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Malcolm X: Make It Plain (Full PBS Documentary)

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    [Musica]
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    Chi vi ha insegnato a odiare il colore della vostra pelle?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la fibra dei vostri capelli?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la forma del vostro naso e delle vostre labbra?
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    Chi vi ha insegnato a odiarvi dalla testa ai piedi?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la vostra stessa natura?
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    Chi vi ha insegnato a odiare la vostra razza di appartenenza
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    così tanto da evitare di incontrarvi?
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    Sapete, prima di venire a chiedere se Muhammad predicasse l'odio, dovreste chiedervi
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    chi vi abbia insegnato a odiare il modo in cui Dio vi ha creati.
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    La maggior parte di noi neri, o negri come ci chiamava,
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    pensava davvero di essere libero,
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    senza rendersi conto che nel nostro subconscio, tutte quelle catene che pensavamo fossero state spezzate erano ancora lì
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    e c'erano molte situazioni in cui ciò che realmente ci motivava
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    era il nostro desiderio di essere amati dall'uomo bianco.
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    Malcolm intendeva colpire al cuore quel senso di inferiorità.
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    Sapeva che sarebbe stato doloroso.
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    Sapeva che la gente l'avrebbe potuto ammazzare per questo,
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    ma osò correre quel rischio.
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    Malcolm X diceva qualcosa che andava ben oltre ciò che diceva qualunque altro leader dell'epoca.
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    Mentre gli altri leader supplicavano di entrare nella casa del loro oppressore,
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    lui vi diceva di costruire la vostra casa.
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    Eliminò la paura per gli afroamericani.
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    Disse: "Dirò ad alta voce ciò che pensate"
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    e aggiunse "Vedrete, la gente ascolterà, e non per forza ci farà qualcosa, ok?
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    Ma non parlerò per le masse."
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    Quando lo disse in modo così forte, in modo così virile:
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    "Io non ho paura di dire quello che pensate da tutti questi anni,"
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    ecco perché l'amavamo.
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    Lo disse ad alta voce, non a porte chiuse,
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    Ha affrontato l'America per noi.
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    E io, come musulmano, credo che l'uomo bianco sia abbastanza intelligente.
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    Se gli si facesse capire come ci sentiamo realmente noi neri
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    e quanto siamo stufi senza usare quelle vecchie paroline dolci accomodanti
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    Perché siete voi stessi a complicarvi le cose.
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    L'uomo bianco vi crede quando lo riempite di quelle vecchie paroline dolci
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    perché gli avete parlato in maniera dolce sin da quando vi ha portato qui
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    Smettetela di adularlo!
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    Ditegli come vi sentite!
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    Ditegli in che razza di inferno vi sentite intrappolati, e fategli sapere che se non è disposto a pulirsi la casa, se non è disposto a pulirsi la casa,
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    non dovrebbe avercela una casa. [folla: Giusto!] Dovrebbe prendere fuoco e venire distrutta...
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    [applauso]
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    [tamburi e musica]
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    In questi angoli delle strade di Harlem, per la maggior parte di questo secolo, i neri hanno celebrato la loro cultura,
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    e discusso il problema razziale in America.
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    È qui che Malcolm si è unito per la prima volta ai predicatori di strada che davano voce alla speranza di Harlem, e alla sua rabbia.
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    Ho insegnato il nazionalismo e ciò significa che voglio andarmene da questo Paese di bianchi perché l'integrazione non avverrà mai.
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    Voi non verrette mai, finché vivrete,
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    integrati nel sistema dell'uomo bianco.
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    La 125esima strada e la Seventh Avenue sono state
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    il centro dell'attività degli oratori neri di strada.
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    Quando Malcolm arrivò, tecnicamente non aveva uno spazio.
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    Allora costituì la sua base, potremmo dire, di fronte alla libreria di Elder Michaux.
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    Quando Malcolm salì sul piccolo palco, per i primi 4, 5 minuti non poté parlare.
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    La gente lo acclamava a gran voce
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    e lui rimase lì, a prendersi ciò che meriava
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    e poi aprì la bocca.
