Return to Video

L'Arte in questione 5: Rembrandt - Il Ritorno del figliol prodigo

  • 0:05 - 0:07
    L'arte...
  • 0:07 - 0:09
    ... in questione
  • 0:10 - 0:12
    Un ragazzo,
  • 0:12 - 0:14
    un vecchio,
  • 0:17 - 0:19
    dei testimoni,
  • 0:21 - 0:23
    una tela di Rembrandt.
  • 0:24 - 0:27
    Una toccante scena di ricongiungimento?
  • 0:27 - 0:29
    Non solo.
  • 0:29 - 0:33
    Si tratta della storia del *figliol prodigo, dal Nuovo Testamento*.
  • 0:33 - 0:37
    Dopo aver lasciato la famiglia
  • 0:37 - 0:41
    e dilapidato la sua eredità in donne e alcool,
  • 0:41 - 0:45
    sperimenta la miseria diventando guardiano di porci...
  • 0:45 - 0:47
    e torna da suo padre...
  • 0:47 - 0:50
    ...che sorprendentemente lo accoglie a braccia aperte...
  • 0:50 - 0:52
    e sacrifica per lui il vitello grasso...
  • 0:52 - 0:57
    suscitando la gelosia del fratello maggiore, lavoratore e fedele.
  • 0:57 - 0:59
    Strana giustizia!
  • 0:59 - 1:00
    Un pentimento tardivo
  • 1:00 - 1:03
    può cancellare l'infedeltà e la dissolutezza?
  • 1:05 - 1:07
    È meglio di una vita di virtù?
  • 1:08 - 1:12
    In effetti, si tratta di esprimere i particolari criteri della giustizia divina:
  • 1:12 - 1:17
    "Dio gioisce di più per *una conversione* che per 99 giusti".
  • 1:19 - 1:20
    Ma per Rembrandt,
  • 1:20 - 1:24
    la storia e il dipinto sembrano volontariamente oscurati.
  • 1:24 - 1:27
    Nessun segno religioso, nessuna presenza divina.
  • 1:27 - 1:29
    A quale scopo?
  • 1:29 - 1:32
    Perché il legame con Dio è evidente e implicito?
  • 1:33 - 1:38
    O, al contrario, perché Rembrandt ha voluto aggiungere qualcosa al senso religioso?
  • 1:38 - 1:43
    Episodio 5: REMBRANDT - *Il ritorno del figliol prodigo*
    La forza del lato oscuro.
  • 1:44 - 1:46
    Parte prima. *L'arte di oscurare*
  • 1:47 - 1:51
    Cosa resta davvero della storia del figliol prodigo?
  • 1:51 - 1:53
    Per prima cosa, il figlio!
  • 1:53 - 1:56
    Piedi nudi e scarpe consumate.
  • 1:56 - 2:00
    Vestiti scuciti che scoprono le gambe.
  • 2:00 - 2:04
    Una semplice cordicella per cintura.
  • 2:04 - 2:06
    Testa rasata e arrossata.
  • 2:06 - 2:10
    Viso emaciato; palpebre gonfie.
  • 2:10 - 2:12
    In ginocchio, ha sperimentato la degradazione e la vergogna.
  • 2:14 - 2:15
    È il corpo di un martire.
  • 2:15 - 2:18
    Poi, il padre:
  • 2:18 - 2:22
    Un uomo potente e con esperienza: feroci pennellate bianche,
  • 2:22 - 2:24
    capelli e barba
  • 2:24 - 2:28
    Un uomo saggio e calmo: le labbra unite,
  • 2:28 - 2:32
    un occhio rivolto al figlio, l'altro attirato da un pensiero.
  • 2:34 - 2:38
    Un uomo ricco e amorevole: il suo vestito lo riscalda,
  • 2:38 - 2:40
    avvolge di rosso il viso,
  • 2:40 - 2:43
    sposa la curva del suo cranio.
  • 2:44 - 2:47
    Le sue mani confortano e curano:
  • 2:47 - 2:49
    una fine e chiara,
  • 2:49 - 2:50
    l'altra più cupa e robusta.
  • 2:52 - 2:55
    Il padre avvolge letteralmente suo figlio.
  • 2:57 - 3:00
    L'essenziale è qui, in questa scena teatrale in miniatura!
  • 3:02 - 3:05
    Si direbbe che gli altri personaggi siano comparse!
  • 3:05 - 3:09
    Il figlio maggiore, stesso cappotto rosso del padre,
  • 3:09 - 3:11
    due servitori sulla soglia di un sontuoso portico.
