(RaiNews)
(Diritti
altre voci / noi e loro)
[Passante] Vediamo un po' le istruzioni. Speravo ... la lingua dei segni. Ho sentito che si ordina anche così.
[Voce Off] Sì, nel bar Senza Nome - così si chiama il locale aperto in pieno centro a Bologna
da due ragazzi non udenti - si può ordinare anche con la lingua dei segni.
Per chi non ha il coraggio di provare, ci sono i biglietti con piatti e bibite.
In alternativa, uno specchio e un'assistente.
[Ragazza] Vorrei ordinare una birra Corona. Come si segna con la lingua dei sordi?
[Interprete] Birra -
corona
[Ragazza] OK, grazie.
Birra - corona. Grazie.
[Giornalista] ordinare (?) è difficile?
[Ragazza] No, no infatti: "corona"
[Barista] Se mi dici "una birra" in LIS, ti faccio uno sconto.
[Voce off] Lo sconto, ammette Sara Longhi, una delle due titolari del locale, è solo un pretesto.
sopratutto un modo per pubblicizzare e promuovere la lingua dei segni anche tra gli udenti
[Cliente] Proverò a fare delle conversazioni con i segni, con i sorrisi - non lo so.
[Altro cliente] Alle persone udenti, penso che gli piaccia la spontaneità dei gesti,
il fatto di comunque comunicare diversamente,
un altro modo di comunicare con attenzione a quello che fai, anche bere un caffè con le persone.
Insomma guardi negli occhi la gente e li guardi veramente.
[Luce Tommasi] "Li guardi veramente". Sordi e iniziative di sostegno, ma vorrei dire, di integrazione.
di integrazione come abbiamo visto
nel nostro servizio di copertina curato da Nelson Bova c'è un bar a Bologna
che sta ottenendo un grande successo dove si parla la lingua dei segni
e anche se qualcuno diciamo si vuole cimentare in quest'impresa potrà avere
uno sconto sulle consumazioni.
Allora di iniziative come questa parliamo oggi con i nostri ospiti in studio
che sono Giuseppe Petrucci, il Presidente dell'Ente Nazionale Sordi.
Buongiorno presidente, benarrivato.
Ci sta supportando Rosanna Zanchetti che vedete in riquadro che è l'interprete
della LIS che è la lingua dei segni.
e in studio c'è anche il vicequestore di Roma, Roberto Maugeri.
Buongiorno
[Roberto Maugeri] Buongiorno
E ci racconterà appunto di un nuovo servizio, "Un SMS per la vita",
che consente ai sordi di comunicare con le forze dell'ordine e con il 113 via SMS, appunto.
Allora, Presidente - Presidente Petrucci, che cosa dire di iniziative come quella del bar di Bologna?
Innovative, sicuramente rispetto a delle abitudini che comunque creano delle barriere, insomma
tra chi ci sente e chi non ci sente.
[Giuseppe Petrucci] Sicuramente, il bar di Bologna, diciamo che è un esperimento pilota,
diciamo il primo esperimento dove si vede veramente
l'integrazione tra le persone sorde le persone udenti, dove appunto, le persone udenti
si sforzano di usare la lingua dei segni in virtù del fatto dell'integrazione.
e grazie - grazie a questo sforzo hanno la possibilità di ottenere uno sconto.
Come si vede dal servizio l'interazione avviene modo molto molto naturale
e io penso che questa esperienza venga diffusa anche in altre parti d'Italia
ed è veramente importante perché è un messaggio di in integrazione e di solidarietà;
e sicuramente per quanto riguarda riconoscimento della lingua dei segni
è molto importante e questo ci dà un ritorno a noi
per portare avanti appunto la nostra richiesta di riconoscimento della lingua dei segni.
vedere come comun... le persone sorde
comunicano in lingua dei segni in un bar in modo molto naturale
può diventare appunto modo di comunicare e quindi dimostrare
che la LIS è una vera lingua
[Tommasi] Insomma, imparare a colloquiare.