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    Definirono il Signor Muhammad un insegnante di odio
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    perché vi fece odiare la droga e l'alcool.
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    Definirono il Signor Muhammad come la supremazia nera
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    perché insegnava a voi e a me non solo che siamo buoni come lo sono i bianchi,
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    ma che siamo meglio dei bianchi.
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    Sì, meglio dei bianchi.
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    Voi siete meglio dei bianchi
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    e non c'è nulla da aggiungere.
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    Nemmeno da dirlo, voi lo sapete che siamo come lui.
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    Lui a chi è uguale?
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    Guardate la vostra pelle.
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    Non potete paragonare la vostra pelle con la sua
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    perché la vostra pelle sembra oro in confronto alla sua.
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    C'è stato un tempo in cui sbavavamp per l'uomo bianco.
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    Pensavamo che fossero belli perché eravamo ciechi e stupidi.
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    Non riuscivamo a vederli come realmente sono.
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    ma quando l'onorevole Elijah Muhammad è arrivato e ci ha insegnato la religione dell'Islam.
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    che ci ha puliti, ci ha fatto vedere noi stessi
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    e ora vediamo quella vecchia creatura pallida esattamente per quello che è,
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    nient'altro che una vecchia creatura pallida.
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    Me ne sono andato da quel comizio con la sensazione che
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    una volta che lo si sente parlare,
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    non si torna più quelli che si era prima.
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    Dovete, anche mantenendo la vostra posizione, ripensarla.
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    Non eravamo abituati a sentirci dire che eravamo diavoli
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    e che eravamo degli oppressori, qui nella nostre bellissime città del nord.
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    Stava parlando per una massa silenziosa di neri
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    e gridò dall'etere degli stessi diavoli. Si trattava di un atto di guerra.
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    Quando scese dal palco, saltai dall'isola,
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    camminai verso di lui e ovviamente quando arrivai da lui le guardie del corpo
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    mi si pararono davanti e lui li spinse via.
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    Io andai di fronte a lui, gli allungai la mano
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    e gli dissi: "Mi piacciono alcune della cose che lei dice. Non sono d'accordo su tutto, ma su alcune cose sì.
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    Lui mi guardò, mi strinse la mano gentilmente e disse:
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    "Un giorno lo sarai, sorella. Un giorno lo sarai" e sorrise.
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    Per rendere più chiaro il suo messaggio, Malcolm ha usato la sua propria vita come una lezione ai neri americani.
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    Predicò con fiabe e parabole
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    e più tardi, scrivendo la sua autobiografia con Alex Haley,
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    cercò di controllare come la sua vita sarebbe stata interpretata in futuro.
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    Fui colpita in particolare da un'affermazione che aveva fatto su di sé.
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    Aveva detto: "Sono una parte di tutto quello che ho incontrato"
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    e ciò significa che tutto quello che aveva fatto da giovane lo aveva messo di frtonte a delle cose
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    e gli aveva insegnato abilità di diversa natura e
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    ognuna di queste avevano portato Malcolm a diventare il portavoce della Nazione dell'Islam.
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    Sei nata ad Omaha, giusto?
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    si, signore.
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    E tu e la tua famiglia avete lasciato Omaha quando avevi circa un anno?
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    Penso di aver avuto circa un anno.
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    Perchè andarono via da Omaha?
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    Beh', da quello che ho capito, il Ku Klux Klan aveva bruciato ona delle loro case ad Omaha
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    Il Ku Klux Klan era diffuso.
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    Sono sicuro che abbiano reso la tua famiglia molto triste.
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    se non infelice, sicuramente insicura.
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    Perciò avrai dei pregiudizi,
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    un punto di vista personale pregiudizievole.
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    In altre parole, non puoi avere un punto di vista aperto, accademico, giusto?
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    Penso non sia corretto perché nonostante quello che è successo ad Omaha
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    e benché una volta trasferiti a Lansing, in Michigan, ci bruciarono nuovamente la casa
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    e nonostante mio padre sia stato ucciso dal Ku Klux Klan,
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    nonostante tutto questo, nessuno era più integrato con i bianchi di me.
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    Nessuno ha vissuto di più nella società dei bianchi di me.
