Il potere non concede nulla senza una rivendicazione
Non l'ha mai fatto e mai lo farà.
- Frederick Douglas
1968
Qui Apollo 8 in diretta dalla Luna
La solitudine quassù è maestosa
E ci fa capire l'importanza di quanto avete sulla Terra
La Terra da qua è una grande oasi nella vastità dello spazio
- Oh mio Dio guarda che foto
- Wow, è proprio bella
Hai un rullino a colori Jim?
Passami un rullino a colori. Svelto.
Wow, che foto magnifica
Dall'equipaggio dell'Apollo 8 chiudiamo con
"Buonanotte, buona fortuna e Dio vi benedica...
...tutti voi laggiù sulla nostra bella Terra"
Non viviamo più su quella Terra
Il mondo non è finito
Ma il mondo che conosciamo sì
Potete sentirmi?
Abbiamo un'emergenza
L'acqua si sta alzando molto velocemente
Prevediamo circa 1 metro e mezzo d'acqua...
...e ci sono circa 17 persone al secondo piano
Avremo bisogno di evacuare, dobbiamo andarcene da qui
Stiamo cercando di tirarvi fuori
Tutto a posto? State bene?
Ci sono nuove e drammatiche prove di cosa sta succedendo al mondo
e stasera vedremo l'impatto che sta già avvenendo
Gli allarmi sulle condizioni climatiche estreme che abbiamo tutti sopportato
insieme in tutto il mondo
Siamo letteralmente uniti in un esperimento senza precedenti
sull'unico pianeta che sappiamo può ospitare la vita.
Risponderemo alla minaccia del cambiamento climatico,
sapendo che fallire
significherebbe tradire i nostri figli e
le generazioni future
La grande domanda è il futuro, ovviamente,
e una nuova definizione di normalità
Ci si sta preparando per il vertice ONU
sul clima che si terrà a New York
Il segretario generale ONUBan Ki-moon
ospiterà il vertice
Convocherò un vertice sul clima per i capi di stato
al più alto livello.
Chiedo ai leader politici di tutto il pianeta di dare priorità
nella loro azione politica al cambiamento climatico
Dobbiamo portare impegni reali
sul tavolo del vertice.
Se le cose continueranno ad andare come ora,
non sopravviveremo, noi moriremo.
DISRUPTION
100 GIORNI ALLA MARCIA
[Matt Leonard - organizzatore - Marcia Globale per il Clima]
Il 23 settembre l'ONU ospiterà
un vertice storico sul clima, a cui
sono invitati i leader e i capi di stato
di tutto il mondo
Vogliamo organizzare il più grande
evento di sempre per il clima
nelle strade di New York, per rispondere a questa situazione,
sperando di invertire la rotta
di quanto verrà fuori dal vertice, cambiando
l'intero movimento per il clima
d'ora in poi.
I punti di svolta del clima fanno paura
ma se rimaniamo unici
possiamo costruire
la più grande mobilitazione per il clima
di sempre. Abbiamo la forza per creare
il movimento che sarà il punto di svolta
contro il cambiamento climatico,
che porterà i nostri leader dall'attuale
inazione
all'agire e mettersi in moto
per salvare il pianeta.
Tutti i grandi movimenti sociali
della storia hanno visto la gente nelle strade.
Il diritto di voto alle donne, il movimento per i diritti civili
-- ma anche più recentemente
[Keya Chatterjee - Resp. Energie Rinnovabili, WWF]
sul tema del clima, i nostri più grandi successi
sono arrivati quando le persone sono uscite dalle loro case
e sono scese in piazza.
Questa è una battaglia più grande di qualsiasi
altra mai vinta prima.
[Naomi Klein - Autrice "This changes everything"]
Non stiamo cercando di salvare la Terra.
Dobbiamo salvare il sistema che rende compatibile
la Terra
con l'esistenza umana e l'esistenza di altre forme
di vita.
Questa è la battaglia del nostro tempo, ma nessuno
di noi deve essere per forza un attivista
su tutto questo. In un mondo razionale, il fatto
che gli scienziati abbiano detto
che la cosa peggiore possibile sta accadendo
ora e questo è quello che bisogna fare per impedirlo
[Bill McKibben - Co-fondatore, 350.org]
questo sarebbe stato sufficiente a mettere
in moto il sistema.
Di tutte le cose che mi fanno
più arrabbiare, la peggiore è quando le persone
parlano del cambiamento climatico
come se fosse una cosa nuova.
[Dr. Naomi Oreskes - Professoressa, storia della scienza, Harvard]
Il sostegno scientifico di quanto sappiamo
sul ruolo dell'uomo nel cambiamento climatico
è molto antico e decisamente
riconosciuto. Il compito in cui ci siamo imbarcati
è di documentare questa storia per aiutarci
a capire dove siamo,
come siamo arrivati qui, e come cambiare
la direzione.
Gli scienziati hanno saputo per più di 150
anni che il biossido di carbonio era un gas serra.
Fourier scoprì
che c'erano gas nell'atmosfera
che permettevano ai raggi solari di passare, come
una finestra, ma che poi quando i raggi si riflettevano
sulla superficie terrestre il calore rimaneva intrappolato.
[Dr. Heidi Cullen - Responsabile scientifico, Climate Central]
Ecco quindi la definizione di quello che oggi chiamiamo effetto serra.
Negli anni '50 dell'800, John Tyndall realizzò ricerche in
laboratorio dell'assorbimento delle radiazioni di calore
da parte del biossido di carbonio.
[Dr. James Hansen - Ex direttore, Nasa (GISS)]
E concluse che se si rilascia la CO2 nell'atmosfera
influenzerà l'equilibrio energetico del pianeta.
Tyndall fu chi provò che il biossido di carbonio
era un termostato naturale che contribuiva
a determinare la temperatura del pianeta.