Allora, in questa linea sta anche l'iniziativa della Questura di Roma.
Allora, Roberto Maugeri, questo "SMS per la vita", insomma, come funziona?
Maugeri] Guardi, l'"SMS per la vita" è un progetto
che nasce dalla consapevolezza di dover garantire anche ai sordi l'accesso a un servizio fondamentale
che è il 113.
Per cui in sinergia con l'Ente Nazionale Sordi e in particolare
in con la sezione provinciale di Roma, abbiamo elaborato questo progetto che consiste
in un sistema in grado di ricevere gli SMS
provenienti da, appunto, sordi
e quindi di garantire in virtù di questa ricezione del messaggio,
una immediata risposta delle forze dell'ordine o comunque dell'ente
che in quel caso viene richiesto dal sordo.
Perché...
[Tommasi] [inudibile] Dunque l'SMS possono farlo tutti.
[Maugeri] No: abbiamo un sistema di protezione che consiste nel fatto
che soli i sordi possono accedere a questo servizio: infatti devono aderire con una richiesta scritta
al servizio e automaticamente nel momento in cui loro richiedono questo,
la sala operativa della Questura di Roma provvederà a inviare loro un SMS che
gli comunica l'attivazione del servizio e il numero di telefono riservato - e tale deve restare -
da utilizzare per il contatto con noi.
[Tommasi] Dicevo che è un tipo di tecnologia che consente, diciamo
anche alle persone che non ci sentono di poter interagire normalmente, ecco...
[Maugeri] Sì, però la barriera è proprio questa: il numero riservato che deve restare tale.
[Tommasi] ... certo: ovviamente riservato: insomma, non possiamo noi che ci sentiamo bene, chiaramente,
invadere anche questo.
[Maugeri] Utilizziamo...già molti ambiti
[Tommasi] Abbiamo già molti ambiti, insomma, dove ci allarghiamo.
[Maugeri] Perfetto.
[Tommasi] Presidente Petrucci, ecco, voi avete anche messo in piede un servizio di taxi per i sordi.
ecco voi avete anche messi in piedi un
servizio un servizio di taxi per i sordi, ecco.
Vogliamo vedere questo cartello, lo commentiamo insieme?
(ENS Taxi Sordi
Disponibile su Android Market
Disponibile su App Store)
[Petrucci] Come avete visto, il logo appunto fa riferimento al servizio taxi
riservato alle persone sorde e appunto accedendo a questa applicazione
di Android o di Apple Store quindi su iTunes peretti Si può tranquillamente
fare una chiamata diretta al servizio taxi
dicendo anche l'indirizzo e via dicendo.
Grazie appunto alle novità, allo sviluppo tecnologico,
le persone sorde, quindi non hanno comunque
l'obbligo di rivolgersi, appunto, e di chiedere aiuto ad altre persone.
In questo modo, direttamente da loro telefonino, grazie a questa applicazione,
possono quindi fare la richiesta di
avere il servizio taxi
e mandando questo messaggio c'è la
risposta dalla centrale operativa
che dice sì, il servizio sarà tra due minuti pronto
all'indirizzo richiesto.
Grazie a questo servizio c'è quindi uno sviluppo ulteriore
sull'autonomia della persona sorda
e anche come diceva il vicequestore sul
"SMS per la vita"
molto importante come diceva, appunto: diceva
in caso di rapina oppure in caso di problemi familiari,
abusi vari si può appunto telefonare direttamente
inviando questo SMS
alla centrale operativa e viene anche individuato il luogo da cui è partita
la chiamata ed effettuare quindi l'intervento.
È chiaro che c'è la collaborazione anche con il Ministero dell'interno
per far sì che tutto questo venga - diventi quindi
un servizio diretto e operativo,
cosa che aspettiamo anche per il servizio taxi.
Purtroppo, stiamo appunto lavorando perché questo servizio si diffonde
anche in altre parti d'Italia, sicuramente.