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    eravamo gli unici bambini bianchi del quartiere,
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    ma dietro casa nostra avevamo un pezzo di bosco
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    e così i bambini bianchi venivano tutti a casa nostra e poi andavano a giocare nel bosco.
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    Allora Malcolm diceva "Ok, andiamo a giocare a Robin Hood?"
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    E allora andavamo dietro casa a giocare a Robin Hood
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    e Robin Hood era Malcolm
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    e i bambini bianchi erano d'accordo.
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    Malcolm diceva di essere quello ad avere la pelle più chiara tra i sette figli nati a Earl e Louise Little,
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    ricordo, diceva, dell'uomo bianco che aveva violentato la madre di sua madre.
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    Nel 1929, quando Malcolm aveva 4 anni, suo padre, un carpentiere e predicatore,
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    trasferì la famiglia a Lansing, nel Michigan.
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    Lansing era una piccola cittadina e la zona est era quella in cui vivevano i neri.
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    Malcolm e la sua famiglia vivevano fuori dalla città
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    e avevano un terreno di quattro acri che ospitava una piccola casa,
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    quindi erano considerati dei contadini.
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    Tre mesi dopo l'arrivo dei Little, i vicini bianchi intrapresero un'azione legale per farli sfrattare.
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    Un giudice della Contea decise che soltanto i bianchi potessero possedere una proprietà agricola,
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    ma Earl Little si rifiutò di andarsene.
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    Qui nel Michigan, il Ku Klux Klan aveva almeno 70.000 membri, cinque volte di più che in Mississipi.
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    Per la famiglia di Malcolm, l'ostilità dei bianchi era un fatto.
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    Eravamo tutti a casa e stavamo dormendo quando improvvisamente sentimmo un'esplosione.
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    Quando ci svegliammo, c'era fuoco ovunque e tutti correvano da una stanza all'altra.
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    Tutto ciò che ricordo è mia madre che ci diceva:
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    "Sveglia, sveglia, sveglia, la casa sta bruciando" e di scappare fuori. questo è ciò che ricordo.
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    Sentivo mia madre e mio padre che urlavano.
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    E intanto si assicurarono di averci radunati e poratti fuori.
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    La casa era distrutta. Non arrivarono i pompieri, nulla e noi eravamo distrutti.
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    Il padre di Malcolm, Earl Little, accusò i bianchi del posto di aver appiccato il fuoco.
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    La polizia accusò Earl e lo arrestò per incendio doloso. Più tardi le accuse vennero ritirate.
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    nella città in cui siamo cresciuti, i bianchi ci definivano "quei negri boriosi" o
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    "quei negri scaltri che vivono nel sud della città".
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    In quei giorni, tutte le volte in cui un bianco si riferiva a te dicendo 'scaltro negro',era un modo per dire "Questo è un negro fa tenere d'occhio perché non è scemo".
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    Mio padre era indipendente. Non voleva che nessuno gli facesse l'elemosina.
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    Voleva coltivare il suo cibo. Non voleva che nessuno esercitasse un'autorità sui suoi figli.
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    Voleva essere lui ad esercitare l'autorità e lo fece.
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    Parlava sempre secondo il modo di pensare di Marcus Garvey e cercava di spingere i neri a organizzarsi,
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    non per creare problemi, ma per lavorare tutti insieme
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    ad un miglioramento delle loro condizioni.
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    Ma in quel periodo, chi lo faceva veniva ancora considerato un agitatore.
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    Negli anni '20 Marcus Garvey,
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    un nazionalista di colore, predicò che gli Americani di colore dovessero costruire una nazione indipendente da quella dei bianchi.
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    Con centinaia di migliaia di membri, la Universal Negro Improvement Association, cercava legami più stretti con i Paesi africani.
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    La UNIA aveva la sua bandiera, il suo inno nazionale e una legione africana impegnata a difendere i neri nel Paese e all'estero.
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    L'Ufficio di Investigazione americano etichettò Garvey 'uno dei principali agitatori neri'.
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    Il Governo federale lo deportò nel 1927, ma i genitori di Garvey rimasero suoi seguaci.