Sul finire dell'800, fu il grande chimico svedese Arrhenius che fece i primi calcoli
su cosa sarebbe successo se, diciamo, avessimo "evaporato le nostre miniere di carbone in aria"
Ma le persone non prestarono attenzione
a queste cose durante il XX secolo
perché troppo impegnate a scoprire
nuovi metodi per bruciare combustibili fossili.
Solo sul finire degli anni '50
ci siamo preoccupati di misurare
e vedere se si stavano accumulando nell'atmosfera.
Questo strumento,
è il più importante strumento scientifico del mondo.
Dal 1959, ha misurato come la CO2 si sia acumulata costantemente nell'atmosfera
la cosiddetta "Curva di Keeling".
La Keeling Curve è uno dei più importanti
studi scientifici del XXsecolo
che ci mostra che il biossido di carbonio
è aumentato ininterrottamente
e sistematicamente a partire
dalla rivoluzione industriale.
Keeling non solo ha mostrato l'aumento del biossido di carbonio, ma anche indicato il motivo.
E quello che Keeling ha mostrato di così incredibile
è che circa una molecola
ogni 4 di CO2 nell'atmosfera
viene oggi immessa da noi.
Solo un anno fa, abbiamo superato le 400 parti per milione
di biossido di carbonio nell'atmosfera.
Il livello pre-industriale era di circa
280 parti per milione.
Quindi la società nell'era industriale ha alzato
il livello di CO2 nell'atmosfera di circa il 40%.
[Justin Gillis - Giornalista, The New York Times]
e in motli temono che prima
della fine l'avremo raddoppiato o anche triplicato.
Stiamo pompando CO2 nell'atmosfera
a una velocità che non è mai stata vista prima
nella storia dell'umanità.
Stiamo lanciandoci a rotta di collo in un territorio inesplorato.
Nell'arco delle nostre vite, la razza umana ha abbandonado
l'Olocene, un periodo di 10mila anni
di stabilità climatica che ha coinciso
con la civiltà umana.
Abbiamo superato una grande soglia,
e siamo sul bordo di altre.
[Van Jones - Presentatore, CNNCrossfire]
Ricordo quando le previsioni del meteo erano
un simpatico programma noioso.
Ora sembrano un film dell'orrore
in cui il clima viene caotizzato.
Non parliamo del prossimo anno o di 1000 anni
da adesso. Sta succedendo ora.
Quello su cui concordano tutti gli scienziati è che
l'intera atmosfera è cambiata. Tutte le
dinamiche atmosferiche sono mutate.
Qualsiasi cosa che succederà ora
avverrà nel contesto del cambiamento climatico
è diverso da come sarebbe successo prima.
Un tifone ha colpito le Filippine
con venti di 310 Km/h
Peggio degli uragani Katrina e Sandy messi insieme.
Il mondo si sta mobilitando per aiutare le Filippine,
ma solo una piccola parte del cibo, dell'acqua e delle medicine
ha raggiunto le vittime del tifone Haiyan.
Un milione di persone hanno dovuto abbandonare le loro case.
Ora cercano di prendersi quello che è rimasto.
Centinaia di migliaia di persone stanno affollando
i centri di soccorso, cercando disperatamente risorse primarie.
Molti cittadini si coprono il volto
per non respirare la puzza dei morti, mentre cercano
i loro parenti nelle aree più colpite.
Questa è una delle tempeste più potenti mai viste.
Signore Presidente, vostre eccellenze,
quello che il mio paese sta vivendo
come conseguenza di un evento climatico estremo, è pura follia.
[Yeb Sano - Negoziatore per il clima, Filippine]
Il tifone Haiyan ha colpito
la città della mia famiglia.
E la devastazione... è sconvolgente.
Fatico a trovare le parole per descrivere
come mi sento per le perdite.
Dico a chiunque là fuori che continua a negare
e ignorare la realtà del cambiamento climatico,
vi sfido -- vi sfido a scendere dalle vostre torri d'avorio, lontano dalle vostre comode poltrone,
vi sfido a visitare le isole del Pacifico.
Ci rifiutiamo, come nazione, di accettare un futuro in cui
tifoni come Haiyan diventino una costante delle nostre vite.
Ci rifiutiamo di accettare che scappare
dalle tempeste, evacuare le nostre famiglie,
contare i nostri morti diventino cose della vita.
Semplicemente ci rifiutiamo.
Possiamo fare qualcosa. Possiamo fermare questa follia.
80 GIORNI ALLA MARCIA
Cimotato organizzatore della Marcia
Buongiorno. Ok gente, sappiamo perché siamo qui.
[Eddie Bautista - Direttore esecutivo, NYC-EJA]
Abbiamo 80 giorni da oggi per metter su
la più grande marcia per il clima di sempre.
E' davvero importante ricordare
che anche se il cambiamento climatico colpisce tutti
l'impatto non è distribuito equamente.
Chiediamo a tutti di questi gruppi,
diamo priorità di parola alle persone di colore, gente
perché è così, è sproporzionato,
ed è il momento di rendercene conto.
Devono trovare un accordo globale vincolante
per ridurre i gas serra.
[Tomas Gardaño - Organizzatore, People's Climate March]
Possiamo farcela e creare posti di lavoro al tempo stesso.
Parte di quello che stiamo facendo è spostare le persone
dai combustibili fossili alle soluzioni
[Lee Ziesche - Coordinatore società civile]
e presentare anche opportunità economiche
che vengono con queste soluzioni.
[Armando Chapelliquen - Coordinatore, NYPIRG]
L'idea è che chi guiderà questa marcia...
saranno le persone in questa stanza.
[Rev. Clinton Miller - Brown Memorial, Chiesa Battista]
Il tema ambientale è il problema
del nostro tempo, che determinerà come vivremo, dove vivremo e se vivremo.