[Tommasi] Grazie, Presidente. Ma allora, vediamo adesso questo servizio che ha realizzato Giuseppina Alessio
sulle nuove frontiere anche della medicina e sulle nuove tecnologie al servizio dei sordi.
Voci, rumori e musica non sono affatto scontati per circa 8 milioni di italiani:
tanti soffrono di disturbi uditivi secondo i dati dell'AIRS,
Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità.
Parliamo del 12% della popolazione.
I progressi delle terapie chirurgiche e della tecnologia contro la sordità
sono stati spettacolari negli ultimi anni e ora è possibile restituire l'udito
a quasi tutte le persone che l'hanno perduto. L'importante però intervenire
prestissimo nei bambini, subito dopo la nascita e comunque entro i due anni,
dicono gli esperti, e utilizzare gli strumenti più avanzati per gli adulti.
Per quanto riguarda la sordità e l'ipoacusia, invece, colpiscono
complessivamente il 5% della popolazione ovvero due milioni e mezzo di persone in Italia.
Questa quota sale al 30% se consideriamo gli ultrasessantenni,
e addirittura il 50% se parliamo degli over 85.
Ma oggi c'è un gran numero distrumenti a disposizione per combattere i disturbi dell'udito.
Non esistono più gli apparecchi acustici di una volta
- esterni all'orecchio - adesso le protesi
acustiche, anche quelle meno costose sono computer piuttosto sofisticati
che raccolgono i suoni e li rimodellano per renderli compatibili
con il cervello di ogni singolo paziente.
[Tommasi] Allora, Presidente Petrucci, che cosa pensa di queste nuove tecnologie?
Possono essere importanti, risolutive per i sordi?
[Petrucci] Chiaramente per quanto riguarda l'impianto cocleare e, come diceva appunto,
ci sono anche altri tipi di protesi digitali e anche analogiche,
è vero.
E per quanto si riguarda appunto le protesi analogiche c'è stato quindi
un - una notevole evoluzione su queste - su questi tipi di ausili.
È chiaro che non sono più esterne: adesso ci sono come diceva appunto - si vede dal servizio -
servizi di ausili digitali e sono comunque
servizi che vengono, non dati in modo agevolato perché attualmente
sono ancora a pagamento, mentre se viene richiesto un tipo di protesi
vecchio modello, quello viene offerto a titolo gratuito.
Per quanto poi riguarda l'impianto cocleare,
Sì, sicuramente ci sono stati notevoli progressi però la mia preoccupazione
è appunto sapere che garanzie abbiamo sugli esiti di questo intervento.
Ci sono centri riabilitativi collegati a questo tipo di intervento in tutta Italia.
Allora io ho penso che dovrebbe essere una libera scelta della persona,
quindi sapere dove sono questi centri riabilitativi collegati appunto all'intervento:
proprio per evitare che
ci sia questa d diseguaglianza in tutta Italia.
Si può scegliere quindi l'intervento,
come dire, chirurgico, il servizio di
recupero logopedico però per quanto riguarda noi persone sorde
l'obbiettivo appunto è quello di avere un abbattimento delle carriere -
delle barriere comunicative attraverso la LIS,
Lingua Italiana dei Segni.
È chiaro che noi proponiamo quindi un accesso a 360 gradi a tutte le modalità
che consentano questo abbattimento delle barriere comunicative.
[Tommasi] Allora, grazie, Presidente.
Vicequestore Maugeri, insomma, poi per potere diciamo, dare la possibilità
ai sordi di accedere al 113 avete dovuto cambiare le vostre strutture
creare degli adattamenti...
[Maugeri] No: diciamo che abbiamo semplicemente fatto un salto in avanti.
Abbiamo solo modificato alcune apparecchiature e abbiamo istruito
il personale affinché possa gestire al meglio questo ecosistema, un sistema
complesso nella sua realizzazione ma estremamente facile nell'utilizzo: sia per noi
che per gli utenti.
[Tommasi] Quindi è cambiata la cultura: siete cambiati voi per poter andare incontro all'altro.