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    Earl recrutò nuovi membri.
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    Luoise scriveva per il giornale di Garvey.
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    Era mia madre che ci leggeva il giornale di Garvey, 'The Negro World'
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    ed era lei che ci diceva di essere indipendenti,
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    che non avremmo dovuto definirci 'negri', eravamo neri
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    e dovevamo essere orgogliosi di definirci neri.
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    Qual'è il tuo vero nome?
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    Malcolm. Malcolm X.
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    E' il tuo nome legale?
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    Per quanto mi riguarda, è il mio vero nome.
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    Ti dispiace dirmi qual'era il cognome di tuo padre?
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    Mio padre non conosceva il suo cognome.
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    Mio padre ottenne il suo cognome da suo nonno, che a sua volta lo ottenne da suo nonno, che, a sua volta, lo ottenne dal suo schiavista.
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    I cognomi veri della nostra gente sono andati perduti.
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    Ma la schiavitù non
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    può durare per sempre.
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    C'è un punto nell'albero genealogico della tua famiglia in cui si è riusciti a trovare un cognome? E se sì, qual'era?
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    Il cognome dei miei avi.
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    Sì?
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    Gli venne tolto quando furono portati in America e ridotti in schiavitù
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    e poi gli fu dato il cognome dello schiavista che abbiamo rifiutato e continuaimo a rifiutare.
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    Vuoi dire che non mi vuoi dire qual'era il cognome di tuo padre o quale quello che gli anno dato?
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    Non l'ho mai riconosciuto.
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    Nel settembre del 1931,
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    Malcolm aveva sei anni quando sua madre ebbe una premonizione.
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    Eravamo tutti a casa e mangiammo insieme.
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    Mia madre stava dando da mangiare a Wesley, mio fratello più piccolo,
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    probabilmente lo stava allattando perché era seduta a tavola e si addormentò,
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    con il braccio il bambino che stava allettando.
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    Mio padre si era alzato, era andato in camera da letto rassettare e per andare in città a prelevare dei soldi.
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    Lei si svegliò e disse: "Earl, Earl, non andare in città.
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    Se ci vai, non tornerai."
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    Quella notte, intorno alle 23, Earl Little fu trovato in una zona isolata fuori da Lansing,
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    con il corpo quasi tagliato in due dalle ruote di un tram.
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    La polizia fece passare la morte di Earl Little come un incidente.
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    C'erano molte aspetti poco chiari su questo caso,
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    perché sembrava che più che aver subito un incidente, Earl Little fosse stato spinto sotto il tram.
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    Nei fatti,
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    mi ricordo di aver sentito solo questo,
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    che era stato probabilmente spinto sotto le ruote del tram.
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    La morte di mio padre fu un
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    enorme shock per la mia famiglia
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    perché lui rappresentava il potere.
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    Lui era la forza.
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    Eravamo organizzati,
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    eravamo una famiglia strutturata.
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    Quando uscivo da scuola,
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    quando tutti noi uscivamo da scuola, io e i miei fratelli e le mie sorelle,
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    andavamo dritti a casa a lavorare
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    in giardino, a pulire il pollaio. Poi ci preparavamo per andare a dormire,
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    ci alzavamo il mattino e ricominciavamo.
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    Pompavamo l'acqua e la portavamo in casa.
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    Questo quando papà era vivo,
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    perché non farlo significava essere frustati.
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    Perciò eravamo disciplinati.
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    E quando mio padre fu ucciso,
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    mia madre non era in grado di correre veloce quanto me o Malcolm
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    e questo ci permise di passarla liscia,
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    cosa che non avremmo mai provato a fare.
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    E diventammo sempre più deboli.
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    Negli anni della Grande Depressione, Louise Little lottò per crescere i suoi sette figli
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    Arrivò a non avere più nemmeno un'entrata.
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    Ci provò e trovò un lavoro.
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    Era una donna orgogliosa.
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    Era molto orgogliosa.
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    Vendeva. Faceva guanti all'uncinetto da vendere.
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    Faceva molte cose per non dover dipendere solo dal sussidio.
  • 18:08 - 18:11
    Non le piaceva che le si dicesse ciò che doveva o non doveva fare.