  • 3:15 - 3:17
    In fondo, una donna con un ciondolo rosso.
  • 3:18 - 3:20
    Niente di strano?
  • 3:20 - 3:23
    Confrontiamolo con questa rappresentazione più tradizionale:
  • 3:23 - 3:26
    Qui, padre e figlio si guardano reciprocamente,
  • 3:26 - 3:29
    i servitori portano i loro vestiti nuovi,
  • 3:29 - 3:32
    le scarpe e l'anello reclamati dal padre
  • 3:32 - 3:35
    mentre si porta allegramente il vitello al macello.
  • 3:36 - 3:38
    Qui, i simboli sacri abbondano:
  • 3:38 - 3:41
    il sacrificio del vitello evoca quello di Cristo,
  • 3:41 - 3:43
    il cane bianco la purezza della fede.
  • 3:43 - 3:46
    Tutto è perfettamente chiaro quasi didattico...
  • 3:48 - 3:52
    30 anni prima, Rembrandt seguiva questa vena:
  • 3:52 - 3:57
    dietro si portano i vestiti, si apre una persiana,
  • 3:57 - 4:00
    davanti, la vista di profilo offre una leggibilità massima:
  • 4:00 - 4:05
    scarpa smarrita, ... bastone gettato...
  • 4:05 - 4:07
    ... il fratello maggiore è assente...
  • 4:07 - 4:09
    il corpo del figlio è talmente miserabile,
  • 4:09 - 4:11
    il suo visto talmente segnato
  • 4:11 - 4:14
    che il perdono del padre pare quasi meritato.
  • 4:15 - 4:18
    Tutto è conforme alla lettera della storia biblica.
  • 4:18 - 4:20
    Ma è veramente il suo spirito?
  • 4:20 - 4:22
    Qui non esiste un "dopo":
  • 4:22 - 4:24
    i personaggi sembrano sbalorditi,
  • 4:24 - 4:27
    senza azioni in corso, né chiare intenzioni.
  • 4:28 - 4:29
    E in segno di un "prima",
  • 4:29 - 4:31
    questo bassorilievo appena accennato
  • 4:32 - 4:35
    condensa l'episodio di corruzione e quello della caduta:
  • 4:35 - 4:38
    spada al fianco, il figliol prodigo suona il flauto,
  • 4:38 - 4:40
    mentre ai suoi piedi lo aspettano...
  • 4:40 - 4:44
    due maialini!
  • 4:45 - 4:46
    Dandoci le spalle,
  • 4:46 - 4:50
    ci impedisce di leggere la sua miseria, il suo pentimento:
  • 4:50 - 4:53
    il perdono del padre appare quindi *senza contropartita*.
  • 4:53 - 4:57
    Rembrandt tralascia la narrazione e le effusioni sentimentali
  • 4:57 - 4:58
    che banalizzano la scena
  • 4:58 - 5:01
    e la fanno rientrare nell'ordine normale delle cose.
  • 5:02 - 5:07
    E per turbare ancora di più, il pittore interpella lo spettatore:
  • 5:07 - 5:09
    da un lato, ritrae l'identificazione:
  • 5:09 - 5:13
    perché cosa abbiamo in primo luogo davanti agli occhi?
  • 5:13 - 5:16
    I piedi del figlio di cui condividiamo la posizione.
  • 5:18 - 5:21
    D'altro canto, introduce anche elementi perturbanti.
  • 5:21 - 5:23
    Perché i visi ci interrogano:
  • 5:23 - 5:25
    sareste stati generosi come il padre...
  • 5:25 - 5:29
    o sareste rimasti a margine, al limite della meschinità...
  • 5:29 - 5:30
    come il figlio maggiore?
  • 5:32 - 5:36
    Ma allora, perché sviluppare questa identificazione dello spettatore,...
  • 5:36 - 5:38
    in un dipinto che non era fatto per una chiesa...
  • 5:38 - 5:41
    e che Rembrandt ha tenuto nel suo studio fino alla sua morte?
  • 5:43 - 5:45
    Parte seconda. *Il figliol prodigo era un pittore*
  • 5:46 - 5:50
    28 anni prima, Rembrandt dipinge la sua prima visione della parabola:
  • 5:50 - 5:53
    la popolare scena di dissolutezza.
