intorno alle 23, Earl Little fu trovato in una zona isolata fuori da Lansing,
-
con il corpo quasi tagliato in due dalle ruote di un tram.
-
La polizia fece passare la morte di Earl Little come un incidente.
-
C'erano molte aspetti poco chiari su questo caso,
-
perché sembrava che più che aver subito un incidente, Earl Little fosse stato spinto sotto il tram.
-
Nei fatti,
-
mi ricordo di aver sentito solo questo,
-
che era stato probabilmente spinto sotto le ruote del tram.
-
La morte di mio padre fu un
-
enorme shock per la mia famiglia
-
perché lui rappresentava il potere.
-
Lui era la forza.
-
Eravamo organizzati,
-
eravamo una famiglia strutturata.
-
Quando uscivo da scuola,
-
quando tutti noi uscivamo da scuola, io e i miei fratelli e le mie sorelle,
-
andavamo dritti a casa a lavorare
-
in giardino, a pulire il pollaio. Poi ci preparavamo per andare a dormire,
-
ci alzavamo il mattino e ricominciavamo.
-
Pompavamo l'acqua e la portavamo in casa.
-
Questo quando papà era vivo,
-
perché non farlo significava essere frustati.
-
Perciò eravamo disciplinati.
-
E quando mio padre fu ucciso,
-
mia madre non era in grado di correre veloce quanto me o Malcolm
-
e questo ci permise di passarla liscia,
-
cosa che non avremmo mai provato a fare.
-
E diventammo sempre più deboli.
-
Negli anni della Grande Depressione, Louise Little lottò per crescere i suoi sette figli
-
Arrivò a non avere più nemmeno un'entrata.
-
Ci provò e trovò un lavoro.
-
Era una donna orgogliosa.
-
Era molto orgogliosa.
-
Vendeva. Faceva guanti all'uncinetto da vendere.
-
Faceva molte cose per non dover dipendere solo dal sussidio.
-
Non le piaceva che le si dicesse ciò che doveva o non doveva fare.
-
E questa fu una delle cose che la devastò di più.
-
Più il tempo passava e più si consumava.
-
[Music]
-
In sette anni, mentre Malcolm diventava adolescente,
-
sua madre abbandonava lentamente la sua famiglia.
-
Due giorni prima del Natale del 1938,
-
a Louise Little fu diagnosticata la sindrome una sindrome paranoide e venne mandata all'Ospedale pubblico Kalamazoo
-
e quando un giorno tornai da scuola e non la trovai,
-
mi ricordo di essermi sentito vuoto perché mia madre non ci aveva mai lasciati.
-
E ho sentito il dolore della sua assenza ogni giorno
-
e sarebbe stato solo per un paio di settimane,
-
sai.
-
Sarebbe stata meglio e sarebbe tornata a casa subito.
-
E passarono anni.
-
Louise Little sarebbe rimasta al Kalamazoo per 26 anni.
-
Malcolm aveva 13 anni e assistette alla decisione della Corte di spaccare la sua famiglia,
-
di affidare i bambini più piccoli a famiglie adottive a Lansing
-
e di spedirlo in una comunità bianca a 10 miglia di distanza.
-
In passato,
-
l'arma principale dell'uomo bianco è stata quella di dividere e conquistare.
-
Se prendo la mia mano e ti dò uno schiaffo,
-
non lo senti nemmeno.
-
Forse ti pungerò perché queste dita sono separate,
-
ma tutto ciò che devo fare per metterti al tuo posto è avvicinare le dita.
-
Era un uomo che alle medie in Michigan,
-
una scuola in cui penso fosse l'unico nero nella sua classe e uno dei pochissimi in tutta la scuola
-
si comportò in modo eccezionale.
-
Uno studente
-
che è stato rappresentante di classe,
-
in mezzo a tutti quei bianchi.
-
Ovviamente, doveva essere eccezionale per raggiungere tali obiettivi.
-
E poi c'è il Malcolm che ha abbandonato la scuola e che è andato a Roxbury, in Massachusetts,
-
dove si mostrò, per la prima volta, per quello che genericamente chiamiamo 'agitatore'.
-
[Music]
-
In quei giorni, mi definivo il piccolo agitatore di Roxbury.