[Maugeri] È un cambiamento anche culturale.
[Tommasi] Allora direi di vedere adesso insieme a voi - facciamo un passo indietro -
parlava prima il Presidente Petrucci dell'importanza della lingua dei segni, allora
riascoltiamo la voce del fondatore dell'Ente nazionale sordi
Antonio Magarotto da una ricerca di archivio di Antonella Gaetani
(Solo Dio il maestro - il libro possono illuminare le anime dei sordomuti)
["tappeto" musicale su tutto il servizio d'archivio]]
[Voce off] Nel 1964,
Antonio Magarotto ottiene a Washington la laurea ad honorem
in scienze umanistiche dal Gallaudet College.
Ricordare Antonio Magarotto è ricordare i 50 anni di vita
e di battaglia dell'ENS.
il filmato realizzato con la ricerca di spezzoni di vecchie pellicole
ricorda un sordo che ha vissuto una vita per un ideale
che per togliere dal mondo del emarginazione i fratelli del silenzio,
portandoli all'armonia della vita civile.
[Antonio Magrotto]: Il sordomuto non ha la parola
il maestro deve sentire una vocazione vera,
una vocazione santa,
in quanto c'è la possibilità di recuperare
e elevare il sordomuto.
[Tommasi] E qui, proprio, abbiamo detto la voce perché in questo modo è possibile
attivare una vera comunicazione.
La lingua dei segni, dunque, presidente, è... è parola per voi:
è suono.
[Petrucci] Come si - come si vede bene anche dal filmato che noi persone sorde chiamiamo
appunto Papà Magarotti, è grazie a lui che
tutte queste battaglie sono state vinte, sul -
sui diritti, sull'abbattimento delle barriere comunicative.
È vero: noi stiamo ancora aspettando questo riconoscimento
Lo stiamo aspettando e lo desideriamo con tutte le nostre forze,
perché è veramente una lingua ed è un segno di rispetto
anche nell'ONU, nel 2007, è stata proposta questa -
questo riconoscimento.
Ed è chiaro - da sottolineare il discorso di riconoscimento
del diritto delle persone sorde.
Ci sono delle commissioni che stanno lavorando e che ancora stanno,
come dire lavorando a questo decreto legge che finora devo dire che sì,
questo disegno di legge parla sicuramente delle persone sorde,
ma da un punto di vista medico.
Allora noi proponiamo che appunto questo disegno venga abrogato
e che venga - ne venga fatto un altro, perché proprio non tiene in considerazione
appunto, anche, come dire, la disabilità delle persone sorde e cieche.
E sicuramente,
non va a sottolineare il discorso come dicevo prima del diritto
ad un pieno riconoscimento di una lingua
che servirà anche per rendere più accessibili tutti i servizi
e renderci quindi
in modo paritario alla stregua di altre persone.
[Tommasi] Grazie presidente. Allora nel segno di questa accessibilità,
Vicequestore Maugeri, insomma, voi come vi state
muovendo in prospettiva:
Lo continuerete, questo percorso?
[Maugeri] Sicuramente lo continueremo.
abbiamo anche preso contatti con l'Ente nazionale sordi
affinché il nostro personale venga formato
anche [inudibile: al diritto?] di questa lingua.
E al tempo stesso diciamo che
questo è un primo passo, un piccolo passo della sala operativa
della Questura di Roma e anche quindi della polizia, ma è un passo grande
verso quegli altri aspetti dell'integrazione.
[Tommasi] Un piccolo passo verso una grande rivoluzione:
quella che abbiamo cercato anche noi oggi, con i nostri mezzi di attuare
in questo studio. Ringrazio quindi tutti i tecnici, con a Carlo Graziosi in regia,
che hanno è consentito di mettere insieme questa puntata
che è straordinaria per la RAI, che invece dovrebbe diventare ordinaria:
questo, almeno è il nostro auspicio.
e ci salutiamo. Arrivederci alla prossima.