  • 18:11 - 18:16
    E questa fu una delle cose che la devastò di più.
  • 18:16 - 18:22
    Più il tempo passava e più si consumava.
  • 18:22 - 18:27
    [Music]
  • 18:27 - 18:30
    In sette anni, mentre Malcolm diventava adolescente,
  • 18:30 - 18:35
    sua madre abbandonava lentamente la sua famiglia.
  • 18:35 - 18:39
    Due giorni prima del Natale del 1938,
  • 18:39 - 18:49
    a Louise Little fu diagnosticata la sindrome una sindrome paranoide e venne mandata all'Ospedale pubblico Kalamazoo
  • 18:49 - 18:52
    e quando un giorno tornai da scuola e non la trovai,
  • 18:52 - 18:58
    mi ricordo di essermi sentito vuoto perché mia madre non ci aveva mai lasciati.
  • 18:58 - 19:01
    E ho sentito il dolore della sua assenza ogni giorno
  • 19:01 - 19:04
    e sarebbe stato solo per un paio di settimane,
  • 19:04 - 19:05
    sai.
  • 19:05 - 19:08
    Sarebbe stata meglio e sarebbe tornata a casa subito.
  • 19:08 - 19:13
    E passarono anni.
  • 19:13 - 19:21
    Louise Little sarebbe rimasta al Kalamazoo per 26 anni.
  • 19:21 - 19:26
    Malcolm aveva 13 anni e assistette alla decisione della Corte di spaccare la sua famiglia,
  • 19:26 - 19:30
    di affidare i bambini più piccoli a famiglie adottive a Lansing
  • 19:30 - 19:38
    e di spedirlo in una comunità bianca a 10 miglia di distanza.
  • 19:38 - 19:40
    In passato,
  • 19:40 - 19:45
    l'arma principale dell'uomo bianco è stata quella di dividere e conquistare.
  • 19:45 - 19:50
    Se prendo la mia mano e ti dò uno schiaffo,
  • 19:50 - 19:51
    non lo senti nemmeno.
  • 19:51 - 19:56
    Forse ti pungerò perché queste dita sono separate,
  • 19:56 - 20:04
    ma tutto ciò che devo fare per metterti al tuo posto è avvicinare le dita.
  • 20:04 - 20:08
    Era un uomo che alle medie in Michigan,
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    una scuola in cui penso fosse l'unico nero nella sua classe e uno dei pochissimi in tutta la scuola
  • 20:13 - 20:17
    si comportò in modo eccezionale.
  • 20:17 - 20:17
    Uno studente
  • 20:17 - 20:20
    che è stato rappresentante di classe,
  • 20:20 - 20:22
    in mezzo a tutti quei bianchi.
  • 20:22 - 20:26
    Ovviamente, doveva essere eccezionale per raggiungere tali obiettivi.
  • 20:26 - 20:33
    E poi c'è il Malcolm che ha abbandonato la scuola e che è andato a Roxbury, in Massachusetts,
  • 20:33 - 20:39
    dove si mostrò, per la prima volta, per quello che genericamente chiamiamo 'agitatore'.
  • 20:39 - 21:05
    [Music]
  • 21:05 - 21:09
    In quei giorni, mi definivo il piccolo agitatore di Roxbury.
  • 21:09 - 21:12
    E quel particolare giorno,
  • 21:12 - 21:17
    Malcolm X era venuto a Boston e indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga,
  • 21:17 - 21:22
    un cappotto a tre quarti, con la catenella che scendeva fino alle caviglie.
  • 21:22 - 21:32
    Non lo so, l'ultima volta che mi ricordo, quell'abbigliamento era stato usato da Cab Callowy durante le sue performance.
  • 21:32 - 21:34
    Quando Malcolm lasciò Lansing,
  • 21:34 - 21:36
    non aveva altro che un vecchio vestito a quadretti,
  • 21:36 - 21:37
    'un vestito da bianco',
  • 21:37 - 21:39
    come lo chiamavo.