Lo strumento più importante che abbiamo
è il potere della gente. Ci sono già 325 gruppi,
e la lista aumenterà ogni giorno.
Qualsiasi cosa state pensando di fare
per contribuire a far crescere questa mobilitazione, ripensatela.
E fatela più grande. Più coraggiosa.
Il nostro lavoro è far sì che tutti ne sentano parlare.
E poi verranno. Arriveranno.
Questo è il nostro obiettivo.
[Movimento per il disarmo nucleare - New York]
Nel 1982, l'ONU convocò una prima sezione speciale
sul disarmo nucleare
e sci siamo riuniti e abbiamo detto che quando
i rappresentanti
dei governi di tutto il mondo
si fossero trovati a New York all'ONU
saremmo dovuti essere per le strade a farci sentire.
La manifestazione anti-nucleare di New York
fu la più grande
manifestazione politica nella storia statunitense.
Fu, ed è tutt'oggi, la più grande riunione di persone nel Paese.
Penso ci fosse un computer nell'ufficio.
Tutto veniva fatto col telefono.
E questa cosa che chiamavamo "la posta"---
ora la chiamiamo "posta delle lumache".
Ma c'era qualcosa in quella realtà, non
c'era la tecnologia
che abbiamo ora, e questo
in realtà obbligò le persone
a parlarsi direttamente.
Fino a chè avremo una vera pace, con una vera giustizia,
non ce ne andremo a casa zitti e buoni, andremo
a casa a organizzarci!
Una delle cose davvero interessanti di quella
manifestazione è che circa 600 gruppi locali
si formarono, e molti durarono anni.
Per me, la vera forza di quel giorno
fu l'esperienza organizzativa
e l'organizzazione che ne nacque.
Alcuni esperti oggi dicono che
il mondo si sta scaldando
a causa dell'"effetto serra globale"
[Dr. Naomi Oreskes - Prof.ssa storia della Scienza, Harvard]
Gli scienziati l'hanno detto da molto tempo,
che il cambiamento climatico era una possibilità
ma nel 1988 Jim Hansen e
il suo team alla NASA
lo dissero sia sulle riviste specializzate,
sia in pubblico, che stava accadendo.
[Dr. James Hansen - Ex direttore, NASA (GISS)]
I mutamenti nella composizione dell'atmosfera
che gli esseri umani stavano causando stavano avendo
un grande impatto sul clima della Terra.
L'effetto serra è stato individuato,
e sta modificando il nostro clima.
La testimonianza di Hansen fu riportata in prima
pagina sul New York Times
e ci fu anche una proposta di legge
al Congresso - il "National EnergyPolicy Act"
per ridurre da subito il consumo di combustibili fossili per prevenire il cambiamento climatico.
E si arrivò alla creazione
dell'IPCC -
il gruppo intergovernativo sul Cambiamento Climatico - quell'anno.
C'era il contesto politico favorevole,
il contesto scientifico giusto,
forti prove scientifiche,
c'era l'attenzione dei media,
e il tutto si sgretolò.
Earth Summit, 12 giorni, 178 nazioni,
la conferenza sull'ambiente
inizia oggi a Rio de Janeiro.
Ci sono già opposti schieramenti
Fino a ora, tutti gli accordi sono non vincolanti, non richiedono azioni specifiche sull'ambiente.
Mentre il tempo scorreva, gli avvertimenti
scientifici si sono intensificati
eppure non c'è ancora stata una risposta politica efficace.
Tutti gli sforzi politici per gestire il problema
hanno essenzialmente fallito.
Su di me pesa la ricerca
di un equilibrio tra
una solida pratica ambientalista da un lato
e i lavori delle famiglie americane dall'altro.
L'accordo siglato a Kyoto,
in Giappone, richiede alle nazioni industrializzate
di realizzare tagli decisivi alle emissioni di gas serra
[Justin Gillis - Giornalista, The New York Times]
Gli Stati Uniti non hanno mai ratificato il protocollo di Kyoto, e questa è la ragione per cui non funzionò.
Il Presidente Bush ha scatenato una tempesta di critiche
decidendo di abbandonare il Protocollo di Kyoto
che pone limiti alle emissioni
di gas serra nei paesi sviluppati.
Per quasi due settimane, la delegazione USA
ha bloccato proposta su proposta
bozza dopo bozza
rifiutandosi perfino di discutere tagli obbligatori
alle emissioni di gas serra.
E ora andiamo alla grande conferenza
sul clima in corso a Copenhagen.
Oggi le nazioni in via di sviluppo di sono fatte sentire.
guidate dall'Africa, 135 nazioni, tra cui Incia e Cina,
hanno boicottato per 5 ore i lavori
infuriate per quelli che definiscono tagli insufficienti alle emissioni proposti dai paesi più ricchi
Se questo fosse un film,
ci sarebbe un lieto fine
e tutte le nazioni
avrebbero promesso i loro migliori sforzi.
Ma niente di tutto ciò è poi accaduto:
un fiasco, un fallimento.
La frustrazione degli ultimi 10 giorni è esplosa
per le strade di Copenhagen.
Fuori dal Bella Center dove i negoziatori non hanno ancora raggiunto un accordo sul clima
2500 manifestanti hanno cercare di farsi strada per avere un impatto.
[Bill McKibben - Co-fondatore, 350.org]
Non successe niente perché
l'industria dei combustibili fossili era ancora abbastanza forte da spaventare le nazioni
per evitare il problema.
[Naomi Klein - Autrice, "The Shock Doctrine]
Quello che successe a Copenhagen, per molte persone,
fu la realizzazione che "nessun leader ci salverà".
Dobbiamo essere forti abbastanza da
spaventare i politici
e obbligarli a fare la cosa giusta, questo settembre, a New York.
Se possiamo dimostrarlo,
poi a Parisi succederanno cose migliori
che a Copenhagen.
