Ho un amico
che fa l'artista
e a volte non sono molto d'accordo con le sue opinioni.
Prende un fiore in mano e dice:
"Guarda come e' bello!"
E sono d'accordo.
Ma poi aggiunge:
"e' proprio perché sono un artista
che posso vedere che e' bello"
"Ma tu, come scienziato,
lo scomponi in cosi' tanti pezzi
che diventa una cosa senza vita"
E a quel punto penso che sia uno svitato.
Innanzitutto
la bellezza che lui vede e' disponibile
alle altre persone e credo anche a me.
Anche se magari non avro' il suo senso estetico e raffinato,
posso ugualmente apprezzare la bellezza di un fiore.
Ma allo stesso tempo
io vedo nel fiore qualcosa in piu' rispetto a lui.
Posso immaginare le cellule li dentro,
e i meccanismi interni, anch'essi con una loro bellezza!
Voglio dire...
la bellezza non esiste solo alla scala dei centimetri
ma la si trova anche a scale piu' piccole.
nella struttura interna
e anche nei processi.
Il fatto che...
i colori e i fiori si siano evoluti
per far si' che gli insetti li impollinassero
e' interessante:
vuol dire che gli insetti possono vedere i colori.
E le domande aumentano.
Anche le forme di vita inferiori possiedono un senso estetico?
In che senso e' "estetico"?
Tutta una serie di domande interessanti...
che mostrano come una conoscenza scientifica non puo' che far aumentare
il senso di meraviglia, di mistero, di ammirazione suscitati da un fiore.
Puo' solo aggiungere. Non capisco davvero cosa possa sottrarre.
Se ti aspetti che la scienza possa dare tutte le risposte alle meravigliose domande
chi siamo? dove siamo diretti? qual e' il significato dell'universo? e cosi' via
penso che potresti facilmente disilluderti
e quindi cercare qualche risposta mistica per queste domande.
Non capisco come uno scienziato possa accettare delle risposte mistiche
perché l'atteggiamento e' quello di capire... lasciamo stare... non lo capisco.
Ad ogni modo
Se ci pensate - quello che io penso
e' che quello che facciamo e' esplorare e scoprire tutto il possibile sul mondo.
La gente mi chiede: "Stai cercando la legge ultima della fisica?"
Certo che no! Cerco solo di capire qualcosa in piu' sul mondo.
E se si scoprisse che esiste una legge ultima che spiega tutto, ben venga.
Sarebbe una bella scoperta.
Se invece scoprissimo che, come in una cipolla, ci sono cosi' tanti strati da non saper piu' che fare
allora sara' quello il giusto modo di procedere.
Qualunque cosa salti fuori, la sua natura e' li'
e si manifestera' per cio' che e'.
Quindi, quando facciamo degli esperimenti
non dovremmo avere preconcetti sul da farsi
se non solo scoprire qualcosa in piu'.
Vedi...
il fatto e' che
io posso vivere nel dubbio
nell'incertezza e nell'ignoranza.
Penso anzi che sia piu' interessante
vivere senza sapere che avere le risposte sbagliate.
Le mie risposte sono approssimative
le mie teorie plausibili, e possiedo diversi gradi di certezza su cose diverse
ma non sono assolutamente certo di niente
e di molte cose non so proprio nulla.
Ma io non devo avere una risposta
non sono spaventato dal non conoscere le cose
dall'essere perso in un misterioso universo senza scopo
che e' proprio cosi' per quel che ne so, probabilmente.
Non mi spaventa.
Quindi, ricapitolando
io non posso credere a queste storie costruite per
spiegare la nostra relazione con l'universo
perché...
sembrano...
troppo semplicistiche, troppo comuni...
cosi' locali, cosi' provinciali.
"Sulla Terra! e' venuto sulla Terra!"
"Uno degli aspetti di Dio si e' manifestato sulla Terra!"
Ma pensa.
E guarda cosa c'e' la fuori
non c'e' confronto.
Ad ogni modo, non e' possibile argomentare.
Cerco solo di farti capire che col modo scientifico di vedere
(che e' lo stesso di mio padre, e cioe' che
dovremmo distinguere cosa e' vero da cosa potrebbe non esserlo)
una volta che inizi a dubitare
(che e' una parte fondamentale della mia anima
quella di dubitare e fare domande)
quando dubiti e fai domande diventa piu' difficile...
credere.