  • 5:53 - 5:55
    Riccamente vestito,
  • 5:55 - 5:57
    durante una bevuta,
  • 5:57 - 5:58
    in un lussuoso bordello,
  • 5:58 - 6:01
    una prostituta sulle ginocchia,
  • 6:01 - 6:04
    il figliol prodigo ci invita ad assaporare i piaceri di una vita di fasti
  • 6:05 - 6:09
    ... e assaggiare questo pavone, simbolo di lusso e vanità!
  • 6:11 - 6:14
    Rembrandt si iscrive in una tradizione olandese:
  • 6:14 - 6:17
    sotto forma di scena biblica e di denuncia morale dei piaceri,
  • 6:17 - 6:20
    si diletta a riempire di dettagli la rappresentazione.
  • 6:22 - 6:23
    Ma la scena assume una dimensione diversa...
  • 6:23 - 6:27
    ... quando si sa che si tratta di un autoritratto.
  • 6:27 - 6:29
    Non è un caso isolato:
  • 6:29 - 6:32
    i suoi colleghi si rappresentano in taverne...
  • 6:32 - 6:35
    e Dürer si disegna in mezzo a maiali...
  • 6:35 - 6:39
    ...Rembrandt dà alla prostituta i tratti di Saskia van Uylenburgh,
  • 6:39 - 6:41
    sua moglie!
  • 6:43 - 6:47
    Fa di questa tela l'illustrazione ironica del suo nuovo stato:
  • 6:47 - 6:50
    grazie alla sua ricca consorte, che esibisce fieramente...
  • 6:50 - 6:53
    ... ottiene il diritto di lavorare a Amsterdam
  • 6:53 - 6:55
    ...dove le commesse abbondano...
  • 6:56 - 6:59
    ...si compra una casa meravigliosa in un quartiere altolocato...
  • 6:59 - 7:02
    ...e sviluppa una collezione.
  • 7:02 - 7:05
    Ma rappresentandosi come figliol prodigo,
  • 7:05 - 7:08
    Rembrandt acquisisce la tendenza a spendere
  • 7:08 - 7:13
    e trasforma Saskia, nel ritratto, lo sguardo alto, in moderatrice della coppia.
  • 7:14 - 7:15
    Ma è anche premonitore:
  • 7:17 - 7:19
    Nel 1642, Saskia muore.
  • 7:20 - 7:23
    16 anni più tardi, Rembrandt è rovinato,
  • 7:23 - 7:25
    la sua casa e i suoi beni vengono venduti,
  • 7:25 - 7:27
    e la sua reputazione è compromessa,
  • 7:27 - 7:31
    dopo la nascita di un bambino al di fuori del matrimonio con la sua nuova compagna.
  • 7:32 - 7:34
    Le commesse si riducono,
  • 7:35 - 7:38
    e quanto Hendrickje muore, nel 1663,
  • 7:38 - 7:42
    il parallelo personale con il figliol prodigo pentito è evidente:
  • 7:43 - 7:46
    solo, rovinato, bandito dalla chiesa,
  • 7:46 - 7:49
    il pittore aspira a tornare nella comunità dei credenti
  • 7:49 - 7:50
    e nelle braccia di Dio.
  • 7:52 - 7:54
    Manifesta anche la sua fede protestante
  • 7:54 - 7:57
    aprendogli il cuore senza implorare nulla:
  • 7:57 - 8:02
    solo Dio, con la sua infinita libertà, gli concederà o meno la grazia.
  • 8:05 - 8:11
    Parte terza. La Forza dell'oscurità
  • 8:11 - 8:11
    Il dipinto, tuttavia, non ha acquisito fama
  • 8:11 - 8:14
    a causa dell'identificazione di Rembrandt con il figliol prodigo.
  • 8:14 - 8:16
    Nella ricca Repubblica delle province unite,
  • 8:16 - 8:18
    il mercato lo fa la clientela borghese.
  • 8:18 - 8:23
    E vuole che le opere religiose si integrino con i suoi muri tappezzati di dipinti...
  • 8:23 - 8:25
    ... interpellando contemporaneamente lo spettatore
  • 8:25 - 8:27
    mantenendo un rapporto con la "vita quotidiana".
  • 8:28 - 8:31
    Per mettere in scena la storia religiosa,
  • 8:31 - 8:33
    Rembrandt innova in due modi.
  • 8:33 - 8:36
    *Prima strategia*: utilizzare la prospettiva
  • 8:36 - 8:39
    per avvicinare la storia religiosa alla *vita contemporanea*.
  • 8:40 - 8:44
    In Luca da Leida, *Il Giudizio di Cristo* è situato in un paesaggio urbano contemporaneo,
  • 8:44 - 8:45
    dietro una folla.