-
E quel particolare giorno,
-
Malcolm X era venuto a Boston e indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga,
-
un cappotto a tre quarti, con la catenella che scendeva fino alle caviglie.
-
Non lo so, l'ultima volta che mi ricordo, quell'abbigliamento era stato usato da Cab Callowy durante le sue performance.
-
Quando Malcolm lasciò Lansing,
-
non aveva altro che un vecchio vestito a quadretti,
-
'un vestito da bianco',
-
come lo chiamavo.
-
Quando tornò da Boston, oh Dio,
-
Malcolm indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga
-
e una catenella che dal suo cappello andava fino al bavero
-
e fu sulla bocca di tutti.
-
Tutti parlavano di Malcolm.
-
[Musica]
-
E poi mentre ballava sulla pista e girava,
-
quei pantaloni sembravano un pallone galleggiante
-
con..quella giacca sembrava un'ala.
-
Il modo in cui ballava e fluttuava con quel grande cappello sulla testa e la catenella che si muoveva
-
mandava in estasi le ragazze.
-
[Musica e canti]
-
A Boston, lo chiamavano 'il rosso di New York'.
-
A New York lo chiamavano 'il rosso di Detroit'.
-
I suoi capelli erano 'lisciati'.
-
Era comunista e aveva delle fotografie di sé con Billie Holiday
-
e con gente che a quei tempi il mondo nero aveva appena cominciato a conoscere.
-
Malcolm lavorò in una cucina sulla New Haven Railroad, tra Boston, New York e Washington D.C.
-
Nel 1942, all'età di 17 anni, si trasferì ad Harlem e iniziò un viaggio in un mondo fatto di locali da after-hour e piccoli agitatori.
-
Arrivò a un punto in cui disse:
-
"Non ce la farai mai con questo lavoro da usciere, vendendo panini su questi treni e lucidando scarpe o cose così."
-
Disse: "Non andrai da nessuna parte".
-
Aveva la fama di essere un agitatore. Era una persona di strada,
-
ma non un agitatore.
-
Era un imbroglione, sì, genio della truffa.
-
Lo definivano artista.
-
Quando i bianchi uscivano di notte e volevano donne bianche,
-
poteva fargliele avere.
-
Se volevano whiskey di contrabbando, sapeva dove trovarlo.
-
Se volevano droga, sapeva dove prenderla.
-
Fece in modo di sapere cosa volevano e sapeva come ottenerlo
-
e c'era sempre quando si poteva ottenere dei profitti.
-
Ed è così che iniziò.
-
Guardando indietro a quei momenti,
-
Malcolm disse che c'erano soltanto tre cose che lo preoccupavano:
-
il carcere, un lavoro e l'esercito.
-
Per evitare di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale,
-
disse al suo reclutatore che voleva spingere i soldati neri a uccidere i bianchi.
-
Fu giudicato inabile alle armi.
-
La vita notturna ad Harlem, il gioco d'azzardo e la droga erano costosi per Malcolm.
-
Era già stato arrestato due volte per reati minori.
-
Quando, nel 1945, tornò a Boston,
-
organizzò una banda per svaligiare le case di ricche famiglie.
-
Tra gli altri membri della banda c'era anche il suo amico Malcolm Jarvis,
-
la sua fidanzata bianca, Bea e altre due donne bianche.
-
Questa ragazza sapeva che quella gente erain Florida in quel periodo dell'anno
-
e che a casa non c'era nessuno.
-
Quindi entrammo in casa e rubammo alcune cose di valore ed era Malcolm
-
a prendersi la maggior parte delle cose, le impegnava e ci guadagnava dei soldi
-
per il suo gioco d'azzardo.
-
Dopo due settimane così,
-
fece un errore.
-
Andò al banco dei pegni per riprendere un orologio che valeva migliaia di dollari e che proveniva
-
da una di quelle case e così fu arrestato da tre poliziotti.
-
Malcolm Little, Malcolm Jarvis e le tre donne furono incriminati per furto con scasso.
-
In tribunale la vera questione diventò che due uomini neri erano insieme
-
a delle donne bianche.
-
Malcolm era coinvolto con due donne binache e fu questo che rese il caso così poderoso.
-
Così oltraggioso.
-
Le donne testimoniarono che Malcolm le aveva obbligate a partecipare alle rapine.