Queste cose non sono momenti separati nel tempo,
è tutto unito, e quello per cui stiamo combattendo verso Parigi
dipende fortemente da cosa succederà a Settembre.
Questa deve essere la battaglia della vita.
[IPCC, Berlino]
Benvenuti alla conferenza stampa di presentazione
del rapporto del gruppo di lavoro IPCC3
sulla mitigazione del cambiamento climatico.
[Dr. Rajendra Pachauri - Presidente, IPCC]
Se vogliamo davvero limitare
l'aumento della temperatura non oltre
i 2 gradi Celsius,
c'è bisogno di un livello di cooperazione
internazionale senza precedenti.
Il modo in cui ci siamo relazionati al cambiamento climatico
è che la comunità scientifica ricerca e sintetizza le prove
e le presenta ai decisori politici.
Abbiamo ormai provato senza ombra di dubbio che il cambiamento climatico è reale
che la temperatura della Terra si sta alzando,
[Dr. Heidi Cullen - Autrice, "Weather of the Future]
che il riscaldamento è causato prevalentemente dalla
combustione delle fonti fossili e da altre attività umane, e che l'ulteriore riscaldamento è
una minaccia significativa.
Quello che i decisori politici hanno fatto è stato
trovare una definizione
di quello che hanno chiamato "pericolosa interferenza umana".
Nel 2009, le nazioni del mondo hanno concordato su
un obiettivo di 2 gradi Celsius, o 3.6
gradi Fahrenheit come punto massimo
oltre i livelli pre-industriali.
Questo richiederebbe di fermare
quasi interamente le emissioni a livello mondiale
entro pochi decenni.
[Dr. John Sterman - Direttore,
MIT System Dynamics Group]
Un sacco di gente vede i 2 gradi
come un livello di sicurezza, ma non esiste un livello sicuro.
Due gradi è un numero tondo che sarebbe più sicuro,
ma avrà comunque un impatto sostanziale sul clima.
Un grado sta sciogliendo l'Artico e l'Antartico. Sarebbe follia scoprire cosa farebbero i 2 gradi,
ma probabilmente lo scopriremo.
Anche se facciamo tutto giusto, a questo punto
questo è comunque il meglio
che possiamo sperare.
L'altra cosa che l'IPCC ha fatto è stata collegare la soglia dei 2 gradi Celsius
alla quantità di combustibili fossili
che possiamo bruciare.
E hanno proposto questa linea rossa di un trilione di tonnellate di anidride carbonica.
Il proglema è che siamo già a più di metà strada.
Ci stiamo avvicinando a 600 milioni di tonnellate,
e al tassi al quale stanno andando le cose
avremo bruciato il massimo possibile entro i prossimi 30 anni.
Gli stessi capi di stato che dicono di voler
mantenere la temperatura a non più
di 2 gradi, hanno avanzato
una serie di proposte che, unite, portano a un aumento della temperatura di 6 gradi
punto al quale la maggior parte degli scienziati
pensa che la civiltà, come la conosciamo oggi, non sarà possibile.
E' quasi una sorta di rifiuto della realtà.
C'è solo questa differenza enorme tra quello che dicono i paesi
di voler fare
e quello che stanno per fare.
Questo è il 'dislivello delle emissioni'.
E' una questione di matematica. Dobbiamo
lasciare l'80% dei combustibili fossili
sotto terra.
L'industria dei combustibili fossili vuole bruciare
tutte le riserve, se lo faranno arriveremo
ai 6 gradi.
Ogni giorno di inazione,
ci avvicina sempre di più alla catastrofe.
58 GIORNI ALLA MARCIA
[People's Climate March - Comitato organizzatore, NYC]
Siamo a due mesi dalla marcia, ovviamente sappiamo tutti
quanto lavoro è stato fatto
quanto ne viene fatto ogni giorno,
far girare la voce, mobilitare le persone.
A questo punto, ogni giorno conta. Ogni giorno in cui
non agiamo, è un'occasione persa.
Non è solo una marcia di un giorno, è la nostra
capacità di costruire a lungo termine un forte movimento per il clima
in cui dobbiamo investire.
Quindi, essere inclusivi per noi significa riconoscere
che viviamo in una società dove ci sono privilegi, disuguaglianze
e per poter affrontare la crisi climatica, dobbiamo prima affrontare queste disuguaglianze.
Cio che ci permetterà di portare poi un movimento abbastanza forte da affrontare la crisi ecologica globale.
Se ci pensate per un secondo,
c'è questo strato di roba sottoterra
messo lì in un momento specifico
in un modo specifico
che ha catturato millenni di luce solare.
E noi siamo capitati sopra di esso.
E' come se stessi camminando, e trovassi qualcosa sottoterra
e ci sono milioni di dollari che ne escono, li stai solo tirando fuori.
Tutto quanto facciamo e tutto quello che siamo
e come viviamo
dipendono dal fatto che abbiamo
semplicemente trovato della roba
e quella roba diceva "Ehy, non dovete più
far lavorare continuamente la gente nei campi
potete avere città, macchine
potete avere iPhones!" E per come la vedo io,
per quanto incredibile sia quella roba,
abbiamo pagato un prezzo per tutto questo tempo.
E c'è un orologio che sta contando il tempo.
Il classico fallimento del mercato sono le "esternalit
negative ambientali".
Un modo per dire che "non stai pagando
tutti i costi per quel combustibile che hai bruciato".
Il giro che l'industria dei combustibili fossili ha
portato avanti è di prendere il costo del suo prodotto,
ed esportarlo sul pubblico.
[Keya Chatterjee - Resp Energie Rinnovabili, WWF]
Pensate a tutta la litania degli impatti: dal livello
del mare che si alza, all'acidificazione degli oceani, al collasso
degli ecosistemi da cui dipendiamo per il cibo e l'acqua.