  • 21:39 - 21:41
    Quando tornò da Boston, oh Dio,
  • 21:41 - 21:45
    Malcolm indossava un abito da uomo, un cappello a tesa larga
  • 21:45 - 21:47
    e una catenella che dal suo cappello andava fino al bavero
  • 21:47 - 21:50
    e fu sulla bocca di tutti.
  • 21:50 - 21:53
    Tutti parlavano di Malcolm.
  • 21:53 - 21:58
    [Musica]
  • 21:58 - 22:01
    E poi mentre ballava sulla pista e girava,
  • 22:01 - 22:04
    quei pantaloni sembravano un pallone galleggiante
  • 22:04 - 22:07
    con..quella giacca sembrava un'ala.
  • 22:07 - 22:12
    Il modo in cui ballava e fluttuava con quel grande cappello sulla testa e la catenella che si muoveva
  • 22:12 - 22:12
    mandava in estasi le ragazze.
  • 22:12 - 22:12
    [Musica e canti]
  • 22:29 - 22:30
    A Boston, lo chiamavano 'il rosso di New York'.
  • 22:30 - 22:32
    A New York lo chiamavano 'il rosso di Detroit'.
  • 22:32 - 22:35
    I suoi capelli erano 'lisciati'.
  • 22:35 - 22:38
    Era comunista e aveva delle fotografie di sé con Billie Holiday
  • 22:38 - 22:46
    e con gente che a quei tempi il mondo nero aveva appena cominciato a conoscere.
  • 22:46 - 22:55
    Malcolm lavorò in una cucina sulla New Haven Railroad, tra Boston, New York e Washington D.C.
  • 22:55 - 23:06
    Nel 1942, all'età di 17 anni, si trasferì ad Harlem e iniziò un viaggio in un mondo fatto di locali da after-hour e piccoli agitatori.
  • 23:06 - 23:09
    Arrivò a un punto in cui disse:
  • 23:09 - 23:16
    "Non ce la farai mai con questo lavoro da usciere, vendendo panini su questi treni e lucidando scarpe o cose così."
  • 23:16 - 23:18
    Disse: "Non andrai da nessuna parte".
  • 23:18 - 23:23
    Aveva la fama di essere un agitatore. Era una persona di strada,
  • 23:23 - 23:25
    ma non un agitatore.
  • 23:25 - 23:28
    Era un imbroglione, sì, genio della truffa.
  • 23:28 - 23:31
    Lo definivano artista.
  • 23:31 - 23:34
    Quando i bianchi uscivano di notte e volevano donne bianche,
  • 23:34 - 23:35
    poteva fargliele avere.
  • 23:35 - 23:38
    Se volevano whiskey di contrabbando, sapeva dove trovarlo.
  • 23:38 - 23:41
    Se volevano droga, sapeva dove prenderla.
  • 23:41 - 23:46
    Fece in modo di sapere cosa volevano e sapeva come ottenerlo
  • 23:46 - 23:49
    e c'era sempre quando si poteva ottenere dei profitti.
  • 23:49 - 23:53
    Ed è così che iniziò.
  • 23:53 - 23:55
    Guardando indietro a quei momenti,
  • 23:55 - 23:58
    Malcolm disse che c'erano soltanto tre cose che lo preoccupavano:
  • 23:58 - 24:03
    il carcere, un lavoro e l'esercito.
  • 24:03 - 24:05
    Per evitare di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale,
  • 24:05 - 24:11
    disse al suo reclutatore che voleva spingere i soldati neri a uccidere i bianchi.
  • 24:11 - 24:18
    Fu giudicato inabile alle armi.
  • 24:18 - 24:22
    La vita notturna ad Harlem, il gioco d'azzardo e la droga erano costosi per Malcolm.
  • 24:22 - 24:27
    Era già stato arrestato due volte per reati minori.
  • 24:27 - 24:30
    Quando, nel 1945, tornò a Boston,
  • 24:30 - 24:34
    organizzò una banda per svaligiare le case di ricche famiglie.
  • 24:34 - 24:38
    Tra gli altri membri della banda c'era anche il suo amico Malcolm Jarvis,
  • 24:38 - 24:43
    la sua fidanzata bianca, Bea e altre due donne bianche.