-
I due uomini vennero condannati ad una pena durissima: dagli otto ai dieci anni in una prigione di Stato.
-
Quando ci condannarono, andai fuori di me.
-
Mi alzai, mi aggrappai alle sbarre della gabbia e le feci tremare, tanto che quasi le feci cadere a terra,
-
urlai contro il giudice, dicendo:
-
" Uccidetemi, invece di darmi dieci anni di galera"
-
Sì, ero quello che chiamate un pazzo negro, sì, lo ero.
-
E sapevo che ciò che avevo visto
-
era vero.
-
Sapevo che tra le risa stavano pensando. "Guarda che abbiamo fatto, l'abbiamo fatta al negro."
-
E poi, prima che le ragazze venissero fatte uscire, ebbero il coraggio di chiedere alle ragazze di accusarci di
-
stupro. Le ragazze non lo fecero.
-
Malcolm Little aveva 20 anni e doveva scontare dagli 8 ai 10 anni in una progione di Stato.
-
Si era allontanato dall'orgoglio di cui parlava Garvey e dall'indipendenza che predicavano i suoi genitori.
-
Ora era il prigioniero numero 22843.
-
Commettere un reato una volta non è una disgrazia,
-
ma continuare a commetterli sì, lo è.
-
In passato sono stato un criminale. Sono stato in prigione.
-
Non me ne vergogno. Non potreste mai usare questo contro di me
-
e lui sta usando il bastone sbagliato. Non sento quel bastone.
-
[Acclamazioni e applausi]
-
Hanno accusato Gesù di sedizione.Non è così?
-
Hanno detto che era contro Cesare. Gli hanno detto di essere stato discriminante per aver detto ai suoi discepoli:
-
"Non andare fra i gentili, andate fra le pecore smarrite. Andate fra coloro che non sanno chi sono,
-
che hanno consapevolezza di sè e che sono stranieri in una terra che non è la loro. Andate fra questa gente. Andate
-
fra gli schiavi. Andate fra i cittadini di seconda classe. Andate fra chi sta soffrendo le conseguenze delle brutalità di Cesare."
-
E se Gesù fosse qui in America oggi, non andrebbe fra l'uomo bianco. L'uomo bianco è l'oppressore.
-
Lui andrebbe fra gli oppressi. Andrebbe fra gli umili. Andrebbe fra i semplici.
-
Andrebbe fra i reietti e i disprezzati.
-
Andrebbe fra i cosiddetti negri americani.
-
Dietro le mura della prigione, Malcolm organizzò scommesse, nutrì la sua dipendenza dalla droga e argomentò contro Dio.
-
Gli uomini in carcere lo chiamavano Satana.
-
Ma allo stesso tempo, incoraggiato da un compagno nero più anziano, Malcolm iniziò a leggere e a prendere lezioni di inglese.
-
Malcolm ha descritto la vita in prigione in modo vivido, parlando della solitudine e della limitatezza, ma aveva dei progetti
-
per i quali leggeva molto per cui, sicuramente,
-
scriveva molto,
-
perchè penso ci fossero dei periodi in cui mi scriveva probabilmente tutti i giorni.
-
Durante il secondo anno di prigione, i suoi fratelli e le sue sorelle gli scrissero relativamente a quello che loro chiamavano
-
la religione naturale dei neri,
-
una religione che insegnava che i neri eranoil popolo autentico, che Dio era nero e che
-
si chiamava Allah.
-
Dissero a Malcolm che ora erano membri della Nazione dell'Islam, seguaci dell'onorevole
-
Elijah Mohammad, il messaggero di Allah.
-
Penso che, per la nostra gente in America, l'Islam sia una delle più grandi religioni di tutti i tempi. I cosiddetti negri Americani
-
devono essere completamente rieducati e l'Islam dà loro l'abilitazione ad essere orgogliosi e
-
a non vergognarsi di essere chiamati neri.
-
Sono entrato nel Movimento musulmano nel 1947 e
-
poi ho iniziato a portarci i miei fratelli e le mie sorelle.
-
Noi eravamo già stati indottrinati con la filosofia di Marcus Garvey, perciò
-
non era necessario che ci convincessero che eravamo neri
-
e che dovessimo andarne fieri.
-
Lo eravamo già quando entrammo nel Movimento.