Queste cose sono molto care
Quando bruciano i boschi, si perdono un sacco di soldi per esempio.
Tutti questi costi sono scaricati su di noi, società, e non vengono pagati da chi sta inquinando.
Questi grandi 'inquinatori' di massa
possono scaricare tonnellate di CO2
nell'atmosfera, gratuitamente.
Voi non potete inquinare gratis. Se
sporcate, verrete multati.
Questo rende il carbone, il petrolio e gli altri combustibili fossili
più competitivi
del solare e del vento e delle altre risorse
più di quanto meritino.
[Sen. Sheldon Whitehouse (D - RI) Co-Presidente, Task Force on Climate Change]
Dietro ai problemi causati dall'inquinamento da carbone
e dietro i problemi economici,
c'è un probolema politico,
che un gruppo molto piccolo di interessi molto potenti
ha esercitato un controllo tremendo sulle istituzioni
Siamo in gioco contro la lobby dei combustibili fossili
che ha un accesso completo
alla classe politica e la possibilità
di comprare tramite mezzi legali
e di minacciare tramite l'uso della propaganda, e così via,
anche chi li contrasta ha difficoltà nel farlo
perchè in qualche modo ne è dipendente economicamente.
In questo momento abbiamo un monopolio, controllato dai grandi del carbone.
Si concedono sussidi su sussidi.
Pensateci: quanti soldi spende il Pentagono
per aiutare grandi compagnie private
nelle loro imprese nel petrolio in Medio Oriente?
Circa metà del budget del Pentagono serve solo a
aiutare Chevron e Shell e Exxon
a tirare fuori il loro profitto da quelle zone.
Che succederebbe se dovessero pagare loro per quel servizio,
quanto costerebbe allora la benzina?
Inoltre, hanno tutta una serie di vantaggi fiscali
e sfruttano altre falle nel sistema.
La loro etica è crescita o morte, ma piuttosto che rispondere alla crisi climatica
riducendo
stanno raddoppiando attraverso il fracking,
con il petrolio dalle sabbie bituminose,
con le esportazioni di carbone, la rimozione delle cime delle montagne.
Sono diventati più sfrontati.
E' un affare sporco, un'industria che se seguisse fedelmente
il suo piano distruggerebbe il pianeta.
E quando questo diventa noto, si sa anche che è un piano illegittimo.
Dobbiamo capire come dissociarci da loro.
E questo sta succedendo in tutto il mondo.
Sul grande prato di Central Park
mi trovavo su un palco
molto in alto guardavo davanti a me
al mare di persone che si perdeva a vista d'occhio.
Le stime di quella giornata dicono ci fosse più di 1 milione di persone.
22 aprile 1970:
la mobilitazione che
è nota come il primo Earth Day, 20 milioni
di americani chiamati a uscire dal lavoro
e dalle aule per camminare per le proprie città.
Quando Nixon vide in TV queste enormi folle in ogni città, in tutto il Paese
pare abbia detto a Ehrlichman,
'Un bel po' di questi devono essere Repubblicani'.
E i Repubblicani volevano che lui facesse qualcosa
su questo tema, secondo lui.
E fu proprio Nixon, probabilmente il più anti-ambientalista dei presidenti Americani,
che si sentì in obbligo di firmare il Clean Air Act.
Penso che le cose che abbiamo fatto finora
siano la ragione che ci danno un po' di speranza
abbiamo visto un certo grado di reazione
da parte del Parlamento e del Senato.
In 3 anni, furono approvati i decreti 'Aria pulita', 'Acqua pulita'
'Acqua potabile sicura', 'Specie in pericolo', protezione mammiferi marini'
'Politiche nazionali per l'ambiente', 'Educazione ambientale', il 'Superfund'
Mi spingerei a dire che
con la sola eccezione del New Deal, questa fu
la più importante ristrutturazione
delle regole di base del sistema economico statunitense
mai vista prima.
50 GIORNI ALLA MARCIA
Mancano 50 giorni alla più grande marcia per il clima della storia.
Siete pronti?
[People's Climate March - conferenza stampa - Times Square, NYC]
Non si tratta solo dell'ambiente.
Si tratta delle comunità.
Della salute pubblica, del lavoro, della giustizia.
[LaTonya Crisp-Sauray - TWU Local 100 Recording Secretary]
Sono stati i lavoratori a tirar su questa città, e saranno loro a continuare a muoverla.
Siamo noi la comunità. Non è così?
La nostra gente, che è stata in prima lineasenza poter respirare
con asma, problemi
polmonari, cancro, a causa del razzismo ambientale.
Il cambiamento climatico esaspera ogni
tipo di ingiustizia sociale
contro cui le comunità religiose hanno combattuto
per migliaia di anni.
E non smetteremo di protestare e di pregare e di agire finché non ci sarà un forte accordo sul clima.
Siamo un movimento, fratelli e sorelle,
e dobbiamo stare uniti.
Per questo unitevi a noi il 21 per marciare e mandare un messaggio alle Nazioni Unite.
[gente canta, "Il popolo unito non sarà mai sconfitto"]
E' solo per caso che pensiamo al cambiamento climatico
come un problema ambientale.
Potreste pensarlo come l'ennesimo esempio di cosa succede in una società ingiusta.
Le persone che hanno contribuito meno al cambiamento climatico, e che hanno beneficiato meno
dei combustibili fossili, sono
le prime a subirne gli effetti.
Gli abitanti dei paesi più poveri
del mondo hanno sofferto enormemente
e soffriranno sempre più
man mano che passano gli anni.
Il caos del clima è un problema di giustizia sociale.
Chi viene colpito per primo e più forte, ogni volta
che c'è un disastro climatico?
Le persone più povere, le persone di colore,
chi non può scappare dal pericolo.
E chi non può rialzarsi facilmente perché
non hanno i soldi, o la posizione sociale,
o le connessioni politiche.