  • 24:43 - 24:47
    Questa ragazza sapeva che quella gente erain Florida in quel periodo dell'anno
  • 24:47 - 24:48
    e che a casa non c'era nessuno.
  • 24:48 - 24:53
    Quindi entrammo in casa e rubammo alcune cose di valore ed era Malcolm
  • 24:53 - 24:55
    a prendersi la maggior parte delle cose, le impegnava e ci guadagnava dei soldi
  • 24:55 - 24:57
    per il suo gioco d'azzardo.
  • 24:57 - 25:00
    Dopo due settimane così,
  • 25:00 - 25:02
    fece un errore.
  • 25:02 - 25:07
    Andò al banco dei pegni per riprendere un orologio che valeva migliaia di dollari e che proveniva
  • 25:07 - 25:13
    da una di quelle case e così fu arrestato da tre poliziotti.
  • 25:13 - 25:19
    Malcolm Little, Malcolm Jarvis e le tre donne furono incriminati per furto con scasso.
  • 25:19 - 25:22
    In tribunale la vera questione diventò che due uomini neri erano insieme
  • 25:22 - 25:25
    a delle donne bianche.
  • 25:25 - 25:32
    Malcolm era coinvolto con due donne binache e fu questo che rese il caso così poderoso.
  • 25:32 - 25:36
    Così oltraggioso.
  • 25:36 - 25:42
    Le donne testimoniarono che Malcolm le aveva obbligate a partecipare alle rapine.
  • 25:42 - 25:50
    I due uomini vennero condannati ad una pena durissima: dagli otto ai dieci anni in una prigione di Stato.
  • 25:50 - 25:54
    Quando ci condannarono, andai fuori di me.
  • 25:54 - 25:58
    Mi alzai, mi aggrappai alle sbarre della gabbia e le feci tremare, tanto che quasi le feci cadere a terra,
  • 25:58 - 26:00
    urlai contro il giudice, dicendo:
  • 26:00 - 26:04
    " Uccidetemi, invece di darmi dieci anni di galera"
  • 26:04 - 26:09
    Sì, ero quello che chiamate un pazzo negro, sì, lo ero.
  • 26:09 - 26:11
    E sapevo che ciò che avevo visto
  • 26:11 - 26:13
    era vero.
  • 26:13 - 26:23
    Sapevo che tra le risa stavano pensando. "Guarda che abbiamo fatto, l'abbiamo fatta al negro."
  • 26:23 - 26:30
    E poi, prima che le ragazze venissero fatte uscire, ebbero il coraggio di chiedere alle ragazze di accusarci di
  • 26:30 - 26:36
    stupro. Le ragazze non lo fecero.
  • 26:36 - 26:42
    Malcolm Little aveva 20 anni e doveva scontare dagli 8 ai 10 anni in una progione di Stato.
  • 26:42 - 26:47
    Si era allontanato dall'orgoglio di cui parlava Garvey e dall'indipendenza che predicavano i suoi genitori.
  • 26:47 - 26:56
    Ora era il prigioniero numero 22843.
  • 26:56 - 27:02
    Commettere un reato una volta non è una disgrazia,
  • 27:02 - 27:06
    ma continuare a commetterli sì, lo è.
  • 27:06 - 27:10
    In passato sono stato un criminale. Sono stato in prigione.
  • 27:10 - 27:15
    Non me ne vergogno. Non potreste mai usare questo contro di me
  • 27:15 - 27:19
    e lui sta usando il bastone sbagliato. Non sento quel bastone.
  • 27:19 - 27:27
    [Acclamazioni e applausi]
  • 27:27 - 27:32
    Hanno accusato Gesù di sedizione.Non è così?
  • 27:32 - 27:41
    Hanno detto che era contro Cesare. Gli hanno detto di essere stato discriminante per aver detto ai suoi discepoli:
  • 27:41 - 27:49
    "Non andare fra i gentili, andate fra le pecore smarrite. Andate fra coloro che non sanno chi sono,
  • 27:49 - 27:55
    che hanno consapevolezza di sè e che sono stranieri in una terra che non è la loro. Andate fra questa gente. Andate
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    fra gli schiavi. Andate fra i cittadini di seconda classe. Andate fra chi sta soffrendo le conseguenze delle brutalità di Cesare."