-
Perciò scrissi a Malcolm e gli dissi
-
che se avesse avuto fede in Allah, sarebbe uscito di prigione. Scrissi solo questo perché so
-
che era molto poco tollerante nei confronti della religione e io non volevo che lui perdesso quel poco di tolleranza che aveva..
-
I fratelli e le sorelle di Malcolm scrissero al giovane prigioniero che i neri in America
-
erano membri di una tribù perduta, da spedire presto oltre il confine.
-
E i bianchi, secondo Elijah Mohammad, era una razza di demoni la cui dominazione dulla Terra
-
stava finendo.
-
Prima di tutto, gli piaceva tutto di quel discorso, tranne una cosa che non riusciva a capire e cioè la parte in cui veniva loro insegnato
-
che l'uomo bianco era un demone.
-
Malcolm scrisse a Elijah Mohammad. Elijah Mohammad
-
rispose e quando lo fece, citò una parte delle scritture.
-
E poi gli diede la chiave. Disse che la chiave...tutto ciò che accade nella Bibbia
-
è su questa Terra.
-
Quindi non si deve morire per andare all'inferno, potete trovare l'inferno vivendo. E l'uomo bianco è colui che
-
vi ha mandato all'inferno. E' una teoria interessante, soprattutto se si usa la storia
-
dell'uomo bianco per corroborarla.
-
Malcolm iniziò a leggere la storia, la filosofia e la religione. Gli scritti di W.E.B. Du Bois,
-
Shakespeare, Socrate, le favole di Esopo, l'autobiografia di Gandhi e di Nat Turner.
-
E trovò tutta la storia del linciaggio dei cristiani neri da parte dei cristiani bianchi. I cristiani bianchi erano
-
invischiati nel commercio degli schiavi - i cosiddetti cristiani.
-
Malcolm iniziò, quindi, a studiare da solo e avvalorò la tesi per cui se esisteva qualcosa di veramente demoniaco
-
su questa terra, doveva essere l'uomo bianco.
-
Elijah Mohammad disse a malcolm di arrendersi ad Allah.
-
Ci volle una settimana prima che riuscisse ad obbligare se stesso pregare.
-
Più tardi, per diffondere gli insegnamenti di Elijah Mohammad, Malcolm si unì al gruppo di discussione del carcere, competendo
-
con gruppi di universitari in visita da Harvard e dal MIT.
-
Fu allora che il nome e la fama di Malcolm iniziò a diffondersi
-
tra la popolazione carceraria e fu allora che
-
i carcerati iniziarono a partcipare sempre più numerosi ai dibattiti. La maggior parte
-
dei suoi compagni venivano spinti dalla curiosità di sentirlo parlare.
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Nel 1950, Malcolm scrisse al governatore chiedendo il diritto di praticare la religione musulmana in prigione.
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Più tardi, le sue lettere finiranno negli archivi dell'FBI. L'ufficio stava attenzionando la Nazione dell'Islam
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dalla fine degli anni '30. A Malcolm, considerato un agitatore, fu negato in rilascio anticipato sulla parola.
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Quella volta non fu dichiarato idoneo ad uscire dal carcere perché sarebbe stato un pericolo per la società.
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Lo consideravano pericoloso, un saggio impudente o, una religioso impudente. Non era una mela marcia
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in un cestino con altre migliaia. Ne avrebbe corrotti molti.
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Il 7 agosto 1952, dopo sei anni e mezzo in carcere, Malcolm fu rilasciato. In un mese, fu accolto
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nella Nazione dell'Islam. Malcolm Little era diventato Malcolm X.
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Come sei riuscito ad unirti al movimento musulmano?
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Ero in prigione. Ero un criminale focoso, primitivo, sgrammaticato, ignorante e qualsiasi altra caratteristica negativa a cui puoi pensare...
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ero questo fino a quando non ho ascoltato gli insegnamenti dell'onorevole Elijah Mohammad. E fu l'impatto che ebbe
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su di me a infondermi il desiderio di cambiare me stesso e di riabilitarmi per la prima volta nella mia vita. E anche quello di
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essere in grado di vedere l'effetto che questo aveva sugli altri, questa fu la ragione per cui accettai. E notai che ascoltare
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gli insegnamenti religiosi dell'onorabile Elijah Mohammad, mi aveva instillato un livello così alto di
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orgoglio e di dignità razziale che volevo essere qualcuno e capii che non sarei potuto essere nessuno se avessi elemosinato ciò
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che aveva l'uomo bianco e che sarei dovuto uscire da questa condizione e fare qualcosa per me stesso o per gli altri.