Le nostre comunità sono colpite in modo ineguale.
[Jeanette "Jet" E. Toomer - Organizzatrice, NYC-EJA]
Vediamo che sono le popolazioni indigene,
le persone di colore
i più poveri, che storicamente vengono soffocati dal peso
di tante crisi determinate dalla politica.
Ci sono così tanti paesi che sono stati
sistematicamente colpiti per secoli
E spesso questo è definito debito ecologico, debito climatico.
L'idea stessa che ci sono posti sacrificabili
è sempre stata un'idea razzista.
L'idea di sacrificare delle zone: individuare delle persone e dei posti come spazzatura.
Dove è più difficile fare presa sono i quartieri residenziali negli USA.
Siamo isolati dal mondo naturale: questo è ciò che sono questi quartieri,
un modo per non farti vedere
troppo il mondo naturale.
E siamo isolati in questi posti dalla ricchezza.
Almeno pensiamo di esserlo.
Gli scienziati non sanno più come ripeterci
di evitare di superare la soglia
di un aumento di due gradi della temperatura del pianeta.
Perché siamo così preoccupati per questo?
[Ricken Patel - Fondatore e Direttore Esecutivo, Avaaz] Se superiamo quella soglia,
ci saranno circoli viziosi
nei nostri ecosistemi.
Punti di svolta in cui il cambiamento climatico
va fuori controllo.
E succede in un attimo.
Ci sono interruttori che possono azionarsi
e che improvvisamente ti portano in un territorio inesplorato,
e non sai assolutamente come comportarti.
Non è un problema di tipo lineare.
E' piuttosto un problema esponenziale.
In questo momento siamo alle soglie di tre
grandi punti di svolta.
Il primo è la calotta polare Artica. Questo ghiaccio funziona da specchio che riflette la luce del sole
lontano dalla Terra e impedisce il surriscaldamento.
Ma più si scioglie, minore è lo specchio
il chè significa più calore, che significa meno ghiaccio ancora, e più cambiamento climatico.
Un altro esempio è il metano artico.
C'è un'enorme quantità di gas metano
intrappolata nella tundra, 50 volte peggio
della CO2. E' della CO2 che si è presa degli steroidi.
Con il surriscaldamento, quel metano viene rilasciato,
causando ancora più surriscaldamento
che rilascia ancora più metano,
e cos' via finché il processo va fuori controllo.
Un altro esempio di punto di svolta è
l'acidificazione degli oceani. Man mano che aumenta la CO2 nell'atmosfera,
una buona parte finisce negli oceani.
E un sacco di esseri, come il plankton, non possono
vivere in quell'acqua acidificata.
Il plankton è la base della catena alimentare: se il plankton muore, perdiamo l'intero ecosistema del mare.
Questo tipo di circoli viziosi e punti
di svolta è quello che non mi fa dormire la notte:
che se ne attivi uno prima di essere pronti a cambiare le cose.
Anche se ci fermassimo oggi, a causa degli effetti nel tempo sul sistema climatico,
ci siamo già appuntati per cose che non possiamo ancora prevedere.
Viviamo in una parte estremamente sottile di universo abitabile
Solo pochi chilometri sotto i miei piedi è troppo caldo per vivere
Solo pochi chilometri sopra la mia testa
Non si tratta di qualche siccità o di qualche tempesta
Qui è in gioco il cambiamento catastrofico del fragile equilibrio della nostra biosfera
che minaccia ogni cosa che amiamo
37 GIORNI ALLA MARCIA
Tutto ciò su cui dobbiamo concentrarci è la
partecipazione, partecipazione, partecipazione
Giovani, c'é qualcuno che vuole darci un
aggiornamento da parte dei giovani. Armando?
[Armando Chapelliquen - Coordinatore del progetto, NYPIRG]
Dunque, giusto una breve lista di cose
di cui vorrei parlare
Ovviamente una gran parte di persone che lavorano
sulle cose riguardanti i giovani lavorano per
il Climate Justice Youth Leadership Summit
C'é un sacco di organizzazione in atto per
la Marcia Sul Clima
quindi molte persone che magari non ne hanno
già sentito parlare
vengono informate a riguardo, e le persone
che già sono informate a riguardo
stanno coinvolgendo a loro volta più persone
[Climate Justice Youth Summit - New York]
Ci sono un sacco di cose a cui facciamo
attenzione, sulle quali ci concentriamo,
che sono divertenti -- ma
hanno una vita breve, e non servono
a migliorarci
Dobbiamo dare priorità a ciò che è importante
per noi
Il nostro ambiente non consiste solo in
blocchi di ghiaccio che si sciolgono
in Antartide
Noi siamo quelli che affrontiamo il problema
giorno dopo giorno
Se respiri dello smog o il tuo
fratellino ha l'asma
è un'ingiustizia ambientale, e queste sono
cose alle quali abbiamo il potere di opporci
Immaginati di essere la persona che cambia
il volto ai cambiamenti climatici
in modo da non doverci occuppare di questi
impatti ogni giorno
[Joaquin Brito Jr. - Organizzatore di Climate Justice, Uprose]
Quindi, il 21 settembre, marceremo per la Giustizia
Climatica -- quindi, chi è con noi?
Forza, fatevi sentire!
OK, va bene, sì -- estraiamo i combustibili fossili
dal terreno, li mettiamo nell'inceneritore
emettiamo l'anidride carbonica nel cielo,
riscalda la Terra, succederanno molte cose
brutte -- ondate di calore, temperature esreme,
alluvioni. OK, certo. Ma mi chiedo, davvero,
è questo la cosa che m'importa di piú? Ci
sono altri problemi nella mia vita che mi
premono di piú
per qualcuno che è impegnato a lottare per
un salario minimo maggiore
o che si preoccupa dei servizi sanitari,
è comprensibile che queste molecole
che fluttuano nell'aria sembrano invisibili
e astratte
Gli umani hanno questa cosa che noi chiamiamo
"l'infinita piscina di preoccupazioni". Hai il
mutuo,
da pagare, devi prenderti cura dei tuoi figli
-- e queste cose tendono a essere piú immediate.