  • 28:05 - 28:12
    E se Gesù fosse qui in America oggi, non andrebbe fra l'uomo bianco. L'uomo bianco è l'oppressore.
  • 28:12 - 28:17
    Lui andrebbe fra gli oppressi. Andrebbe fra gli umili. Andrebbe fra i semplici.
  • 28:17 - 28:20
    Andrebbe fra i reietti e i disprezzati.
  • 28:20 - 28:35
    Andrebbe fra i cosiddetti negri americani.
  • 28:35 - 28:43
    Dietro le mura della prigione, Malcolm organizzò scommesse, nutrì la sua dipendenza dalla droga e argomentò contro Dio.
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    Gli uomini in carcere lo chiamavano Satana.
  • 28:47 - 28:56
    Ma allo stesso tempo, incoraggiato da un compagno nero più anziano, Malcolm iniziò a leggere e a prendere lezioni di inglese.
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    Malcolm ha descritto la vita in prigione in modo vivido, parlando della solitudine e della limitatezza, ma aveva dei progetti
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    per i quali leggeva molto per cui, sicuramente,
  • 29:13 - 29:14
    scriveva molto,
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    perchè penso ci fossero dei periodi in cui mi scriveva probabilmente tutti i giorni.
  • 29:21 - 29:26
    Durante il secondo anno di prigione, i suoi fratelli e le sue sorelle gli scrissero relativamente a quello che loro chiamavano
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    la religione naturale dei neri,
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    una religione che insegnava che i neri eranoil popolo autentico, che Dio era nero e che
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    si chiamava Allah.
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    Dissero a Malcolm che ora erano membri della Nazione dell'Islam, seguaci dell'onorevole
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    Elijah Mohammad, il messaggero di Allah.
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    Penso che, per la nostra gente in America, l'Islam sia una delle più grandi religioni di tutti i tempi. I cosiddetti negri Americani
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    devono essere completamente rieducati e l'Islam dà loro l'abilitazione ad essere orgogliosi e
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    a non vergognarsi di essere chiamati neri.
  • 30:19 - 30:26
    Sono entrato nel Movimento musulmano nel 1947 e
  • 30:26 - 30:30
    poi ho iniziato a portarci i miei fratelli e le mie sorelle.
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    Noi eravamo già stati indottrinati con la filosofia di Marcus Garvey, perciò
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    non era necessario che ci convincessero che eravamo neri
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    e che dovessimo andarne fieri.
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    Lo eravamo già quando entrammo nel Movimento.
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    Perciò scrissi a Malcolm e gli dissi
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    che se avesse avuto fede in Allah, sarebbe uscito di prigione. Scrissi solo questo perché so
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    che era molto poco tollerante nei confronti della religione e io non volevo che lui perdesso quel poco di tolleranza che aveva..
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    I fratelli e le sorelle di Malcolm scrissero al giovane prigioniero che i neri in America
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    erano membri di una tribù perduta, da spedire presto oltre il confine.
  • 31:12 - 31:18
    E i bianchi, secondo Elijah Mohammad, era una razza di demoni la cui dominazione dulla Terra
  • 31:18 - 31:21
    stava finendo.
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    Prima di tutto, gli piaceva tutto di quel discorso, tranne una cosa che non riusciva a capire e cioè la parte in cui veniva loro insegnato
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    che l'uomo bianco era un demone.
  • 31:31 - 31:34
    Malcolm scrisse a Elijah Mohammad. Elijah Mohammad
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    rispose e quando lo fece, citò una parte delle scritture.
  • 31:39 - 31:47
    E poi gli diede la chiave. Disse che la chiave...tutto ciò che accade nella Bibbia
  • 31:47 - 31:48
    è su questa Terra.
Title:
Malcolm X: Make It Plain (Full PBS Documentary)
Description:

Il documentario del 1994 della PBS sulla vita di Malcolm X.

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Video Language:
English
Team:
Film & TV
Duration:
02:18:38

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