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La prima volta in cui mi ricordo di aver visto Malcolm fu a casa di mio padre, Elijah Mohammad. Vidi un uomo magro, alto,giovane,
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con il viso rossastro. Se lo si incontrava per la prima volta, la prima cosa che si notava era il suo sorriso.
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Dissi: "Sono Wallace" e gli ho sorriso.
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Ero felice di vederlo perché avevo sentito molto parlare di lui e disse: "Il messaggio del figlio, il messaggio del figlio."
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Ed era davvero tanto emozionato per il messaggero e non era solo per aver visto Wallace. Fu bello vedere
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il figlio del messaggero
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Quando Malcolm uscì, era pieno di entusiasmo. Era così appassionato che uscì nel momento giusto e nel posto
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giusto da potersi esprimere. Venne a Detroit e rimase sorpreso di trovare così poche persone ad ascoltare il forte insegnamento che lui aveva in mente.
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E disse: "Sono sorpreso di vedere che siete seduti qui e che ci siano così tante sedie vuote". Disse: "Ogni volta che venite qui,
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questo posto dovrebbe essere pieno".
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E questo entusiasmò il venerabile Elijah Mohammad.
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Nei primi anni '50, la Nazione dell'Islam era sconosciuta dalla maggior parte delle comunità nere. Si pensava che i membri totali
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fossero non più di 400.
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Malcolm fu mandato a diffondere il messaggio per le strade.
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In due anni, aiutò ad organizzare templi a Boston, Hartford e a Filadelfia.
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Elijah Mohammad nominò Malcolm ministro del più importante tempio dell'East Coast,
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il tempio numero 7 ad Harlem.
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Il Signor Mohammad sapeva che Malcolm aveva l'esperienza,
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conosceva New York e sapeva anche che fosse l'uomo
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giusto, per colore della pelle, altezza, oratoria e portamento. Tutto doveva essere preso in considerazione nella selezione di un uomo
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da mandare davanti alla gente. In più questa è una città internazionale.
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Bisogna avere il meglio a New York ed ecco perché
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il Signor Mohammad lo scelse.
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[Applausi leggeri]
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Nel 1955, quando Elijah Mohammad fece visita al tempio di New York, fu per controllare il lavoro
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dell'ambizioso e del convincente giovane ministro che aveva trasformato piccoli negozi della East Coast in una congregazione di migliaia di persone.
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Il messaggio di Malcolm X ed Elijah Mohammad fece sentire di nuovo bene molte persone, li fece sentire ancora esseri umani,
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alcuni di essi scoprirono a dare un nuovo significato al loro
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essere uomini e donne. Se Elijah Mohammad
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avesse provato a introdurre una forma ortodossa di un Islam arabo-orientato, dubito che avrebbe attratto 500 persone.
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Invece introdusse una forma di Islam che poteva comunicare con le persone a cui si rivolgeva.
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Era il re di chi non aveva alcun re ed era il Messia di quelli che pensavano di non essere degni
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di un Messia.
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Gli insegnamenti del venerabile Elijah Mohammad sono come nessun'altra cosa io abbia mai provato, sono una medicina.
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Vero, è vero.
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State vedendo la medicina che mi ha curato da tutte le mie malattie.
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E' vero.
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Perchè ero malato
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e quando ho abbracciato gli insegnamenti del venerabile Elijah Mohammad, questi insegnamenti mi hanno guarito da tutte le malattie.
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ora sono sano e mi sento bene.
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Giusto, finché resterai col dottore, starai bene.
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Sì, signore.
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E tu, fratello? Cosa pensi del venerabile Elijah Mohammad?
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Il venerabile Elijah Mohammad sta cercando di far capire al nostro popolo che è malato. Il venerabile Elijah
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Mohammad sta cercando di risvegliarlo.
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[Musica]
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Nei templi musulmani, i bianchi non potevano entrare.
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I suoi membri lavoravano per costruire una comunità auto sufficiente fondata su regole rigide e in assoluta obbedienza.