Reagiamo alle cose che ci sembrano
incredibilmente urgenti, come una pistola
puntata sulla tempia,
una fuga di elefanti. Il cambiamento climatico
è un rischio completamente diverso
Gli effetti si scagionano su
lunghi periodi di tempo, ed è
molto difficile percepire che è una minaccia
davvero urgente.
Un'altra cosa che succede è
chiamata "propensione all'azione singola":
abbiamo la tendenza di vedere una minaccia
e cerchiamo di aggiustarla con una sola azione,
come se ci fosse una panacea. Quando pensiamo
ai cambiamenti climatici, ne veniamo
sopraffatti
ci sono talmente tante cose che dovremmo
fare per rimediare
E' da 25 anni che ne parliamo.
Il livello di report scientifici aumenta sempre piú.
[George Marshall - Autore, "Don't Even Think About it"]
Perchè ciò non ha ancora spronato
la maggior parte delle persone ad agire?
Gli psicologici cognitivisti hanno mappato
i processi della nostra mente
e hanno scoperto che ci sono due processi
paralleli e profondamente connessi.
Il lato razionale, analitico,
che si occupa delle informazioni, dei fatti, dei dati.
E un altro lato, che è molto più
intuitivo e emotivo.
Ed è questo lato emotivo che ci spinge all'azione.
La sfida del cambiamento climatico si basa su come
portiamo qualcosa così tanto basata sulla scienza
verso quel lato nel quale 'sentiamo' qualcosa.
Le persone fanno fatica a prendere una posizione se non
vedono attorno a loro altre persone fare lo stesso.
Ed è per questo che è assolutamente fondamentale
che si veda che c'è della gente che sta agendo per questo.
Stanno portando la rottura.
Il cambiamento climatico è problematico,
stranamente, forse in modo unico,
perché non solo siamo tutti coinvolti, ma siamo anche tutti
causa attiva.
Se riconosciamo un problema, siamo moralmente obbligati
a fare qualcosa.
C'è un punto di svolta in cui questo deve per forza succedere.
25 GIORNI ALLA MARCIA
[People's Climate Tour - Boston, MA]
Il cambiamento non avviene con le persone
che da casa cliccano mi piace su Facebook.
Avviene perché le persone come voi e me
decidono di darsi da fare.
Non volevamo lasciare la questione in mano ai politici -
finora non hanno fatto un gran lavoro sulla questione.
[Joe Uehlein - Fondatore, Labor Network for Sustainability]
Sono un sindacalista e un ambientalista,
e non vedo nessun conflitto tra le duse cose.
E' nostro interesse centrale, come movimento
per il lavoro, aiutare a costruire
il percorso verso un futuro sostenibile,
e stare dal lato giusto del problema del cambiamento climatico
il prima possibile.
Normalmente ci vuole molto tempo per modificare le fonti energetiche:
50 o 60 anni per passare dal legno al carbone, dal carbone al petrolio e al gas.
Non abbiamo 50 o 60 anni.
La ragione per cui vogliamo abbandonare i combustibili
fossili subito è perché dobbiamo
per proteggere le nostre vite.
Serve una visione su come vogliamo
che sia l'economia post-carbone
che ci sappia guidare e porti abbastanza
lavoro, nuove opportunità,
in termini di salute,
deve essere appassionante.
Ci sono molti più lavori per chi
costruirà turbine eoliche,
isolare le case così che consumino meno energia.
I pannelli solari devono essere installati da un tecnico
che deve venire a casa vostra.
Non c'è modo di montarsi da sè un pannello sul tetto.
Un'economia 100% rinnovabile è possibile.
Economicamente e tecnologicamente possibile.
Non è un qualcosa che dobbiamo continuamente ricercare,
sempre lontano.
No, è già qui. E' una questione di
volere politico.
Se considerate la rivoluzione rinnovabile
in Germania, non si è trattato
di lasciare il settore in mano al mercato,
sono stati incentivi differenti:
e un'esplosione di
innovazione e creatività.
La Germania è ora la prima nazione solare
al mondo, anche se hanno
la stessa esposizione al sole dell'Alaska.
Possiamo farcela? Possiamo prendere quell'energia
finora fortemente centralizzata
e controllata da poche mani,
e non è certo un caso che davvero poche persone controllino
il potere, nel senso dell'elettricità,
e che questo porti a poche persone a controllare il potere, nel senso politico.
Faremo un esperimento globale
che sarà la cosa più difficile
mai fatta dall'umanità,
ovvero separare queste due cose,
democratizzare il potere,
in entrambi i suoi significati.
La questione è, gratteremo il fondo degli ultimi
barili di petrolio sulla terra,
per bruciare anche loro? O riusciremo a fermarci?
Quello che chiediamo ai nostri figli
("non ti mangiare tutte le caramelle!"),
potremo limitarci e scegliere una strada più saggia?
Una compagnia canadese, TransCanada,
vuole costruire l'oleodotto Keyston XL.
Un sistema da 13 miliardi di dollari che porterebbe il greggio
dalla regione delle sabbie bituminose dell'Alberta fino al Texas.
Keystone XL è diventato centro di un'enorme controversia.
Si tratta di petrolio particolarmente inquinante.
Si stima che 2mila attivisti da tutto il paese
stiano arrivando a
Washington per lanciare una protesta di due settimane
E' diventato un simbolo per entrambe le parti
del dibattito: chi vuole più combustibili fossili
l'ha messo al centro della propria strategia.
Gli attivisti per il clima è una battaglia simbolica che devono vincere.
Sono qui in quanto cittadino e proprietario terriero in Nebraska.