  • 8:48 - 8:51
    In Pieter Aertsten e Joachim Beuckelaer,
  • 8:51 - 8:54
    una *Fuga in Egitto o un Figliol prodigo dissoluto*
  • 8:54 - 8:57
    figurano dietro alle invitanti bancarelle di un mercato.
  • 9:01 - 9:07
    E in Bruegel, il soggetto principale, *il Cristo che porta la Croce o San Paolo*,
  • 9:07 - 9:10
    diventano dettagli in mezzo alla folla.
  • 9:14 - 9:18
    Il vantaggio è chiaro: lo spettatore è più coinvolto.
  • 9:20 - 9:22
    Deve decifrare,...
  • 9:23 - 9:24
    interrogarsi,
  • 9:26 - 9:29
    reinterpretare quello che l'ha attirato al primo sguardo
  • 9:30 - 9:32
    ...alla luce di un avvenimento religioso.
  • 9:35 - 9:37
    Meglio: quest'ultimo appare più "vero"
  • 9:37 - 9:38
    perché accade in un "mondo"
  • 9:38 - 9:40
    simile a quello degli spettatori.
  • 9:44 - 9:46
    Rembrandt apprezza questi effetti di prospettiva.
  • 9:47 - 9:53
    Ma, rispetto a Van Leyden, sceglie un'inquadratura più stretta e frontale,
  • 9:53 - 9:55
    e finisce per sostituire la folla al centro
  • 9:55 - 9:59
    con aperture ampie, misteriose.
  • 9:59 - 10:01
    Le due immagini hanno ognuna la loro teatralità:
  • 10:02 - 10:05
    una ha il lato "epico e vivo" del teatro medievale;
  • 10:07 - 10:13
    l'altra *il mistero e l'assenza di tempo* di un istante sospeso.
  • 10:13 - 10:17
    È a questa seconda categoria che appartiene
    *Il Figliol Prodigo*:
  • 10:17 - 10:22
    con le sue linee di fuga, che mirano tanto al padre quanto al figlio,
  • 10:22 - 10:24
    il grande portico cupo,
  • 10:24 - 10:28
    i suoi personaggi principali decentrati, come allontanati,
  • 10:28 - 10:31
    e i suoi visi dall'identità incerta.
  • 10:32 - 10:39
    *Seconda strategia: *colpire violentemente lo spettatore, con una teatralità esacerbata.
  • 10:39 - 10:42
    È quella di Caravaggio, il cui stile è stato limitato in Olanda.
  • 10:42 - 10:45
    Rembrandt ne è l'erede indiretto:
  • 10:46 - 10:48
    Meno personaggi.
  • 10:48 - 10:51
    Effetti di luce violenti come fari.
  • 10:51 - 10:56
    Personaggi posizionati in primo piano, per una identificazione immediata.
  • 10:58 - 11:03
    Grazie all'oscurità, Rembrandt riesce ad unire due tipi di teatralità:
  • 11:03 - 11:07
    quella che colpisce lo spettatore semplificando la composizione
  • 11:07 - 11:09
    e quella che lo fa partecipare
  • 11:09 - 11:14
    facendogli *intravedere il mondo* stimolando l'immaginazione.
  • 11:15 - 11:20
    Prossimo episodio: *Gli Ambasciatori* di Holbein Dall'amore di un padre all'amore di sé?
  • 11:20 - 11:26
    Maggiori informazioni su: www.canal-educatif.fr
  • 11:26 - 11:29
    Realizzato da
  • 11:29 - 11:32
    Prodotto da
  • 11:32 - 11:35
    Consulente scientifico
  • 11:35 - 11:38
    Questo film è stato realizzato grazie al supporto di donatori (perché non tu?) e del Ministero della Cultura
  • 11:38 - 11:41
    Voce fuoricampo
  • 11:41 - 11:44
    Montaggio e grafica
  • 11:44 - 11:47
    Post-produzione e suono
  • 11:47 - 11:50
    Selezione musicale
  • 11:50 - 11:53
    Musica
  • 11:53 - 11:56
    Fotografie
  • 11:56 - 11:59
    Ringraziamenti sottotitoli italiani:
    Anna Cristiana Minoli
  • 11:59 - 12:01
    Una produzione CED
Title:
L'Arte in questione 5: Rembrandt - Il Ritorno del figliol prodigo
Video Language:
French

Italian subtitles

Revisions