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La Nazione creò delle scuole musulmane per i propri figli, dove si insegnava matematica, scienze, storia e arabo.
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[Tutti in coro] Siamo l'uomo originale. L'uomo originale è l'uomo nero,
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[Indistinto] sul pianeta Terra.
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Le donne musulmane studiavano alimentazione, educazione dei bambini e linee guida su come prendersi cura dei propri mariti.
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Gli uomini musulmani studiavano responsabilità genitoriale, storia e religione.
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Il gruppo d'élite, il Frutto dell'Islam, veniva addestrato al combattimento corpo-a-corpo e avevano il ruolo di proteggere
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i templi e di punire qualsiasi membro si esprimesse contro il messaggero.
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Mi sorpresi quando mi imbattei in un paio di famiglie musulmane. Mi colpì la fede che avevano
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in Elijah Mohammad e in Malcolm...Chiesi a un padre: "metti che tuo figlio, un giorno, tornasse a casa e ti dicesse
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di voler rinunciare alla religione musulmana".
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Io risposi: " Gli direi di andarsene. Non gli permetterei mai più di mettere piedi in casa mia.
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Poi chiesi a Malcolm il suo parere e lui disse: "Lo dice davvero. e lo farebbe."
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Io dissi: "Senza preoccuparsi di ciò che accadrebbe a suo figlio?"
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"No, non se ne preoccuperebbe. Lui è fedele ad Elijah Mohammad."
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Per contribuire all'espansione della Nazione dell'Islam, Malcolm creò un giornale, il Muhammad Speaks
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e persuase altri giornali neri di dedicare settimanalmente una colonna al messaggero.
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La sua forza era che, se credeva in qualcosa, ci metteva tutto quello che aveva, tutte le sue energie.
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Lavorava sempre, diventò uno stacanovista.
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Lavorava giorno e notte.
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Chiedeva solo 4 ore libere per dormire e molte volte nemmeno quelle. E non si riusciva a comprendere
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come riuscisse a sopportare quei ritmi? Nonostante questo, lo faceva,
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giorno e notte. E in più, leggeva. Leggeva i giornali, sempre attento alle notizie,
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è una persona talmente tanto in sintonia con la vita da
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non perdere molto di essa.
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All'età di 32 anni, dopo cinque anni passati a costruire con devozione la Nazione, ottenne l'apporvazione da parte di Elijah Mohammad di sposare
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sorella Betty X, un una laureata membro del tempio numero 7 di Harlem.
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Negli anni successivi, le richieste del suo ministero gli permisero di dedicare un pò di tempo alla sua famiglia, che si stava allargando.
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A volte, se riuscivo a prenderlo, leggeva ai suoi figli. Volevano sempre che lui leggesse loro la storia di nuovo
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e quindi aspettavano che lui arrivasse all'ultima pagina per dirgli: "Rileggilo,
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leggilo ancora, ancora". E così iniziò a dare ai libri finali diversi.
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Aveva uno straordinario senso dell'umorismo, specialmente quando mi prendeva in giro sul maiale, mi dava una botta sulla schiena
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e mi diceva: "Sei un brav'uomo, storico intelligente. Come essere umano ti dò 99 e
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se smetti di mangiare maiale ti dò 100."
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Aveva uno straordinario senso dell'umorismo e, inoltre, se lo si conosceva bene, si capiva che era timido.
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[Musica jazz]
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Ora Malcolm rivestiva un ruolo centrale nella Nazione dell'Islam,
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il rappresentante più conosciuto di Elijah Mohammad.
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Si era guadagnato la fiducia del Messaggero e la lealtà
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di migliaia di musulmani.
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In un certo senso, Malcolm aveva trovato un padre.
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Elijah Mohammad aveva trovato un altro figlio.
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[Sirene che si allontanano]
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In una notte d'aprile del 1957,
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un Fratello musulmano fu picchiato dalla polizia di New York.
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Johnson Hinton, con la testa spaccata, giaceva nella stanza sul retro
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della stazione di polizia di Harlem.
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Quando si diffuse la notizia che Hinton stava morendo,
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Malcolm ordinò ai musulmani di scendere per le strade.
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Altri abitanti di Harlem si unirono.
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La comunità aveva sopportato una lunga storia di brutalità da parte della polizia;
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molti consideravano la polizia una forza occupante.