Faccio parte del direttivo del Centro
per la salute e l'ambiente globale.
Sono un Cristiano Evangelico.
Sono fiero di essere un membro del sindacato dei lavoratori dei trasporti.
La cosa affascinante della vicenda Keystone
è che avrebbe dovuto esserw
una leva, e invece si è ribaltato.
Ora è un punto comune che sta unendo
circoscrizione dopo circoscrizione.
Oggi agiamo. Oggi mandiamo un messaggio a loro
e a chiunque altro.
Ci stiamo riprendendo il nostro futuro!
Qualcosa di straordinario e inaspettato
è rimbalzato in faccia alle ambizioni delle compagnie petrolifere.
Hanno creato un movimento per sbaglio.
Se siete pronti a rischiare l'arresto, mettetevi in linea qui sopra.
E' entrata in gioco
la disobbedienza civile e pacifica per mostrare
l'urgenza morale di questi problemi,
che questa è la crisi del nostro tempo.
Ho letto su un giornale dell'industria petrolifera poco tempo fa
diceva "Non costruiremo mai più un oleodotto in pace".
E spero che abbiano ragione.
In quanto scienziati, siamo guidati dal fascino dello studio
una specie di meraviglia: questo sistema
che chiamiamo "casa"
Siamo su questo pianeta che è
perfetto per sostenere la vita
Siamo stati così fortunati. E poi pensi
cosa fare con questa conoscenza, insostenibile,
incredibilmente deprimente conoscenza che la decisione
di bruciare i combustibili fossili comportava
rischi tremendi
che non abbiamo capito subito.
Quando leggo un articolo sulla scienza del clima
sulle proiezioni per la metà del secolo, leggo
cosa accadrà a mio figlio a 40 anni. Vedo questo,
e per me è mia
responsabilità fare qualsiasi cosa per proteggere mio figlio.
Alice Walker dice che la resistenza è il segreto
della felicità. Questo non lo so,
di sicuro è il segreto contro la depressione,
Siamo di fronte a una realtà molto dura,
come evitare di deprimersi?
Un modo per evitarlo e lavorare.
Le cose cambiano per tante ragioni.
Ci sono tante dinamiche, ma un elemento centrale
sono le persone, per le strade.
Tutti noi dobbiamo alzarci e dire "Ora basta!"
Viviamo in una cultura che non ci racconta la nostra storia,
la storia delle vittorie dei movimenti sociali,
quando in passato masse di persone sono scese in strada,
hanno girato la ruota della storia.
Solo l'1% degli Americani ha partecipato alle manifestazioni per i diritti civili.
Ma furono in grado di cambiare la nostra società.
Penso che questa marcia sarà una delle più grandi,
se non la più grande,
dimostrazione per la libertà e la dignità umana nella storia del paese.
Martin Luther King diceva che le vittorie ottenute
erano quelle che costavano meno allo status quo. Diritti legali e il voto
non costavano al sistema quando dei lavori decenti e delle buone scuole.
Noi, il popolo, raggiungeremo la terra promessa.
In passato si sono ottenute grandi vittorie, niente comparabile
alla sfida economica rappresentata dal rispondere
davvero alla crisi climatica.
Abbiamo la responsabilità di questo momento storico.
In tutto il mondo, diciamo che è il momento.
Se vogliamo avere un movimento degno di questo nome,
la solidarietà tra tante cause
diverse deve essere il principio centrale.
Questa unione ampia e potente di alleati
ha il potere politico
di spostare l'attenzione su questo tema.
Sta arrivando un punto di svolta, in cui i
movimenti online scenderanno per le strade.
Se possiamo spingerci fino a un punto
di svolta sociale, possiamo davvero accelerare su questo tema.
Non ci fermeranno.
Agiamo ora.
Il mio voto sarà legato a questo, su questo investirò i miei soldi.
Su questo tema griderò con tutta la mia voce.
Questo è quello che muove la politica.
14 GIORNI ALLA MARCIA
La marcia globale per il clima è la nostra possibilità
per mostrare l'immensa forza dei popoli solidali.
I capi di stato si riuniranno. Hanno bisogno di noi,
di sentirci "Pretendiamo la vostra azione".
E' la cosa giusta, al momento giusto,
nel posto giusto.
Il mondo intero starà osservando.
Niente smuove l'opinione pubblica più
di un grande numero di persone riunite.
Una marcia non è un obiettivo. E' uno strumento.
In fondo al cuore so che questa
marcia a settembre servirà a rafforzare il movimento.
Sarò a New York il 21 settembre.
Non c'è niente, neanche nell'era digitale, potente come
una massa di copri, uno accanto all'altro,
uniti, che risuonano come un unico cuore, con un'unica voce,
nel fare una rivendicazione politica.
Se non lotti ora per quello che vuoi,
ti meriti quello che riceverai.
Il 21 settembre, da molti punti di vista, è l'inizio.
Ci sono gruppi che stanno organizzando eventi a Rio,
Delhi, Berlino, Parigi,
a Londra.
Le persone in tutto il mondo scenderanno in piazza
nella più grande mobilitazione per il clima di sempre.
Siete pronti? Siete pronti a marciare?
QUESTO E' QUELLO CHE POTETE FARE, ORA
UNITEVI SU
PEOPLESCLIMATE.ORG
MANDATE UN MESSAGGIO
scrivete DISRUPTal 97779
CONDIVIDETE QUESTO FILM
watchdisruption.com
Il giorno dopo una cosa del genere,
non c'è marcia indietro.
Viene tracciata una linea tra bene e male,
e corre lungo il corpo di
ogni singolo essere umano.
Quando vinceremo, non sarà solo perché
avremo sconfitto i peggiori istinti degli altri.
Sarà perchè avremo sconfitto i peggiori istinti
e le peggiori paure anche dentro di noi.